Periodo difficile con la mia ragazza
Buonasera gentili Dottori
Sono fidanzato con una ragazza russa da più di un anno e mezzo. La nostra relazione è a distanza e finora ci siamo visti in media una volta ogni 3 mesi (7 volte). Ci siamo conosciuti in italia mentre lei era in vacanza tramite un sito d’incontri e abbiamo deciso di fidanzarci anche se sapevamo che non era semplice iniziare una relazione a distanza. Lei ha 2 anni più di me ed è una ragazza dolcissima. Siamo molto simili su molti aspetti e ci capiamo al volo quando parliamo delle nostre vedute e quando ci confrontiamo. Lei lavora e da qualche mese studia lingua italiana nel suo paese perché vuole trasferirsi in italia per vivere insieme a me, ma purtroppo per rimanere ha bisogno di un lavoro oppure di un matrimonio. Io non sono pronto a sposarmi ma lei crede che sposarsi (civilmente) sia la scelta migliore per noi. Dice di amarmi e di avermi conosciuto abbastanza nonostante i pochi trascorsi insieme durante questo lungo periodo. Anche io la amo e le voglio tanto bene, però credo che questo amore nato vada amplificato con un periodo di convivenza. Qualche giorno fa gli ho detto che sono felice se lei venisse in Italia ma al momento senza matrimonio perché ora non me la sento, lei mi ha risposto dicendomi che se viene, solo con il matrimonio perché l’obiettivo è quello di costruire una famiglia con me e non vuole stare qui illegalmente a causa del visto turistico che non può superare i 3 mesi di soggiorno. Ci tengo a precisare che non è una ragazza attaccata ai soldi, assolutamente. È una scelta difficile per me, mi sento di avere una responsabilità enorme. Ora mi ha dato un mese di tempo per scegliere il trasferimento e sposarsi oppure porre fine alla relazione. Mi manca moltissimo e non so che fare! Vorrei chiedere un vostro parere e consiglio riguardo la mia storia.
Grazie
Sono fidanzato con una ragazza russa da più di un anno e mezzo. La nostra relazione è a distanza e finora ci siamo visti in media una volta ogni 3 mesi (7 volte). Ci siamo conosciuti in italia mentre lei era in vacanza tramite un sito d’incontri e abbiamo deciso di fidanzarci anche se sapevamo che non era semplice iniziare una relazione a distanza. Lei ha 2 anni più di me ed è una ragazza dolcissima. Siamo molto simili su molti aspetti e ci capiamo al volo quando parliamo delle nostre vedute e quando ci confrontiamo. Lei lavora e da qualche mese studia lingua italiana nel suo paese perché vuole trasferirsi in italia per vivere insieme a me, ma purtroppo per rimanere ha bisogno di un lavoro oppure di un matrimonio. Io non sono pronto a sposarmi ma lei crede che sposarsi (civilmente) sia la scelta migliore per noi. Dice di amarmi e di avermi conosciuto abbastanza nonostante i pochi trascorsi insieme durante questo lungo periodo. Anche io la amo e le voglio tanto bene, però credo che questo amore nato vada amplificato con un periodo di convivenza. Qualche giorno fa gli ho detto che sono felice se lei venisse in Italia ma al momento senza matrimonio perché ora non me la sento, lei mi ha risposto dicendomi che se viene, solo con il matrimonio perché l’obiettivo è quello di costruire una famiglia con me e non vuole stare qui illegalmente a causa del visto turistico che non può superare i 3 mesi di soggiorno. Ci tengo a precisare che non è una ragazza attaccata ai soldi, assolutamente. È una scelta difficile per me, mi sento di avere una responsabilità enorme. Ora mi ha dato un mese di tempo per scegliere il trasferimento e sposarsi oppure porre fine alla relazione. Mi manca moltissimo e non so che fare! Vorrei chiedere un vostro parere e consiglio riguardo la mia storia.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
mi dispiace molto per la situazione che si è creata, ma un matrimonio che inizia con un ultimatum non è un buon inizio!!!
Io capisco le difficoltà di una relazione a distanza e di un trasferimento in un paese straniero, nel quale le leggi dello Stato impongono determinate condizioni, ma se Lei scrive:
"Io non sono pronto a sposarmi ma lei crede che sposarsi (civilmente) sia la scelta migliore per noi. Dice di amarmi e di avermi conosciuto abbastanza nonostante i pochi trascorsi insieme durante questo lungo periodo"
perchè fare qualcosa (di molto importante e MOLTO vincolante) come può essere un matrimonio?
Per Lei non è sufficiente il Suo NON sentirsi pronto a sposarsi per prendere una decisione?
Inoltre, Lei scrive: "credo che questo amore nato vada amplificato con un periodo di convivenza". Mi pare la cosa più sensata, anche perchè le storie a distanza in cui ci si è visti sette volte potrebbero nascondere molte brutte sorprese. Ci ha pensato?
In conclusione, seguirei comunque le Sue emozioni: finchè Lei non si sentirà pronto per una scelta importante come quella di sposarsi, non vedo perchè non ascoltare questa importante emozione? Decisioni così importanti, in ogni caso, non hanno solo bisogno di emozioni, di ponderare bene la scelta, considerati i vincoli e le responsabilità che ne derivano.
Cordiali saluti,
mi dispiace molto per la situazione che si è creata, ma un matrimonio che inizia con un ultimatum non è un buon inizio!!!
Io capisco le difficoltà di una relazione a distanza e di un trasferimento in un paese straniero, nel quale le leggi dello Stato impongono determinate condizioni, ma se Lei scrive:
"Io non sono pronto a sposarmi ma lei crede che sposarsi (civilmente) sia la scelta migliore per noi. Dice di amarmi e di avermi conosciuto abbastanza nonostante i pochi trascorsi insieme durante questo lungo periodo"
perchè fare qualcosa (di molto importante e MOLTO vincolante) come può essere un matrimonio?
Per Lei non è sufficiente il Suo NON sentirsi pronto a sposarsi per prendere una decisione?
Inoltre, Lei scrive: "credo che questo amore nato vada amplificato con un periodo di convivenza". Mi pare la cosa più sensata, anche perchè le storie a distanza in cui ci si è visti sette volte potrebbero nascondere molte brutte sorprese. Ci ha pensato?
In conclusione, seguirei comunque le Sue emozioni: finchè Lei non si sentirà pronto per una scelta importante come quella di sposarsi, non vedo perchè non ascoltare questa importante emozione? Decisioni così importanti, in ogni caso, non hanno solo bisogno di emozioni, di ponderare bene la scelta, considerati i vincoli e le responsabilità che ne derivano.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie per la risposta gentile Dr.ssa
Mi trovo di fronte a un bivio, o il matrimonio forzato oppure la fine di una relazione che probabilmente può portarmi ad avere una marea di rimorsi, rimpianti e pensieri. Ormai è una settimana che non ci sentiamo perchè come dicevo mi ha lasciato un periodo di tempo per decidere. In questi giorni penso quasi sempre agli incontri che abbiamo avuto, alle emozioni e ai bellissimi momenti passati insieme. Per me non è sufficiente il mio non sentirmi pronto a sposarmi per prendere una decisione perché penso che in questo momento sono circondato da paure del dopo cioè quella paura che mi viene quando faccio o devo fare una cosa che poi una volta fatta o mentre la sto facendo può anche portarmi a essere soddisfatto e felice.
Al fatto che ci siamo visti solo 7 volte (circa una settimana ogni volta) ho pensato che è bene conoscerci meglio e soprattutto provare a vivere realmente una vita insieme di tutti i giorni ma lei ribadisce che è sicura del matrimonio e che ormai mi conosce abbastanza (attraverso il sentirsi per telefono) da poter prendere questa decisione. Secondo Lei è possibile che la mia ragazza possa essere così sicura? Mi ha detto che non gli piace l’incertezza, e che in un mese di tempo dobbiamo decidere se andare avanti a fermarci, io la capisco quando parla della mia incertezza perché lo so cosa sia stare con una persona che non è sicura di quello che fa, mi sento addosso una grossa responsabilità tra cui anche quella di averla fatta troppo illudere e di avergli fatto perdere tempo sia per me che per le lezioni di italiano e di guida per la patente.
Cordiali Saluti.
Mi trovo di fronte a un bivio, o il matrimonio forzato oppure la fine di una relazione che probabilmente può portarmi ad avere una marea di rimorsi, rimpianti e pensieri. Ormai è una settimana che non ci sentiamo perchè come dicevo mi ha lasciato un periodo di tempo per decidere. In questi giorni penso quasi sempre agli incontri che abbiamo avuto, alle emozioni e ai bellissimi momenti passati insieme. Per me non è sufficiente il mio non sentirmi pronto a sposarmi per prendere una decisione perché penso che in questo momento sono circondato da paure del dopo cioè quella paura che mi viene quando faccio o devo fare una cosa che poi una volta fatta o mentre la sto facendo può anche portarmi a essere soddisfatto e felice.
Al fatto che ci siamo visti solo 7 volte (circa una settimana ogni volta) ho pensato che è bene conoscerci meglio e soprattutto provare a vivere realmente una vita insieme di tutti i giorni ma lei ribadisce che è sicura del matrimonio e che ormai mi conosce abbastanza (attraverso il sentirsi per telefono) da poter prendere questa decisione. Secondo Lei è possibile che la mia ragazza possa essere così sicura? Mi ha detto che non gli piace l’incertezza, e che in un mese di tempo dobbiamo decidere se andare avanti a fermarci, io la capisco quando parla della mia incertezza perché lo so cosa sia stare con una persona che non è sicura di quello che fa, mi sento addosso una grossa responsabilità tra cui anche quella di averla fatta troppo illudere e di avergli fatto perdere tempo sia per me che per le lezioni di italiano e di guida per la patente.
Cordiali Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.4k visite dal 30/05/2019.
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