Lui ha il vizio del gioco

Ho 23 anni e sono fidanzata da più di un anno e mezzo con un ragazzo per il quale mi sono donata al cento per cento.
Prima non lavorava e nonostante la famiglia lo aiutasse molto poco riuscivamo comunque a fare le cose di una coppia anche se non senza problemi e limitazioni.
La famiglia lo tratta male, lo fa sentire un fallito, non lo supporta e aiuta in nulla, anzi ... Da quando ha iniziato a lavorare lo hanno iniziato a pressare affinché prendesse la sua strada, si comprasse una macchina e altre cose.
I primi tre mesi di lavoro tutto okay, poi iniziano i problemi; a metà/ quasi fine mese la frase era sempre la stessa " amore sono rimasto con poco, cerchiamo di stringere la cinghia " ... Con un stipendio poco sotto i 1000 euro al mese .
Inizialmente mi bevevo, seppur titubante, le sue bugie sul perché non avesse soldi. Una volta li aveva prestati al padre, un'altra aveva pagato quello e questo, e io ci cascavo.
Ho iniziato a malincuore a tenere il conto di quanto spendeva con me e da solo quando usciva con gli amici, vestiti non ne comprava mai ... Il risultato è che da circa 4/5 mesi ogni fine mese mancavano 200/300 euro o più ai quali lui dava varie motivazioni.
Avevo i miei sospetti ma nessuna prova concreta se non il fatto che parlando con i suoi velatamente mi era stato detto che non dava soldi in casa ( cosa che lui diceva a me ). Ho cercato di darmi mille spiegazioni e di tranquillizzarmi fino a quando lui non ha confessato ( sotto mia insistenza ) dopo avermi detto di aver perso dei soldi ed essere rimasto con poco e nulla poco prima di partire per un viaggio programmato mesi fa.
Mi ha supplicata di non lascialro, che ha capito di aver sbagliato e che non lo farà più, che gli interessa solo che io rimanga con lui, che si sente uno schifo per le bugie che mi ha detto e che non me le meritavo ... Ci dobbiamo vedere per parlare!
La testa mi dice di lasciarlo perché da sempre gli ho detto che se si tradisce la mia fiducia non la si recupera più e lui mi ha mentito per mesi, spudoratamente arrivando ad avere quattro spicci prima di partire per run viaggio programmato e dando la colpa alle pressioni della sua famiglia per tutto ciò ( nemmeno la maturità di ammettere le sue colpe senza tirare in ballo terzi ); la testa mi dice di lascialro ancora perché sarei infelice con lui, starei a dubitare, a controllare ( e non viviamo nemmeno insieme quindi sarebbe ancora più problematico ), perché come ha mentito fino ad ora mentirà sempre.
Il cuore gli vuole bene, lo ama, ci ha vissuto un primo anno bello e pieno, mi manca già la sua faccia, lui, i suoi modi, la sua voce e mi chiedo come potrò vivere senza di lui nella mia vita ... Ho paura possa fare qualche sciocchezza, ma io ho avuto una vita brutta, una malattia, un lutto, difficoltà economiche, non so se fisicamente e psicologicamente reggerei tutto questo di lui.
Aiutatemi, so cosa devo fare, non so se ne ho il coraggio e se sia giusto!
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

la dipendenza dal gioco non è un "vizio" bensì una malattia, che
- come tutte le dipendenza con o senza sostanza -
va curata
dato che se ne può guarire.
Le bugie sono frequentemente una conseguenza della patologia di cui parliamo.

Non sono poche ormai le sedi dell'Azienda Sanitaria che hanno istituito percorsi specifici presso i Ser.d,
forse anche quella della Sua città.
Lui potrebbe giovarsene,
soprattutto se con il Suo aiuto.

Rileggendo però i Suoi precedenti consulti
di alcune settimane fa
mi rendo conto che questo non è l'unico motivo per cui Lei è in crisi con lui.
Le consiglio quindi di rivolgersi di persona ad una nostra Collega
. per cercare di capirsi,
. per comprendere i propri sentimenti e le difficoltà che incontra.

Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottoressa alla fine lui ha confessato finalmente dal vivo, ha pianto, mi ha supplicata, mi ha giurato e stragiurato che avrebbe smesso e che è stato solo un momento ( dandomi le giustificazioni più disparate ) ... io l'ho lasciato.
La prima sensazione che ho provato dopo quelle due ore di pianti e suppliche è stata "liberazione"! In questi mesi (4/5) non avevamo più il rapporto di prima, avevo capito che era cambiato, ma non sapevo perché; ora so e so che per me la fiducia è la base di un amore sano e io mai mi potrei fidare più di lui ora. Sono passati alcuni giorni, lui ha fatto più e più tentativi prima accusandomi di non averlo mai amato davvero, poi chiedendo perdono e ora dicendo che l'amore non va chiesto e che quindi non mi cercherà più, ma che se dovessi ricredermi lui ci sarà.
Io a distanza di giorni sto iniziando a rimuovere questi mesi di inferno e sto iniziando a pensare solo al bello di noi due, a lui prima di tutto questo e mi manca, vorrei abbracciarlo ma so che sarebbe una felicità momentanea perché poi verrei divorata dai dubbi per ciò che ha fatto! In più con la famiglia che si ritrova io sarei stata sola, proteggendo il suo segreto e diventando complice di tutto, perché ho studiato queste cose e so bene che senza l'aiuto di tutti, di chi di competenza, senza lasciare il suo impiego (che lo ha tentato), non si va da nessuna parte e lui non ha intenzione né di dirlo alla famiglia (che comunque non lo aiuterebbe) né di cambiare impiego. Ho riletto nostri vecchi messaggi e ripercorso la nostra vita degli ultimi mesi e ho notato come io abbia più volte, mossa dai sospetti, chiesto, indagato (con gentilezza), avvertito che la strada che stava prendendo non mi piaceva; non mi si può dire di non essere stata chiara come afferma lui e di non avergli dato seconde possibilità, l'ho fatto ogni volta che chiedevo e mi venivano raccontate bugie, ogni volta che lo avvisavo e lui diceva di non preoccuparmi.
Ora sono solo combattuta, mi chiedo se l'amore che diceva di provare per me fosse vero (fino a prima di iniziare ci metto la mano sul fuoco ma dopo? Sì era scocciato di me, non ci teneva più o davvero le pressioni lo hanno spinto a fare ciò e man mano il gioco ha preso il posto dei sentimenti per me?). Vorrei riabbracciarlo ma la testa mi dice che ho preso la decisione giusta, che con quei presupposti non c'era via di uscita per lui e che io, conoscendomi, mai mi sarei più fidata di lui e sarei stata infelice. Sono arrabbiata perché ha scelto lui per noi!
Come si va avanti ? Come ci si risponde a tutte queste domande ? Come si fa andare via questo dolore lancinante del cuore quando la mente sa di aver preso la decisione migliore dopo tanta sofferenza?
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile ragazza,

scelta decisa e sofferta.

Dobbiamo anche pensare che qualche mese fa Lei ci parlava della dipendenza di lui dal porno;
in questo Consulto della dipendenza di lui dal gioco
e relative menzogne (come in ogni dipendenza...).

Probabilmente da parte Sua il rapporto si è logorato.

Questo non esime però
dal dolore,
dall'assenza,
dalla mancanza.

Se può non si faccia troppe domande sulla relazione, sul Vostro amore, ecc.
Certe problematiche sono individuali e arrivano a toccare la coppia solo di conseguenza.

Dott. Brunialti