Relazione di coppia
Buongiorno,
Sono una ragazza di 26 anni, e nonostante la mia giovane età ho già una relazione di 10 anni con un ragazzo che mi vuole molto bene. Ultimamente sento che le cose non stanno andando molto bene tra di noi: abbiamo superato altri momenti difficili, ma abbiamo un ottimo dialogo e abbiamo sempre superato questi problemi. La differenza è che stavolta ho un grande desiderio di evadere dalla coppia: mi sento così giovane è lui è stato il mio unico ragazzo, mi manca molto non aver avuto altre storie. Io sono considerata una bella ragazza, e spesso mi sono accontentata di subire il fascino del flirt, adesso però penso che manchino proprio delle fasi importanti nella mia vita, come uscire dal mio rapporto nato da adolescente. Ho confessato questa cosa al mio ragazzo, e gli ho chiesto un periodo di pausa in cui avremmo potuto sentirci liberi di andare anche con altri, ma riflettendo insieme su questo abbiamo capito che avremmo potuto creare danni irreversibili al nostro rapporto. Io mi sento molto confusa, e delle volte mi sembra di volergli solo profondamente bene ma tutto lì. Quando non c'è non mi manca e anzi mi sento quasi più libera, ma allo stesso tempo è la prima persona che cerco quando mi succede una cosa bella o brutta. Il sesso è sempre andato bene e lui mi adora, ma io non mi sento più così attratta da lui fisicamente. Sinceramente, ultimamente ho buttato gli occhi su un altro ragazzo che ho conosciuto all'università circa un anno fa. All'inizio mi sembrava molto attratto da me, ma io non l'ho minimamente considerato per mesi visto che sono fidanzata, e lui lo sa. Ora però sento che mi piacerebbe conoscerlo di più e lo trovo molto interessante e attraente.
Non mi aspetto un giudizio morale ovviamente, vorrei soltanto che qualcuno mi facesse le giuste domande. Grazie a chi mi risponderà!
Sono una ragazza di 26 anni, e nonostante la mia giovane età ho già una relazione di 10 anni con un ragazzo che mi vuole molto bene. Ultimamente sento che le cose non stanno andando molto bene tra di noi: abbiamo superato altri momenti difficili, ma abbiamo un ottimo dialogo e abbiamo sempre superato questi problemi. La differenza è che stavolta ho un grande desiderio di evadere dalla coppia: mi sento così giovane è lui è stato il mio unico ragazzo, mi manca molto non aver avuto altre storie. Io sono considerata una bella ragazza, e spesso mi sono accontentata di subire il fascino del flirt, adesso però penso che manchino proprio delle fasi importanti nella mia vita, come uscire dal mio rapporto nato da adolescente. Ho confessato questa cosa al mio ragazzo, e gli ho chiesto un periodo di pausa in cui avremmo potuto sentirci liberi di andare anche con altri, ma riflettendo insieme su questo abbiamo capito che avremmo potuto creare danni irreversibili al nostro rapporto. Io mi sento molto confusa, e delle volte mi sembra di volergli solo profondamente bene ma tutto lì. Quando non c'è non mi manca e anzi mi sento quasi più libera, ma allo stesso tempo è la prima persona che cerco quando mi succede una cosa bella o brutta. Il sesso è sempre andato bene e lui mi adora, ma io non mi sento più così attratta da lui fisicamente. Sinceramente, ultimamente ho buttato gli occhi su un altro ragazzo che ho conosciuto all'università circa un anno fa. All'inizio mi sembrava molto attratto da me, ma io non l'ho minimamente considerato per mesi visto che sono fidanzata, e lui lo sa. Ora però sento che mi piacerebbe conoscerlo di più e lo trovo molto interessante e attraente.
Non mi aspetto un giudizio morale ovviamente, vorrei soltanto che qualcuno mi facesse le giuste domande. Grazie a chi mi risponderà!
[#1]
Gentile Utente,
capita frequentemente che le storie iniziate da ragazzini abbiano poi un epilogo del genere.
Ora, il punto cruciale secondo me è la presenza di questo ragazzo conosciuto in università. Non sappiamo se la Sua presenza ha aperto una crisi o se già c'era prima, ma probabilmente già qualcosa mancava nella coppia, per permetterLe di considerare altri uomini nella Sua vita.
Lei dice che probabilmente lasciarsi per un periodo causerebbe danni alla relazione e sono d'accordo con la Sua conclusione. D'altra parte Lei descrive un rapporto che sembra più amicale: è la prima persona cui pensa e chiama per riferire ciò che fa e questo potrebbe anche essere un'abitudine dopo tanti anni.
Il problema è che questo ragazzo non Le manca nè è attratta da lui fisicamente.
E se la relazione sentimentale fosse ora, dopo dieci anni, solo una relazione d'amicizia e non c'è nessuna progettualità di un futuro insieme?
Cordiali saluti,
capita frequentemente che le storie iniziate da ragazzini abbiano poi un epilogo del genere.
Ora, il punto cruciale secondo me è la presenza di questo ragazzo conosciuto in università. Non sappiamo se la Sua presenza ha aperto una crisi o se già c'era prima, ma probabilmente già qualcosa mancava nella coppia, per permetterLe di considerare altri uomini nella Sua vita.
Lei dice che probabilmente lasciarsi per un periodo causerebbe danni alla relazione e sono d'accordo con la Sua conclusione. D'altra parte Lei descrive un rapporto che sembra più amicale: è la prima persona cui pensa e chiama per riferire ciò che fa e questo potrebbe anche essere un'abitudine dopo tanti anni.
Il problema è che questo ragazzo non Le manca nè è attratta da lui fisicamente.
E se la relazione sentimentale fosse ora, dopo dieci anni, solo una relazione d'amicizia e non c'è nessuna progettualità di un futuro insieme?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Gentile Dott.ssa Pileci,
la ringrazio per la sua gentile risposta. Credo che lei abbia centrato veramente il centro del problema con la domanda che mi pone sul futuro, ed è un aspetto su cui ho riflettuto anche io.
Noi abbiamo vissuto insieme per tanti anni, dopodiché abbiamo deciso di vivere separati fino ad ora (e sono già 3 anni), o meglio lo ha deciso lui, perché si sentiva oppresso dal nostro rapporto, un po' come mi sento io ora. Effettivamente, all'inizio questa cosa ci ha aiutati molto, e il rapporto si è acceso notevolmente. Ora però sono io che non sto bene. Sto finendo gli studi e sto iniziando a lavorare, insomma sto iniziando a vivere da adulta, e mi piacerebbe vivere con il mio uomo, idealmente. Gli ho parlato di questa cosa, inizialmente era un po' titubante, ma ora concorda con me. Il problema è che non sono poi così sicura di volerlo davvero con lui ora, e mi sento come se avessi un macigno addosso, quando invece vorrei solo "volare leggera", ma ho troppa paura per farlo. Penso a come sarò a 40, 60 anni.. e che sarò sempre con lui, e sento un senso di oppressione!
E poi c'è questo ragazzo che mi manda in confusione ogni volta che lo vedo.. ma lo conosco ancora poco, e pure lì non so se è solo infatuazione, perché "è bello trasgredire le regole" o se davvero mi piace e dovrei andare più a fondo nella conoscenza. Sicuramente, al di là dell'attrazione che fisica che provo nei suoi confronti e del fatto che vedo che abbiamo molte cose in comune, la cosa che più mi affascina di lui è che lo vedo più adulto, più uomo, rispetto al mio ragazzo.
Quello che non capisco è se questa è solo una fase, che è normale dopo tanti anni, e che dovremmo provare a vivere insieme, o se invece siamo diventati solo due che si vogliono molto bene ma non abbastanza da amarsi, e che insistere ci farebbe soltanto del male.
In questi dieci anni con il mio ragazzo ho condiviso tutto, siamo cresciuti insieme. Dire addio a questa relazione è come dire addio a un pezzo di me, ed è molto difficile, perché noi davvero ci vogliamo bene. Allo stesso tempo mi sento come un uccellino in gabbia, e credo che stare con un'altra persona mi possa aprire un mondo. Lei cosa ne pensa?
la ringrazio per la sua gentile risposta. Credo che lei abbia centrato veramente il centro del problema con la domanda che mi pone sul futuro, ed è un aspetto su cui ho riflettuto anche io.
Noi abbiamo vissuto insieme per tanti anni, dopodiché abbiamo deciso di vivere separati fino ad ora (e sono già 3 anni), o meglio lo ha deciso lui, perché si sentiva oppresso dal nostro rapporto, un po' come mi sento io ora. Effettivamente, all'inizio questa cosa ci ha aiutati molto, e il rapporto si è acceso notevolmente. Ora però sono io che non sto bene. Sto finendo gli studi e sto iniziando a lavorare, insomma sto iniziando a vivere da adulta, e mi piacerebbe vivere con il mio uomo, idealmente. Gli ho parlato di questa cosa, inizialmente era un po' titubante, ma ora concorda con me. Il problema è che non sono poi così sicura di volerlo davvero con lui ora, e mi sento come se avessi un macigno addosso, quando invece vorrei solo "volare leggera", ma ho troppa paura per farlo. Penso a come sarò a 40, 60 anni.. e che sarò sempre con lui, e sento un senso di oppressione!
E poi c'è questo ragazzo che mi manda in confusione ogni volta che lo vedo.. ma lo conosco ancora poco, e pure lì non so se è solo infatuazione, perché "è bello trasgredire le regole" o se davvero mi piace e dovrei andare più a fondo nella conoscenza. Sicuramente, al di là dell'attrazione che fisica che provo nei suoi confronti e del fatto che vedo che abbiamo molte cose in comune, la cosa che più mi affascina di lui è che lo vedo più adulto, più uomo, rispetto al mio ragazzo.
Quello che non capisco è se questa è solo una fase, che è normale dopo tanti anni, e che dovremmo provare a vivere insieme, o se invece siamo diventati solo due che si vogliono molto bene ma non abbastanza da amarsi, e che insistere ci farebbe soltanto del male.
In questi dieci anni con il mio ragazzo ho condiviso tutto, siamo cresciuti insieme. Dire addio a questa relazione è come dire addio a un pezzo di me, ed è molto difficile, perché noi davvero ci vogliamo bene. Allo stesso tempo mi sento come un uccellino in gabbia, e credo che stare con un'altra persona mi possa aprire un mondo. Lei cosa ne pensa?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 689 visite dal 05/06/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.