Pesantezza alla testa, pensieri che si affollano e rimuginano e tristezza
Salve,
non è facile chiedere un consiglio in poche righe ma spero di riuscirci. Ho una vita complicata alle spalle, ho cominciato ad avere problemi con l' ansia e gli attacchi di panico quando ho smesso di fare uso di sostanze verso i 30 anni. Purtroppo circa 8-9 anni fà sono caduto in una profonda depressione mista a stati ansiosi messa in moto da una situazione mal vissuta nell' ambiente lavorativo di rapporti interpersonali Per uscirne in mezzo a sofferenze e situazioni penose sono dovuto ricorrere per la prima volta nella mia vita a un farmaco (cipralex) per circa una anno e cambiando lavoro. Quando mi sono sentito meglio ho mollato le medicine e sono andato avanti per qualche anno tranquillo. Di nuovo ho ricominciato ad avere qualche problema con l' ansia ma non grave e da circa 3 anni e la curo con un pò di gocce di xanax prima di andare a dormire (negli ultimi tempi sono arivato a 4) più fiori di bach e medicine naturali e fin qui ancora tutto bene. Purtroppo nonostante non ho toccato più sostanze a parte un paio di volte più di un anno fà, che sicuramente non mi hanno giovato in quanto mi hanno rimesso in moto ricordi di situazioni passate, ho sempre condotto una vita border.line: spesso a cercar avventure sessuali, una scarsa vita sociale e situazioni affettiva con partner inesistente . Fatto questo preambolo un paio di settimane fà in seguito ad alcuni pensieri negativi su una situazione sociale in cui non mi sento a mio agio ho avvertito una pressione sulla testa più forte del solito dalla quale mi sono ripreso in parte dopo almeno 2 giorni. Da allora a volte sto meglio ma basta una situazione che non và per il verso giusto che la mente torna a riempirsi di pensieri e la testa a caricarsi. Mi succede che anche nei momenti in cui sono tranquillo torno a rimuginare su qualcosa e ricado nello sconforto sembra quasi autolesionismo. All' inizio ho pensato come sempre di darmi tempo che poi passa ma mi sto cominciando a preoccupare. Posso aggiungere che la primavera mi ha creato sempre qualche fastidio, in termini di ansia e non ultime spinte sessuali mal gestite.
non è facile chiedere un consiglio in poche righe ma spero di riuscirci. Ho una vita complicata alle spalle, ho cominciato ad avere problemi con l' ansia e gli attacchi di panico quando ho smesso di fare uso di sostanze verso i 30 anni. Purtroppo circa 8-9 anni fà sono caduto in una profonda depressione mista a stati ansiosi messa in moto da una situazione mal vissuta nell' ambiente lavorativo di rapporti interpersonali Per uscirne in mezzo a sofferenze e situazioni penose sono dovuto ricorrere per la prima volta nella mia vita a un farmaco (cipralex) per circa una anno e cambiando lavoro. Quando mi sono sentito meglio ho mollato le medicine e sono andato avanti per qualche anno tranquillo. Di nuovo ho ricominciato ad avere qualche problema con l' ansia ma non grave e da circa 3 anni e la curo con un pò di gocce di xanax prima di andare a dormire (negli ultimi tempi sono arivato a 4) più fiori di bach e medicine naturali e fin qui ancora tutto bene. Purtroppo nonostante non ho toccato più sostanze a parte un paio di volte più di un anno fà, che sicuramente non mi hanno giovato in quanto mi hanno rimesso in moto ricordi di situazioni passate, ho sempre condotto una vita border.line: spesso a cercar avventure sessuali, una scarsa vita sociale e situazioni affettiva con partner inesistente . Fatto questo preambolo un paio di settimane fà in seguito ad alcuni pensieri negativi su una situazione sociale in cui non mi sento a mio agio ho avvertito una pressione sulla testa più forte del solito dalla quale mi sono ripreso in parte dopo almeno 2 giorni. Da allora a volte sto meglio ma basta una situazione che non và per il verso giusto che la mente torna a riempirsi di pensieri e la testa a caricarsi. Mi succede che anche nei momenti in cui sono tranquillo torno a rimuginare su qualcosa e ricado nello sconforto sembra quasi autolesionismo. All' inizio ho pensato come sempre di darmi tempo che poi passa ma mi sto cominciando a preoccupare. Posso aggiungere che la primavera mi ha creato sempre qualche fastidio, in termini di ansia e non ultime spinte sessuali mal gestite.
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Gentile Utente,
chi Le ha prescritto il cipralex, il medico di base, forse? Oppure si è rivolto ad un medico psichiatra?
Oltre ad impostare una terapia farmacologica, infatti, sarebbe stato utile impostare anche un trattamento specifico per la cura dei disturbi lamentati, sebbene la mia idea non sia tanto quella di trattare l'ansia, ma di ragionare anche sul Suo stile di vita che forse nasconde altre sofferenze e, magari, modificarlo.
In condizioni del genere, infatti, è del tutto ovvio sentirsi ansiosi, non trova?
Cordiali saluti,
chi Le ha prescritto il cipralex, il medico di base, forse? Oppure si è rivolto ad un medico psichiatra?
Oltre ad impostare una terapia farmacologica, infatti, sarebbe stato utile impostare anche un trattamento specifico per la cura dei disturbi lamentati, sebbene la mia idea non sia tanto quella di trattare l'ansia, ma di ragionare anche sul Suo stile di vita che forse nasconde altre sofferenze e, magari, modificarlo.
In condizioni del genere, infatti, è del tutto ovvio sentirsi ansiosi, non trova?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Salve dottoressa, innanzi tutto la ringrazio per avermi risposto in breve tempo. Intanto le rispondo che il cipralex me lo diede un neurologo dell' ospedale e in quel periodo sono andato da una psicologa per mesi fino a che sentìì di avergli detto tutto e smisi di andarci. Per il consiglio della modifica del mio stile di vita me lo dice anche la psicologa dove vado ora (ma fin qui ci arrivo anch'io:)), che mi consiglia inoltre periodi ciclici di trattamenti farmacologici e magari cercare una/o compagna/o e persone a me affini (sembra facile).... Sto cercando di resistere con i farmaci perchè ho paura di diventare dipendente per cui mi dò tempo ripromettendomi di cambiare vita, ma vado avanti sempre allo stesso modo sinceramente. La cosa più fastidiosa adesso oltre ai pensieri negativi, alle pressioni alla testa, all' attenzione che se ne và, che sono cose a cui più o meno sono abituato è che in alcuni frangenti come nel lavoro dove ci sono stati dei cambiamenti con un nuovo arrivato è che gli attacchi d' ansia li vivo come dei pensieri ansiogeni che è peggio della sola ansia perchè mi passano per la testa cose difficili da spiegare ma senza vie d' uscita che mi tolgono fiato e speranza, durano poco per fortuna ma sono tremendi. Io vorrei un consiglio su questo genere di pensieri se veramente sto sbarellando. A volte mi preoccupo anche che tutti questi anni di sofferenze non mi portino ad avere problemi maggiori alla testa .....Mi ha risposto lei che vedo che è anche sessuologa, penso che avrei bisogno anche di una figura come la sua oltre ad una psicologa, ma le voglio chiedere se decido di cambiare medico se cercare una psicoterapista, psicologa insomma quale branca perchè non ci ho mai capito molto. Avevo pensato anche ad uno Junghiano per il profondo ma dalle mie parti non c'è. Le sono grato se mi risponderà ancora e vi prego di scusarmi se invierò un altro messaggio approfittando del vostro servizio che è veramente utile. Grazie
[#3]
Ex utente
Salve dottoressa, il post è datato poi mi sono reso conto che ho fatto un polpettone nella mia ultima risposta. Se si trova a passare di qua anche tra 1-2 mesi le rispondo che quella medicina me la diede un neurologo.
Mi piacerebbe comprendere cosa vuol dure con la frase:
"infatti, sarebbe stato utile impostare anche un trattamento specifico per la cura dei disturbi lamentati.."
Un grazie se mi risponderà.
Mi piacerebbe comprendere cosa vuol dure con la frase:
"infatti, sarebbe stato utile impostare anche un trattamento specifico per la cura dei disturbi lamentati.."
Un grazie se mi risponderà.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.1k visite dal 30/05/2019.
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