Malessere esistenziale
Buongiorno, sono un ragazzo di 26 anni e da quando ne ho 18 ho cominciato ad avvertire i primi segnali di disagio emotivo: insoddisfazione, infelicità e rabbia.
Tuttavia il primo contatto con il Centro Psico Sociale della mia zona è stato a fine 2012 su invio del Pronto Soccorso quando un giorno ho deciso di andarci perché da solo non ce la facevo più a vivere: infelicità profonda, insoddisfazione, rabbia, tristezza, paura, pensieri di suicidio, il tutto associato a sintomi quali ansia, tremori, nausea, mal di stomaco, insonnia e stanchezza molto forte.
Così il giorno dopo ho avuto l'appuntamento con la psichiatra del CPS che mi ha fatto la diagnosi di depressione maggiore ricorrente con disturbo di personalità borderline, e mi ha dato un farmaco antidepressivo con delle gocce di ansiolitico.
Qui ha avuto inizio il mio percorso "psichiatrico" diciamo...
Dico così perché ho assunto fino ad oggi molti diversi psicofarmaci, cambiando anche diversi PSICHIATRI. Sono stato ricoverato per sei mesi in una clinica di riabilitazione, poi ho fatto un mese e mezzo in una clinica a Verona dove sono stato sottoposto a 7 sedute di Terapia elettroconvulsiva, ho fatto sedute di tdcs, sedute di rTMS che ho dovuto poi interrompere causa aumento mal di testa.
In tutti questi anni ho fatto poi diverse psicoterapie(ho cambiato tre diversi psicoterapeuti, due ad indirizzo cognitivo comportamentale e ora ho iniziato da poco con una psicoanalista e stiamo facendo un percorso con emdr).
Questo è ciò che ho fatto nei vari anni fin qui, e ad ora non è cambiato nulla, nel senso che mi sembra che io continuo a sentirmi depresso, infelice, ho difficoltà a relazionarmi, mi sento bloccato dentro di me, c'è qualcosa sicuramente che mi disturba, che continua a provocarmi quello che io chiamo disagio esistenziale che mi rende la vita una sola fatica. Ecco, per me, dalla mattina alla sera, è una fatica vivere e dopo le diverse psicoterapie, i vari tipi di psicofarmaci, tecniche di stimolazione, non riesco a capire perché tutte queste cose non abbiano funzionato in qualche modo, cosa c'è di sbagliato in me, qualcosa non è stato magari ancora fatto da me oppure certe cose non sono state affrontate in psicoterapia o non so con chi..??
Io ho voluto scrivere qui non x avere delle risposte piuttosto dei piccoli suggerimenti, perché io mi trovo ora sempre allo stesso punto di partenza dopo anni passati a fare tentativi su tentativi, fallimenti, frustrazioni, pazienza, smarrimento, confusione, e adesso non so più veramente cosa fare. Chiedo un piccolo aiuto perché oggi, come quando ero andato al PS il primo giorno nel 2012, mi sento in una situazione piuttosto grave.
Grazie
Tuttavia il primo contatto con il Centro Psico Sociale della mia zona è stato a fine 2012 su invio del Pronto Soccorso quando un giorno ho deciso di andarci perché da solo non ce la facevo più a vivere: infelicità profonda, insoddisfazione, rabbia, tristezza, paura, pensieri di suicidio, il tutto associato a sintomi quali ansia, tremori, nausea, mal di stomaco, insonnia e stanchezza molto forte.
Così il giorno dopo ho avuto l'appuntamento con la psichiatra del CPS che mi ha fatto la diagnosi di depressione maggiore ricorrente con disturbo di personalità borderline, e mi ha dato un farmaco antidepressivo con delle gocce di ansiolitico.
Qui ha avuto inizio il mio percorso "psichiatrico" diciamo...
Dico così perché ho assunto fino ad oggi molti diversi psicofarmaci, cambiando anche diversi PSICHIATRI. Sono stato ricoverato per sei mesi in una clinica di riabilitazione, poi ho fatto un mese e mezzo in una clinica a Verona dove sono stato sottoposto a 7 sedute di Terapia elettroconvulsiva, ho fatto sedute di tdcs, sedute di rTMS che ho dovuto poi interrompere causa aumento mal di testa.
In tutti questi anni ho fatto poi diverse psicoterapie(ho cambiato tre diversi psicoterapeuti, due ad indirizzo cognitivo comportamentale e ora ho iniziato da poco con una psicoanalista e stiamo facendo un percorso con emdr).
Questo è ciò che ho fatto nei vari anni fin qui, e ad ora non è cambiato nulla, nel senso che mi sembra che io continuo a sentirmi depresso, infelice, ho difficoltà a relazionarmi, mi sento bloccato dentro di me, c'è qualcosa sicuramente che mi disturba, che continua a provocarmi quello che io chiamo disagio esistenziale che mi rende la vita una sola fatica. Ecco, per me, dalla mattina alla sera, è una fatica vivere e dopo le diverse psicoterapie, i vari tipi di psicofarmaci, tecniche di stimolazione, non riesco a capire perché tutte queste cose non abbiano funzionato in qualche modo, cosa c'è di sbagliato in me, qualcosa non è stato magari ancora fatto da me oppure certe cose non sono state affrontate in psicoterapia o non so con chi..??
Io ho voluto scrivere qui non x avere delle risposte piuttosto dei piccoli suggerimenti, perché io mi trovo ora sempre allo stesso punto di partenza dopo anni passati a fare tentativi su tentativi, fallimenti, frustrazioni, pazienza, smarrimento, confusione, e adesso non so più veramente cosa fare. Chiedo un piccolo aiuto perché oggi, come quando ero andato al PS il primo giorno nel 2012, mi sento in una situazione piuttosto grave.
Grazie
[#1]
ho poco da consigliare, ma le faccio notare che:
il titolo che ai dato alla lettera lo condivido pienamente: "Malessere ESISTENZIALE".
Detto questo la depressione è una categoria medica che non si sovrappone solo parzialmente al tuo bisogno.
Con questo ti consiglio di continuare i farmac ch estai prendendo , ma cerca un Terapeuta che risponda al "dolore" esistenziale" che provi e non è da
Il tuo scritto dimostra una coerenza una autoosservazione profonda, una calma tenacia nel non accettare il malessere che da anni ti ha in posseso.
oltre a farmaci devi trovare uno spazio terapeutico sul piano esistenziale con un professionista. Se ti muovi non cercando farmaci lo troverai sicuramente. e hai tutto il tempo per scoprirti dentro i tuoi bisogni insoddisfatti
forza ! mi faccia sapere.
il titolo che ai dato alla lettera lo condivido pienamente: "Malessere ESISTENZIALE".
Detto questo la depressione è una categoria medica che non si sovrappone solo parzialmente al tuo bisogno.
Con questo ti consiglio di continuare i farmac ch estai prendendo , ma cerca un Terapeuta che risponda al "dolore" esistenziale" che provi e non è da
Il tuo scritto dimostra una coerenza una autoosservazione profonda, una calma tenacia nel non accettare il malessere che da anni ti ha in posseso.
oltre a farmaci devi trovare uno spazio terapeutico sul piano esistenziale con un professionista. Se ti muovi non cercando farmaci lo troverai sicuramente. e hai tutto il tempo per scoprirti dentro i tuoi bisogni insoddisfatti
forza ! mi faccia sapere.
Dr. Maurizio Mannocci Galeotti
Terapista del Dolore -Health Coach
https://www.facebook.com/comprendereildolore/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.1k visite dal 05/06/2019.
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