Consulto in Psicologia
Gentili dottori,
Premetto che ho pochissime nozioni di psicologia, molto basilari, che risalgono per lo più ai lontani anni del liceo.
Tra le primissime cose cose che mi sono state insegnate c'è, ovviamente, la classica divisione /strutturazione della psiche secondo Freud. Sì, insomma la "sacra triade" del Super-Io, Io, Es.
Ma mi rendo conto che, se sono riuscita a comprendere (pur se in maniera sicuramente superficiale e magari erronea) i concetti di Es (che associo per lo più alle pulsioni, ai desideri e a quello che "vorrei poter fare") e di Super Io ( anche se è un discorso molto complesso), mi rendo conto che non sono mai riuscita a capire davvero che cosa sia l'io.
Anche quando ne leggo le definizioni, per me resta un concetto astratto, indefinito e senza identità, come se fosse possibile descriverlo solo in funzione degli altri due. Leggo che avrebbe la funzione di mediare tra gli altri due. Ma che cos'è in verità?
Io non so cosa sia, ma credo di non averlo. Se lo avessi lo avrei facilmente identificato, come ho fatto per l'Es e il Super-Io. Invece no, e credo che sia perché in me non esiste, non si è mai formato. È possibile?
Voglio dire, se una persona nasce con una malattia genetica che condiziona negativamente ogni aspetto della vita, è possibile che non riesca a sviluppare una personalità e quindi l'Io di questa persona non esista?
Premetto che ho pochissime nozioni di psicologia, molto basilari, che risalgono per lo più ai lontani anni del liceo.
Tra le primissime cose cose che mi sono state insegnate c'è, ovviamente, la classica divisione /strutturazione della psiche secondo Freud. Sì, insomma la "sacra triade" del Super-Io, Io, Es.
Ma mi rendo conto che, se sono riuscita a comprendere (pur se in maniera sicuramente superficiale e magari erronea) i concetti di Es (che associo per lo più alle pulsioni, ai desideri e a quello che "vorrei poter fare") e di Super Io ( anche se è un discorso molto complesso), mi rendo conto che non sono mai riuscita a capire davvero che cosa sia l'io.
Anche quando ne leggo le definizioni, per me resta un concetto astratto, indefinito e senza identità, come se fosse possibile descriverlo solo in funzione degli altri due. Leggo che avrebbe la funzione di mediare tra gli altri due. Ma che cos'è in verità?
Io non so cosa sia, ma credo di non averlo. Se lo avessi lo avrei facilmente identificato, come ho fatto per l'Es e il Super-Io. Invece no, e credo che sia perché in me non esiste, non si è mai formato. È possibile?
Voglio dire, se una persona nasce con una malattia genetica che condiziona negativamente ogni aspetto della vita, è possibile che non riesca a sviluppare una personalità e quindi l'Io di questa persona non esista?
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(...)e credo che sia perché in me non esiste, non si è mai formato (..)
gentile ragazza credo che si stia concentrando su un non problema, Es io e super io, sono costrutti (ossia delle costruzioni per descrivere degli aspetti alla base di un determinato comportamento.
Non trasformi in una ossessione una domanda che è, di per sé, priva di senso.
Per alcuni modelli teorici l'Io non ha alcun valore concettuale e/o operativo (non esisterebbe in pratica) quindi non se ne faccia un problema.
gentile ragazza credo che si stia concentrando su un non problema, Es io e super io, sono costrutti (ossia delle costruzioni per descrivere degli aspetti alla base di un determinato comportamento.
Non trasformi in una ossessione una domanda che è, di per sé, priva di senso.
Per alcuni modelli teorici l'Io non ha alcun valore concettuale e/o operativo (non esisterebbe in pratica) quindi non se ne faccia un problema.
[#2]
Utente
Gentile dott. cos'è, una storia come quella del transfert che per alcuni va assolutamente analizzato e risolto, mentre per altri è una storiella inventata come quella di Babbo Natale?
Io mi chiedo, a questo punto, come ci si possa allora fidare degli psicologi. Come ci si può fidare di una categoria di persone capaci di teorizzare tutto e il contrario di tutto?
Poi vi stupite se alcuni vi danno dei ciarlatani, se la gente ha dei pregiudizi su di voi.
Comunque io ormai mi sono convinta che la mia testa e la mia psiche siano difettose, che manchi qualcosa, probabilmente questo Io, che non so cosa sia perché in me non esiste. Forse per questo non rispondo a nessun tipo di terapia psicologica e per me non c'è nessuna speranza di stare meglio.
Io mi chiedo, a questo punto, come ci si possa allora fidare degli psicologi. Come ci si può fidare di una categoria di persone capaci di teorizzare tutto e il contrario di tutto?
Poi vi stupite se alcuni vi danno dei ciarlatani, se la gente ha dei pregiudizi su di voi.
Comunque io ormai mi sono convinta che la mia testa e la mia psiche siano difettose, che manchi qualcosa, probabilmente questo Io, che non so cosa sia perché in me non esiste. Forse per questo non rispondo a nessun tipo di terapia psicologica e per me non c'è nessuna speranza di stare meglio.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 801 visite dal 06/06/2019.
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