Rabbia
Salve.. Sono una ragazza di 23 anni..
Vorrei riportarvi un problema.
Sono una persona con un passato difficile.. Abusi sia psicologici che fisici da parte della "famiglia" in particolar modo genitori. Ho subito umiliazioni,bullismo in tutti i 3 anni delle medie..insomma sono una persona che risente del dolore..
Ho sofferto di Sindrome di Tourette dai 6 anni di età fino ai 12. I miei genitori mi hanno sempre incolpato dei tic,come se fossero una mia volontà,mi incolpavano di essere responsabile delle brutte figure che facevano con gli altri familiari e gli estranei,per via dei tic. Mi offendevano,mi insultavano e umiliavano in tanti modi.
La conseguenza di tutto ciò è stata una profonda perdita di autostima,e di "ragion" di essere. Sono sempre stata una persona inibita ed ho sempre nascosto la mia sofferenza.Sono stata una bambina che piangeva di notte.Ho sempre "non reagito" a tutte le offese e gli insulti, quasi come se mi fossero dovuti,come se fossero giusti. Ho cominciato quindi a provare disprezzo verso me stessa e diffidenza verso gli altri.
Dopo una lunga sofferenza, ho conosciuto quello che ora è il mio fidanzato.
Lui é stato il mio "salvatore".
Insieme stiamo progettando di andar a viver insieme,e lavorando. Io soffro di Disturbo ossessivo compulsivo, ad oggi,molto invalidante, mi distrugge,e lui mi sostiene in ciò, ma egli é una persona molto gelosa, anch egli viene da un passato turbolento.
Mostra gelosia ossessiva nei miei riguardi,violenta. Mi aggredisce psicologicamente,mi insulta con parole anche molto offensive e le sue ossessioni e dubbi su di me possono continuare anche per giorni,prima che si plachino. Ogni giorno in lui nascono nuovi dubbi su di me,e tutto ciò mi riempie di angoscia ed inquietudine. Le nostre giornate oramai sono fatte di amore ed odio. Violenza e dolcezza.Pensa che io gli nasconda qualcosa o che io abbia a che fare con altri ragazzi. Mi vieta di avere amicizie maschili e mi controlla il cellulare anche se parlo con un amica.
È così violento nei miei riguardi e sprezzante che io nonostante cerca di mantenere la calma, ad un certo punto esplodo,e uso violenza fisica su di lui, per contrastare la sua violenza psicologica.
È come un autodifesa. Schiaffi, pugni, spintoni. Cerco a mio modo di difendermi dalle sue accuse. Lui non reagisce, credo anche per non danneggiarmi fisicamente. Mi dice di star ferma, e di smetterla.A volte riesco a fargli anche molto male.
Questi miei attacchi di rabbia mi preoccupano molto.
Lui pensa che io abbia difficoltà a gestire la rabbia.
Cosa che penso anch io.
Soltanto che la mia rabbia non é immotivata, bensì ha ragion di essere ed é una rabbia provocata.Da lui.
Quello che volevo chiedervi dunque, era cosa secondo voi potesse celare questa rabbia.
Se si tratti di una rabbia lecita o se a parer vostro possa non esserlo.
Ho problemi di autocontrollo?
Spesso ho paura di potergli far molto male.
Aspetto vostre risposte.
Grazie a chiunque risponderà.
Saluti.
Vorrei riportarvi un problema.
Sono una persona con un passato difficile.. Abusi sia psicologici che fisici da parte della "famiglia" in particolar modo genitori. Ho subito umiliazioni,bullismo in tutti i 3 anni delle medie..insomma sono una persona che risente del dolore..
Ho sofferto di Sindrome di Tourette dai 6 anni di età fino ai 12. I miei genitori mi hanno sempre incolpato dei tic,come se fossero una mia volontà,mi incolpavano di essere responsabile delle brutte figure che facevano con gli altri familiari e gli estranei,per via dei tic. Mi offendevano,mi insultavano e umiliavano in tanti modi.
La conseguenza di tutto ciò è stata una profonda perdita di autostima,e di "ragion" di essere. Sono sempre stata una persona inibita ed ho sempre nascosto la mia sofferenza.Sono stata una bambina che piangeva di notte.Ho sempre "non reagito" a tutte le offese e gli insulti, quasi come se mi fossero dovuti,come se fossero giusti. Ho cominciato quindi a provare disprezzo verso me stessa e diffidenza verso gli altri.
Dopo una lunga sofferenza, ho conosciuto quello che ora è il mio fidanzato.
Lui é stato il mio "salvatore".
Insieme stiamo progettando di andar a viver insieme,e lavorando. Io soffro di Disturbo ossessivo compulsivo, ad oggi,molto invalidante, mi distrugge,e lui mi sostiene in ciò, ma egli é una persona molto gelosa, anch egli viene da un passato turbolento.
Mostra gelosia ossessiva nei miei riguardi,violenta. Mi aggredisce psicologicamente,mi insulta con parole anche molto offensive e le sue ossessioni e dubbi su di me possono continuare anche per giorni,prima che si plachino. Ogni giorno in lui nascono nuovi dubbi su di me,e tutto ciò mi riempie di angoscia ed inquietudine. Le nostre giornate oramai sono fatte di amore ed odio. Violenza e dolcezza.Pensa che io gli nasconda qualcosa o che io abbia a che fare con altri ragazzi. Mi vieta di avere amicizie maschili e mi controlla il cellulare anche se parlo con un amica.
È così violento nei miei riguardi e sprezzante che io nonostante cerca di mantenere la calma, ad un certo punto esplodo,e uso violenza fisica su di lui, per contrastare la sua violenza psicologica.
È come un autodifesa. Schiaffi, pugni, spintoni. Cerco a mio modo di difendermi dalle sue accuse. Lui non reagisce, credo anche per non danneggiarmi fisicamente. Mi dice di star ferma, e di smetterla.A volte riesco a fargli anche molto male.
Questi miei attacchi di rabbia mi preoccupano molto.
Lui pensa che io abbia difficoltà a gestire la rabbia.
Cosa che penso anch io.
Soltanto che la mia rabbia non é immotivata, bensì ha ragion di essere ed é una rabbia provocata.Da lui.
Quello che volevo chiedervi dunque, era cosa secondo voi potesse celare questa rabbia.
Se si tratti di una rabbia lecita o se a parer vostro possa non esserlo.
Ho problemi di autocontrollo?
Spesso ho paura di potergli far molto male.
Aspetto vostre risposte.
Grazie a chiunque risponderà.
Saluti.
[#1]
Gentile Utente,
ha ragione nel dire che la Sua rabbia non è immotivata, ma mi pare piuttosto evidente che il Suo partner sia stato scelto da Lei con le medesime caratteristiche che ben conosce: violento, non rispettoso, manipolatore, ecc...
Che cosa è cambiato dalla Sua famiglia di origine? Nulla.
Questa scelta è spesso attuata da chi ha un passato difficile come il Suo; per questa ragione Le suggerisco di rivolgersi quanto prima ad uno psicologo psicoterapeuta, se ancora non lo ha fatto.
Cordiali saluti,
ha ragione nel dire che la Sua rabbia non è immotivata, ma mi pare piuttosto evidente che il Suo partner sia stato scelto da Lei con le medesime caratteristiche che ben conosce: violento, non rispettoso, manipolatore, ecc...
Che cosa è cambiato dalla Sua famiglia di origine? Nulla.
Questa scelta è spesso attuata da chi ha un passato difficile come il Suo; per questa ragione Le suggerisco di rivolgersi quanto prima ad uno psicologo psicoterapeuta, se ancora non lo ha fatto.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
A questo punto pensa che la mia voglia di aggredirlo sia un meccanismo di difesa non solo nei suoi riguardi ma inconsciamente parlando anche nei riguardi di coloro che mi hanno fatto del male nel passato? In questo caso "famiglia", genitori..
Come se picchiando lui fosse come picchiare i miei genitori..
Come se picchiando lui fosse come picchiare i miei genitori..
[#4]
Mah, sinceramente non saprei ma non farei neppure interpretazioni di questo tipo. Mi focalizzerei sulla soluzione al problema, iniziando a sottrarsi alle violenze di questo ragazzo per prima cosa, rivolgendosi con sollecitudine ad un Centro Anti-violenza della Sua città.
Cordiali saluti,
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 976 visite dal 22/05/2019.
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Approfondimento su Bullismo
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