Ansia e paura verso il mio compagno

Buongiorno, sarò il più breve possibile anche se non è facile.
Soffro di ansia da agosto 2018, e per questo mi ero affidata ad uno psicologo. Con il passare del tempo, mentre cercavo di capire da dove provenisse ( si era soffermata la cosa sulla mia claustrofobia ) mi ritrovo un giorno con un attacco di panico: il perchè? Dopo 3 giorni di pensieri ossessivi sul sentimento verso il mio ragazzo, pensieri senza motivo ( in quanto 2 giorni prima avevamo festeggiato serenamente San Valentino) del tipo che io non lo amassi più. Al terzo giorno, mi convinco da lui e dirglielo ma arrivata li, ecco presentarsi un attacco di panico.

Da lì, la catastrofe: non è passato giorno in cui non pensassi, in cui non mi mettessi alla prova con lui per capire, analizzare, comprendere, e tutto questo mi creava malessere, nausea, dimagrimento e voglia di dormire e basta.

Mi sono allontanata da lui per capire, ma dopo 3 giorni si è ripresentato e io ho cercato di andare avanti con lui, ma dopo 2 settimane che sembrasse essere tornato tutto ok, appena lo vedevo era un pianto continuo dovuto alla mia ansia, mi sentivo indifesa, come se dovessi proteggermi da qualcosa o qualcuno. Lui è stato sempre molto comprensivo, non mi ha mai toccata in maniera violenta o fatto fare cose contro la mia volontà.

Mi allontano di nuovo e decido di andare da uno psicoterapeuta. La mia domande è sempre li, non smetto mai di pensarci, e se non ci penso sono proprio io che vado a cercarlo, perchè secondo la mia mente " se non ci pensi non te ne frega niente", "se non stai male vuol dire che non lo ami", " se non sei gelosa è perchè non ti interessa", e via dicendo...

Questo atteggiamento di paura nei suoi confronti mi è stato fatto notare da molte persone, ma io non ho mai più di tanto dato peso, fino a quando non mi sono resa conto che il mio modo di chiudermi quando sono con lui, avere le gambe unite, testa bassa, piangere sempre, non poteva essere un "semplice" non ti amo più.

Non so cosa pensare, nel mio percorso è emersa questa cosa, però a volte sono talmente "convinta" che il sentimento sia finito che ritorno di nuovo nell'ansia, dubbi e malessere.
Se penso che staremo insieme ho l'ansia, se penso che non staremo insieme ho l'ansia, se mi dicono "sai tu quello che provi e quello che senti" idem. Forse sto negando a me stessa che il sentimento non c'è più? Non lo so, mi sembra assurdo tutto questo malessere, anche perchè dico cose e ne faccio altre: penso che non lo amo e poi passo sotto casa sua ogni giorno, scrivo su una chat dove so che non leggerà mai frasi sdolcinate e di quanto mi manchi. Mi dicono di avere pazienza, di aspettare, ma dopo 3 mesi è possibile che io ancora non sappia dove sbattere la testa?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

la situazione sembra molto chiara, e senz'altro anche in terapia sarà emerso questo dato ma quello che è importante fare ora è agire per il trattamento dei pensieri ossessivi che generano tanta sofferenza e confusione.

Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Con quali obiettivi?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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