Alcolismo
Buonasera, scrivo per avere un parere o semplicemente un consiglio.. Io e tutta la mia famiglia stiamo attraversando un periodo terribile. Riguarda mio zio purtroppo e un alcolizzato cronico. Ha sempre bevuto oramai saranno 30 anni ma ultimamente la situazione è degenerata proprio, non si regge in piedi non ha un minimo di cervello nel senso che non ragiona proprio non è piu lui come dire.. Ad aggravare poi il tutto.. Ha avuto un incidente qualche settimana fa che gli ha provocato una frattura del cranio con ematoma cerebrale.. Quindi essendo stato ricoverato in ospedale ha perso la memoria e non potendo bere speravamo in un miracolo ma iniziò ad avere crisi di astinenza ed appena è stato dimesso ha ripreso a bere nonostante la sua Situazione mentale e fisica sia veramente molto disastrosa.. Ha ancora allucinazioni, perdita di memoria che va e viene.. E non vuole essere aiutato o per lo meno non ha nemmeno la capacità mentale di capire e decidere. Secondo lei può succedere il peggio? Se continua così? Cosa si può fare in questi casi estremi.. Le abbiamo provate tutte.. Scusi per la lunghezza del consulto, ma ho provato a sintetizzare il più possibile la situazione.. grazie
[#1]
Gentile utente,
Dispiace molto per la situazione di Suo zio e per la Vostra.
L'alcolismo non è un vizio, ma una malattia,
una "dipendenza",
che dà luogo a fenonomeni di assuefazione e a crisi di astinenza proprio come la dipendenza dalla droga,
ma anche a problematiche alcol-correlate di non facile trattamento.
A quanto ci dice
lo zio è stato degente in ospedale;
chissà se in quel frangente è stato applicato qualche protocollo per la disassuefazione. Potete chiedere al suo medico di base, sempre che possa accedere alla cartella clinica.
Lei ci chiede
"..Cosa si può fare in questi casi estremi.."
Voi di persona potete interpellare i curanti e porre a loro la stessa domanda.
Anticipo tuttavia che la situazione è purtroppo molto complessa.
Le allego un materiale in argomento. https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/567-alcol-e-alcolismo-domande-e-risposte.html .
Dott. Brunialti
Dispiace molto per la situazione di Suo zio e per la Vostra.
L'alcolismo non è un vizio, ma una malattia,
una "dipendenza",
che dà luogo a fenonomeni di assuefazione e a crisi di astinenza proprio come la dipendenza dalla droga,
ma anche a problematiche alcol-correlate di non facile trattamento.
A quanto ci dice
lo zio è stato degente in ospedale;
chissà se in quel frangente è stato applicato qualche protocollo per la disassuefazione. Potete chiedere al suo medico di base, sempre che possa accedere alla cartella clinica.
Lei ci chiede
"..Cosa si può fare in questi casi estremi.."
Voi di persona potete interpellare i curanti e porre a loro la stessa domanda.
Anticipo tuttavia che la situazione è purtroppo molto complessa.
Le allego un materiale in argomento. https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/567-alcol-e-alcolismo-domande-e-risposte.html .
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 28/05/2019.
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