Crisi di pianto, urla, pensieri ossessivi

Salve a tutti,
sono una ragazza di 21 anni e ho una vita molto attiva, studio con buoni risultati, pratico danza praticamente tutti i giorni e le mie giornate sono impegnatissime. Fin da piccola soffro di crisi di pianto incontrollabili, quando ero bambina potevo piangere per ore e ore senza fermarmi. Anche ora è così, solo che ora la cosa mi fa realmente impazzire. Sono stata in cura da una psicologa per circa 3 mesi un anno fa. Lei aveva ipotizzato che io potessi soffrire di disturbo ossessivo compulsivo, ma io non sono sicura che sia così. I suoi suggerimenti erano di distrarmi in qualche modo durante i miei attacchi. Eppure non ci riesco. Faccio un esempio: il mio ragazzo mi ha promesso di andare ad una festa. Poi però mi dice che vuole vedersi con un amico. Inizialmente dico si, e sono tranquilla ma non appena torno a casa e rimango da sola sprofondo nella disperazione più totale, continuando a pensare ossessivamente che la festa non si ripeterà più fino al prossimo anno è che io me la sto perdendo. Me lo aveva promesso questo ripeto ossessivamente mentre urlo e piango fino a restare senza fiato. arrivo addirittura a sentirmi male fisicamente, ho male al petto e respiro male. Mentre piango mi viene una voce di bambina e mi comporto come se avessi 5 anni ma non riesco a fare diversamente. Premetto che ho vissuto un periodo durante l’adolescenza di dipendenza forte e totale dalla cannabis (veramente seria), e ho vissuto una relazione di 3 anni circa (dai 14 ai 18) con un ragazzo problematico e manipolatore a tratti violento. La mia attuale relazione è positiva, solo che in seguito a un tradimento (che ho perdonato) sono diventata gelosa e spesso ho attacchi di panico in cui non riesco a fidarmi del mio ragazzo.
Ho bisogno di aiuto perché voglio capire di quale problema soffro, nessuno riesce a spiegarlo. Le mie crisi si calmano solo se qualcuno mi abbraccia e mi consola con carezze e baci, solo se qualcuno mi dice che va tutto bene.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazza,

premetto che questo servizio non è nè può essere un servizio di psicoterapia, ma si tratta di un servizio di informazione sanitaria, e noi psicologi possiamo orientare l'Utenza, ma non certo porre diagnosi. La psicologa che ti ha vista personalmente ha quindi molti vantaggi rispetto alla consulenza che possiamo dare noi da qui...

Ciò premesso, tu scrivi: "Inizialmente dico si, e sono tranquilla ma non appena torno a casa e rimango da sola sprofondo nella disperazione"

Non avrebbe più senso dire subito che non ti sta bene che lui esca con i suoi amici e che te lo dica all'ultimo? A ben pensarci non è neppure molto carino bidonare all'ultimo momento. Quindi, da una parte capisco che a te non faccia piacere, ma dall'altra eviteresti un problema e un po' di sofferenza nel dire chiaramente ma con gentilezza ciò che pensi e che senti.

Ancora scrivi: "solo che in seguito a un tradimento (che ho perdonato) sono diventata gelosa e spesso ho attacchi di panico in cui non riesco a fidarmi del mio ragazzo. "

Non è così semplice fidarsi dopo un tradimento, ma mi chiedo se davvero sia riuscita a lasciarti alle spalle tutto ciò, nel senso che avrai pur abbandonato i rancori, ma forse la fiducia piena ancora non c'è. Questo può generare crisi di ansia.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica