Depressione causa grosse difficoltà nella mia carriera
Sono una ragazza con una vita che a molti, da fuori, sembra perfetta. Una relazione perfetta col mio fidanzato, una famiglia con grosse disponibilità economiche, e sono giovanissima, in salute di bella presenza. Qualcosa però ha iniziato a incrinarsi già da tempo. Ho sempre sognato di intraprendere la carriera come funzionario delle organizzazioni internazionali. Ho studiato tanto, e alcuni anni fa mi sono laureata col massimo dei voti in una delle università più prestigiose del mondo. Avevo grandi speranze per il mio futuro. Se non fosse che, dalla mia laurea a oggi, nulla è andato nel verso giusto. In 3 anni ancora non ho guadagnato uno stipendio, e sono riuscita a totalizzare solo tirocini gratuiti. Alla mia età, i miei ex compagni di classe hanno tutti un lavoro ben pagato e si sentono realizzati. Ogni volta, alla fine del tirocinio di turno, per me non si trova mai un lavoro. All’inizio ero speranzosa e mandavo centinaia e centinaia di domande di lavoro, ma poi nessuno mi ha mai voluto, e, detto molto chiaramente, è iniziato il delirio più totale. Vedere persone meno qualificate di me, con appoggi politici e metodi poco chiari, arrivare dove io non arrivo mi riempie di astio nei confronti di chiunque. Ormai non riesco più a convivere col mio fallimento, sono irritabile e irascibile con chiunque, compresi fidanzato e famiglia. Non vedo una via d’uscita. Ho molto spesso crolli di nervi e crisi isteriche di pianto, frantumo qualunque cosa mi trovi davanti per sprofondare poi in giornate intere di depressione mista a rabbia. Non riesco a concentrarmi su nient’altro che non sia il mio fallimento, anche quando tutto il resto intorno va bene. È diventata un’ossessione. Penso spesso che dovrei iniziare a vedere uno psicologo, ma non inizio mai. Sono consapevole che questa mia insoddisfazione perenne potrebbe trasformarsi in depressione col passare del tempo. Vorrei avere un consiglio su come cercare di uscirne fuori. Grazie.
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Gentilissima, traspare dalle Sue parole un costante confronto con gli altri, sia in bene (relazione perfetta e famiglia benestante) sia in male (gli altri hanno un bel lavoro; nessuno mi ha mai voluto).
Che siano magari posizioni estremizzate, quindi che Lei tenda all'idealizzazione e alla svalutazione? Sia degli altri, che di se stessa, con conseguente inevitabile abbattimento personale, demoralizzazione (lei parla di "fallimento") che potrebbe portare al mantenimento di questo quadro.
E' utile cogliere lo spunto positivo che lei ha spesso in questo momento, quello di rivolgersi ad uno Psicologo. Il professionista può accompagnarla nel leggere la situazione e sostenerla nell'affrontare questa fase, è così giovane e ha tutto il diritto di vivere appieno la Sua vita. Il consiglio che possiamo darLe da qui è quello di prendere in mano davvero la Sua vita e agire in questa direzione.
Lieti di ascoltare eventuali sviluppi, un saluto
Che siano magari posizioni estremizzate, quindi che Lei tenda all'idealizzazione e alla svalutazione? Sia degli altri, che di se stessa, con conseguente inevitabile abbattimento personale, demoralizzazione (lei parla di "fallimento") che potrebbe portare al mantenimento di questo quadro.
E' utile cogliere lo spunto positivo che lei ha spesso in questo momento, quello di rivolgersi ad uno Psicologo. Il professionista può accompagnarla nel leggere la situazione e sostenerla nell'affrontare questa fase, è così giovane e ha tutto il diritto di vivere appieno la Sua vita. Il consiglio che possiamo darLe da qui è quello di prendere in mano davvero la Sua vita e agire in questa direzione.
Lieti di ascoltare eventuali sviluppi, un saluto
Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 817 visite dal 05/06/2019.
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