Un disturbo ossessivo compulsivo
Da quando sono piccola, ho l'ossessione di andare al bagno prima di dormire. Faccio un esempio: Vado in bagno, torno a letto, se mai dovessi prendere il telefono e stessi ancora sveglia poi devo rialzarmi per andare al bagno anche se non ho nessuno stimolo altrimenti non riuscirei a dormire. Può essere considerato un disturbo ossessivo compulsivo?
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Gentile utente,
premetto che prima di rispondere a domande simili a quella da lei posta sarebbe opportuno ragionare insieme a lei attorno al motivo per il quale fosse stata spinta ad informarsi se quanto le starebbe compitando potesse o meno essere annoverato tra la sintomatologia di un Disturbo Ossessivo Compulsivo. Se infatti ipotizzassimo che a motivarla fosse stato un intenso stato di ansia scaturito dall'idea sottostante di avere un "disturbo" o di "non essere normale", non sarebbe da escludere che qualsivoglia risposta che io potrei darle fosse utile nell'immediato per ridurre il suo stato di preoccupazione, ma meno nel lungo periodo, essendo infatti probabile che simili pensieri possa ripresentarsi in futuro.
Volendo comunque provare a rispondere a quanto da lei scritto, sembrerebbe che lei si senta quasi "costretta" a far sì che l'andare in bagno la sera sia l'ultima azione da compiere prima di andare a dormire.
Qualora ciò fosse corretto, sarebbe possibile ipotizzare che tale comportamento fosse una "compulsione" (più che una "ossessione") qualora:
1. Tale gesto fosse ripetitivo e fosse eseguito al fine di allontanare un pensiero negativo ossessivo.
2. Tale gesto fosse eseguito al fine di prevenire /ridurre l'ansia o il disagio, o di prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; questi comportamenti, tuttavia, non dovrebbero essere collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.
Diversamente, infatti, le "ossessioni" sono definite da queste due caratteristiche:
1. Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati.
2. Il soggetto tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione).
Tenga comunque presente che ossessioni e compulsioni non costituiscono necessariamente un fenomeno patologico, essendo infatti vissute dalla maggioranza delle persone. Qualora volesse approfondire tale tema, le allego di seguito un articolo da me curato in cui si specifica in cosa consiste il Disturbo Ossessivo Compulsivo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2508-brutti-pensieri-e-strane-manie-il-disturbo-ossessivo-compulsivo.html
La saluto cordialmente,
Dr. Alessio Congiu
premetto che prima di rispondere a domande simili a quella da lei posta sarebbe opportuno ragionare insieme a lei attorno al motivo per il quale fosse stata spinta ad informarsi se quanto le starebbe compitando potesse o meno essere annoverato tra la sintomatologia di un Disturbo Ossessivo Compulsivo. Se infatti ipotizzassimo che a motivarla fosse stato un intenso stato di ansia scaturito dall'idea sottostante di avere un "disturbo" o di "non essere normale", non sarebbe da escludere che qualsivoglia risposta che io potrei darle fosse utile nell'immediato per ridurre il suo stato di preoccupazione, ma meno nel lungo periodo, essendo infatti probabile che simili pensieri possa ripresentarsi in futuro.
Volendo comunque provare a rispondere a quanto da lei scritto, sembrerebbe che lei si senta quasi "costretta" a far sì che l'andare in bagno la sera sia l'ultima azione da compiere prima di andare a dormire.
Qualora ciò fosse corretto, sarebbe possibile ipotizzare che tale comportamento fosse una "compulsione" (più che una "ossessione") qualora:
1. Tale gesto fosse ripetitivo e fosse eseguito al fine di allontanare un pensiero negativo ossessivo.
2. Tale gesto fosse eseguito al fine di prevenire /ridurre l'ansia o il disagio, o di prevenire alcuni eventi o situazioni temuti; questi comportamenti, tuttavia, non dovrebbero essere collegati in modo realistico con ciò che sono designati a neutralizzare o a prevenire, oppure sono chiaramente eccessivi.
Diversamente, infatti, le "ossessioni" sono definite da queste due caratteristiche:
1. Pensieri, impulsi o immagini ricorrenti e persistenti, vissuti, in qualche momento nel corso del disturbo, come intrusivi e indesiderati e che nella maggior parte degli individui causano ansia o disagio marcati.
2. Il soggetto tenta di ignorare o di sopprimere tali pensieri, impulsi o immagini, o di neutralizzarli con altri pensieri o azioni (cioè mettendo in atto una compulsione).
Tenga comunque presente che ossessioni e compulsioni non costituiscono necessariamente un fenomeno patologico, essendo infatti vissute dalla maggioranza delle persone. Qualora volesse approfondire tale tema, le allego di seguito un articolo da me curato in cui si specifica in cosa consiste il Disturbo Ossessivo Compulsivo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2508-brutti-pensieri-e-strane-manie-il-disturbo-ossessivo-compulsivo.html
La saluto cordialmente,
Dr. Alessio Congiu
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.9k visite dal 20/05/2019.
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