Attacchi d’ira
Buonasera,
Vi scrivo perché sono disperata perché vorrei avere da voi specialisti un consulto, anche se online.
Vi scrivo perché da circa una settimana ho lasciato il mio fidanzato nonché collega di lavoro per un litigio in cui ha mostrato degli attacchi d’ira.
Stiamo insieme da quasi un anno ed a Gennaio lo avevo lasciato per lo stesso motivo, poi decisi di dargli una seconda possibilità di quando si disse pronto a cambiare perché mi amava molto.
Dopo mesi di relazione molto bella tranquilla con i classici alti e bassi arriva la sfuriata che non mi aspettavo. Contatto il mio ex perché vengo a sapere che suo fratello era all’ospedale perché aveva avuto un collasso del polmone... lo dissi poco dopo al mio fidanzato in quanto conoscente del mio ex. Lí per lí non mi disse nulla e neanche il giorno a seguire. Tutto succede il martedì mattina in cui inizia a sfuriare su whatsapp dicendomele di cotte e di crude... io gli chiedo di parlare di presenza ma lui non mi ascolta e continua a scrivermi parolacce del tipo f*****o , tornatene dal tuo ex , sei una cretina, una stupida , i vaf****** te li meriti ecc.
la nostra discussione è stata tutta così, lui che mi rinfacciava di non averlo appoggiato in certe cose, il che non è assolutamente vero perché nei suoi continui sbalzi d’umore ci sono sempre stata cercando di distoglierlo dagli stress vari. Dopo continue frasi sprezzanti decido troncare dicendogli che gli avevo chiesto di evitare queste sfuriate già a gennaio e che eravamo ricaduti negli stessi problemi.
Nel pomeriggio tardi mi riscrive dicendomi se la sera fossi andata da lui per mangiare qualcosa insieme (faceva finta che non fosse successo nulla). Io ovviamente rifiutai dicendogli che la situazione non era bella e che io lo avevo lasciato se non fossi stata abbastanza chiara. Lui inizia ad arrabbiarsi nuovamente dicendo che erano cose dette a causa della rabbia e che non appellarmi a queste stronzate.
Poco dopo poi mi chiama e lí la sfuriata per telefono... gridava così forte e così intensamente che sono arrivata a pensare che se mi avesse avuta davanti mi avrebbe spaccato la testa. Si è incazzato perché mi sono confidata con i miei in perché, a detta sua, mi condizionano il cervello... ha iniziato a dirmi se vuoi chiedermi scusa io sono quí altrimenti rimani dove sei , che contattare l’ex non andava fatto e che gli ho mancato di rispetto e che dovevo essere io a scusarmi.
Ripeto che gridava così forte che io non riuscivo a parlare.... Decido quindi di staccare la chiamata e da lí più nulla... il vuoto.
So solo che ha parlato con una nostra collega dicendole che io lo avevo lasciato perché mi aveva trattata male, non so però se è in qualche modo pentito.
Cosa dovrei fare? Piango e sto male da giorni, domani lo rivedo a lavoro e non so come reagirò, mi manca da morire e sento di amarlo tantissimo... dall’altra parte ho paura che lui non cambi mai e che io debba sorbire tutto ciò ogni ad ogni litigio.
Grazie in anticipo.
Vi scrivo perché sono disperata perché vorrei avere da voi specialisti un consulto, anche se online.
Vi scrivo perché da circa una settimana ho lasciato il mio fidanzato nonché collega di lavoro per un litigio in cui ha mostrato degli attacchi d’ira.
Stiamo insieme da quasi un anno ed a Gennaio lo avevo lasciato per lo stesso motivo, poi decisi di dargli una seconda possibilità di quando si disse pronto a cambiare perché mi amava molto.
Dopo mesi di relazione molto bella tranquilla con i classici alti e bassi arriva la sfuriata che non mi aspettavo. Contatto il mio ex perché vengo a sapere che suo fratello era all’ospedale perché aveva avuto un collasso del polmone... lo dissi poco dopo al mio fidanzato in quanto conoscente del mio ex. Lí per lí non mi disse nulla e neanche il giorno a seguire. Tutto succede il martedì mattina in cui inizia a sfuriare su whatsapp dicendomele di cotte e di crude... io gli chiedo di parlare di presenza ma lui non mi ascolta e continua a scrivermi parolacce del tipo f*****o , tornatene dal tuo ex , sei una cretina, una stupida , i vaf****** te li meriti ecc.
la nostra discussione è stata tutta così, lui che mi rinfacciava di non averlo appoggiato in certe cose, il che non è assolutamente vero perché nei suoi continui sbalzi d’umore ci sono sempre stata cercando di distoglierlo dagli stress vari. Dopo continue frasi sprezzanti decido troncare dicendogli che gli avevo chiesto di evitare queste sfuriate già a gennaio e che eravamo ricaduti negli stessi problemi.
Nel pomeriggio tardi mi riscrive dicendomi se la sera fossi andata da lui per mangiare qualcosa insieme (faceva finta che non fosse successo nulla). Io ovviamente rifiutai dicendogli che la situazione non era bella e che io lo avevo lasciato se non fossi stata abbastanza chiara. Lui inizia ad arrabbiarsi nuovamente dicendo che erano cose dette a causa della rabbia e che non appellarmi a queste stronzate.
Poco dopo poi mi chiama e lí la sfuriata per telefono... gridava così forte e così intensamente che sono arrivata a pensare che se mi avesse avuta davanti mi avrebbe spaccato la testa. Si è incazzato perché mi sono confidata con i miei in perché, a detta sua, mi condizionano il cervello... ha iniziato a dirmi se vuoi chiedermi scusa io sono quí altrimenti rimani dove sei , che contattare l’ex non andava fatto e che gli ho mancato di rispetto e che dovevo essere io a scusarmi.
Ripeto che gridava così forte che io non riuscivo a parlare.... Decido quindi di staccare la chiamata e da lí più nulla... il vuoto.
So solo che ha parlato con una nostra collega dicendole che io lo avevo lasciato perché mi aveva trattata male, non so però se è in qualche modo pentito.
Cosa dovrei fare? Piango e sto male da giorni, domani lo rivedo a lavoro e non so come reagirò, mi manca da morire e sento di amarlo tantissimo... dall’altra parte ho paura che lui non cambi mai e che io debba sorbire tutto ciò ogni ad ogni litigio.
Grazie in anticipo.
[#1]
Gentile Utente,
persone che si comportano nel modo descritto hanno problemi seri, ma anche chi non solo non comprende questa cosa ma accetta di continuare a stare in una relazione tossica e problematica come questa.
Non è il caso di focalizzarsi su questa persona, nè di affrontarlo in nessun modo, se non chiudendo la relazione, perchè quanto Lei sente è una spia molto utile e importante:
"mi manca da morire e sento di amarlo tantissimo... dall’altra parte ho paura che lui non cambi mai e che io debba sorbire tutto ciò ogni ad ogni litigio. "
Nella violenza psicologica c'è un cosiddetto ciclo della violenza che prevede proprio ciò che Lei ha descritto: fasi di dolcezza si alternano a fasi di svalutazione (sei sempre la solita, mi hai fatto perdere la pazienza, ecc...) a fasi di violenza ancora, per poi tornare alla pace e serenità apparente.
Lei ha senz'altro bisogno di aiuto psicologico: può rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di Sua fiducia, oppure ad un Centro Anti-violenza della città.
Cordiali saluti,
persone che si comportano nel modo descritto hanno problemi seri, ma anche chi non solo non comprende questa cosa ma accetta di continuare a stare in una relazione tossica e problematica come questa.
Non è il caso di focalizzarsi su questa persona, nè di affrontarlo in nessun modo, se non chiudendo la relazione, perchè quanto Lei sente è una spia molto utile e importante:
"mi manca da morire e sento di amarlo tantissimo... dall’altra parte ho paura che lui non cambi mai e che io debba sorbire tutto ciò ogni ad ogni litigio. "
Nella violenza psicologica c'è un cosiddetto ciclo della violenza che prevede proprio ciò che Lei ha descritto: fasi di dolcezza si alternano a fasi di svalutazione (sei sempre la solita, mi hai fatto perdere la pazienza, ecc...) a fasi di violenza ancora, per poi tornare alla pace e serenità apparente.
Lei ha senz'altro bisogno di aiuto psicologico: può rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta di Sua fiducia, oppure ad un Centro Anti-violenza della città.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Buonasera dott.ssa,
Grazie della risposta.
In questi giorni ho continuato a stare male specie perché, lavorando nello stesso negozio, lo vedo sempre e non è facile per me. Da parte sua ho visto disinteresse totale, lo becco a guardarmi molte volte ma non ha mai accennato ad un confronto face to face.
Grazie al fatto che studio psicologia sto analizzando l’accaduto e piano piano forse sto riuscendo a risollevarmi mettendomi di fronte il suo comportamento.
Non esitó a contattare una collega se dovesse servirmi.
Grazie ancora.
Grazie della risposta.
In questi giorni ho continuato a stare male specie perché, lavorando nello stesso negozio, lo vedo sempre e non è facile per me. Da parte sua ho visto disinteresse totale, lo becco a guardarmi molte volte ma non ha mai accennato ad un confronto face to face.
Grazie al fatto che studio psicologia sto analizzando l’accaduto e piano piano forse sto riuscendo a risollevarmi mettendomi di fronte il suo comportamento.
Non esitó a contattare una collega se dovesse servirmi.
Grazie ancora.
[#3]
Gentile ragazza,
"Non esitó a contattare una collega se dovesse servirmi."
Io penso che sia già arrivato il momento di chiedere aiuto ad uno psicologo e non di analizzare la situazione, cosa che non porterà a risolvere il problema che, ribadisco, non è solo di chi è violento ma anche di resta intrappolato in relazioni tossiche.
Cordiali saluti,
"Non esitó a contattare una collega se dovesse servirmi."
Io penso che sia già arrivato il momento di chiedere aiuto ad uno psicologo e non di analizzare la situazione, cosa che non porterà a risolvere il problema che, ribadisco, non è solo di chi è violento ma anche di resta intrappolato in relazioni tossiche.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.3k visite dal 26/05/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.