Impulsi ed ossessioni

Salve!
Scrivo perché ho bisogno delle vostre opinioni su alcune questioni che fanno parte della mia vita da anni. Premetto che, malgrado i problemi che sto per esporre, non mi sono mai rivolto ad uno specialista perché provo molta vergogna.
Nonostante la mia bella età, non ho mai avuto una relazione sentimentale né ho un’occupazione lavorativa. A scuola sono stato, spesso e volentieri, deriso dai compagni. A casa, durante il periodo dell’infanzia, ho avuto un rapporto conflittuale sia con mio padre sia con mio fratello, poco più grande di me, sia coi miei cuginetti (tutti con qualche anno più di me). Andavo d’accordo, invece, con mia madre e con una sorella. Durante l’adolescenza, mentre miglioravano i rapporti con mio fratello e con alcuni cugini, continuavano ad essere brutti i rapporti con mio padre e coi compagni di scuola (soprattutto maschi). Per farla breve, da alcuni anni, circa 4, ho notato che provo attrazione sessuale per degli uomini che avranno all’incirca un trenta, quarant’anni più di me. In alcune circostanze, ho visualizzato dei video pornografici che avevano, come attori, signori di quell’età. Dal momento che stavo soffrendo molto, ho installato un controllo parentale per impedirmi di visualizzare certi siti. Quello che è più incredibile è che se anche solo visualizzo foto di uomini in costume, provo turbamento. Quando eseguo quelle ricerche sul motore di ricerca (sia sporche sia pulite ), il mio cuore batte all’impazzata e sento freddo, è come se perdessi il controllo di me stesso. Poi, mentre visualizzo le immagini, oltre al suddetto turbamento, provo sensi di colpa. Ricordandomi di tutte le volte che sono andato in spiaggia, però, non ricordo mai di essermi infiammato per un uomo in costume. Premetto che sono molti anni che ho comportamenti ossessivi (per esempio, evito coltelli, forbici e tutto ciò che reputo pericoloso per me e per altri). In base a quello che ho raccontato, secondo voi, che mi sta succedendo? Cosa ipotizzate?
Grazie infinite.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
"In base a quello che ho raccontato, secondo voi, che mi sta succedendo? Cosa ipotizzate?"

Gentile Utente,

prima di fare ipotesi, è bene comprendere meglio, partendo ad esempio dalla vergogna che Lei dice di provare e che Le impedisce di rivolgersi ad uno psicologo di persona.

Dice, inoltre, di non aver mai avuto relazioni sentimentali e che attualmente non lavora (non ho capito se momentaneamente e se ciò è dovuto al fatto che incontra difficoltà al lavoro o a trovare lavoro).

Questi sono già dei buoni motivi per soffrire e per chiedere dunque aiuto, cercando di capire dove sono le reali difficoltà. Così come le paure di cui parla, i timori di essere omosessuale, ecc... meritano attenzione da parte di uno psicologo psicoterapeuta.

Prima di esprimere ipotesi, a mio avviso sarebbe opportuno capire che cosa fa Lei per superare queste difficoltà, se fa qualcosa oppure no, e a quali risultati portano queste azioni.

Ci sono infatti molti comportamenti che tutti noi mettiamo in atto più o meno inconsapevolmente e spesso convinti che ci aiuteranno, ma che in realtà non fanno altro che peggiorare paure e insicurezze.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile dottoressa Pileci,
anzi tutto, la ringrazio per l’attenzione. È importante per me che qualcuno mi dia un riscontro avverto spesso un mare di indifferenza attorno a me. Come se io fossi invisibile. Rispondo alle sue domande:
1) Non ho cercato e non sto cercando un lavoro perché sono terrorizzato dalla idea di essere insultato, disprezzato e disapprovato. Questo terrore del giudizio altrui mi ha reso un inferno la mia vita scolastica conclusasi col conseguimento del diploma di scuola superiore.
2) Non ho avuto mai relazioni sentimentali e non le ho cercate per il suddetto terrore di essere disprezzato, deriso e non compreso.
3) Per tentare di superare le mie difficoltà, ho fatto esercizi contro l’ansia che venivano descritti in un testo di psicoterapia. Tuttavia, questa strada fu da me abbandonata dopo circa sei mesi perché non riscontravo il benché minimo miglioramento. In definitiva, il solo rimedio alle mie ansie è sempre lo stesso: il ritiro.

Ringraziandola nuovamente per l’attenzione dedicatami, spero in una sua gentile risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

il ritiro è una delle strategie più utilizzate dai pazienti ansiosi e purtroppo è anche quella meno efficace per sconfiggere le ansie e le paure, perchè inizialmente l'ansia scende nel momento in cui evitiamo proprio una situazione percepita come pericolosa (ad esempio: non vado al lavoro perchè temo di subire una vessazione), ma subito dopo la paura non solo si ripresenta, ma diventerà ancora più difficile la volta successiva fare ciò che volevo fare.

Col passare del tempo, ansie e paure si rafforzano a tal punto che anche l'intervento su tali paure diventa più impegnativo e i tempi per cambiare da parte del paziente potrebbero allungarsi.

Quindi, evitare di andare al lavoro o di frequentare le persone non è una buona strategie e Lei viene ingannato quando pensa che l'ansia si possa gestire in questa maniera.

Anche perchè tra cinque anni o tra dieci anni Lei non avrà risolto il problema in questo modo.

Neppure leggere libri di psicoterapia può essere utile, perchè ciò di cui Lei ha bisogno è proprio di FARE qualcosa per cambiare e superare le Sue paure, interagendo con le persone e opportunamente aiutato dallo psicoterapeuta.

La soluzione, invece, è quella di affrontare le paure. Purtroppo il passato è stato come è stato e NON voglio banalizzare, ma è necessario superarlo e lasciarselo alle spalle.
Capisco le Sue paure, dal momento che ha subito delle violenze e la sfiducia nel prossimo, ma non può nè chiudersi ed evitare tutti, nè essere ingenuo e far finta di niente...

Affrontare le normali situazioni della vita sia nel bene che nel male saranno utili a raggiungere questi obiettivi. Capisco le remore, proprio per questa ragione, uno psicologo psicoterapeuta potrà aiutarLa.

Cordiali saluti,