Fiducia e Coppia
Salve, sono una donna di 34 anni fidanzata da 1 anno e 2 mesi con un uomo di 40.
Vi scrivo perché sto malissimo interiormente, soffro molto a causa della mancanza di fiducia nei confronti di questa persona che nel tempo anzi che migliorare sta aumentando ed ora credo sia arrivata quasi letteralmente a crollare o magari è crollato qualcosa in me, ma sono così confusa che non riesco a capire la situazione.
I primi tempi ero gelosa di questo ragazzo perché sui social era come se non fosse fidanzato, non ha mai caricato una nostra foto insieme su facebook. Mi rendo conto che è una cosa da ragazzini quella di dare così tanta importanza ad un social ma nel tempo ho cominciato a vedere che metteva sempre like su instagram a tantissime ragazze quasi tutte cantanti ed attrici del luogo dove lui vive.
A Marzo è avvenuta la prima rottura in quanto ho notato dalla cronologia del suo pc che aveva visualizzato molte cam pornografiche ma la cosa che ho reputato peggiore è stata quella di trovare un link di una chat di incontri dal vivo in un periodo poi in cui non facevamo più sesso. In quel momento sono esplosa e gli ho confessato di avere visto il suo pc per avere un riscontro e capirci di più, ma lui ha negato affermando che è andato a vedere i quanto spinto da curiosità, io inizialmente gli ho creduto ma dopo pochi giorni ci lasciamo per una settimana in quanto non riesco più a sopportare il fatto che lui non avesse più voglia di fare sesso. Dopo una settimana decide di tornare, sembra tutto risolto tranne il fatto che non raggiunge l’orgasmo.
Esce per una cena di lavoro e torno a guardare il suo pc.. stavolta sulla chat di facebook trovo una vera e propria discussione con una ragazza che non avevo mai visto, ed altri messaggi di saluto ad altre donne che non conosco.
In questa chat con questa ragazza in particolare leggo che lui l’ha invitata a bere una birra, lei gli dice che è in un periodo in cui non può bere alcolici e lui risponde così : va bene anche una tisana!!!! Mi cade il mondo
Lei non gli risponde più lui ha continuato a scriverle ciao per ben due volte. Confesso nuovamente di aver visto il suo computer, lui nuovamente sminuisce la cosa dicendo che questa ragazza fa parte della cerchia dei suoi amici definendola una conversazione pura , ma a quanto pare questa ragazza l’aveva conosciuta il giorno prima assieme ad una sua amica di vecchia data.
Ora io non so più se posso costruire qualcosa insieme a questa persona e non riesco a capire perché mi trovo in una situazione simile.
Non so come descrivere questa mia solitudine interiore, è come se lui avesse distrutto la coppia o forse in realtà non c’è mai stata!? Perché si ostina a dirmi che mi ama e soprattutto perché quando stiamo insieme sto benissimo con lui!? Mi sento amata e invece quando torno a casa mia(non viviamo ancora insieme) mi sento cadere in un baratro!?
Vi ringrazio anticipatamente per le future risposte, ho davvero bisogno di spunti su cui lavorare
Vi scrivo perché sto malissimo interiormente, soffro molto a causa della mancanza di fiducia nei confronti di questa persona che nel tempo anzi che migliorare sta aumentando ed ora credo sia arrivata quasi letteralmente a crollare o magari è crollato qualcosa in me, ma sono così confusa che non riesco a capire la situazione.
I primi tempi ero gelosa di questo ragazzo perché sui social era come se non fosse fidanzato, non ha mai caricato una nostra foto insieme su facebook. Mi rendo conto che è una cosa da ragazzini quella di dare così tanta importanza ad un social ma nel tempo ho cominciato a vedere che metteva sempre like su instagram a tantissime ragazze quasi tutte cantanti ed attrici del luogo dove lui vive.
A Marzo è avvenuta la prima rottura in quanto ho notato dalla cronologia del suo pc che aveva visualizzato molte cam pornografiche ma la cosa che ho reputato peggiore è stata quella di trovare un link di una chat di incontri dal vivo in un periodo poi in cui non facevamo più sesso. In quel momento sono esplosa e gli ho confessato di avere visto il suo pc per avere un riscontro e capirci di più, ma lui ha negato affermando che è andato a vedere i quanto spinto da curiosità, io inizialmente gli ho creduto ma dopo pochi giorni ci lasciamo per una settimana in quanto non riesco più a sopportare il fatto che lui non avesse più voglia di fare sesso. Dopo una settimana decide di tornare, sembra tutto risolto tranne il fatto che non raggiunge l’orgasmo.
Esce per una cena di lavoro e torno a guardare il suo pc.. stavolta sulla chat di facebook trovo una vera e propria discussione con una ragazza che non avevo mai visto, ed altri messaggi di saluto ad altre donne che non conosco.
In questa chat con questa ragazza in particolare leggo che lui l’ha invitata a bere una birra, lei gli dice che è in un periodo in cui non può bere alcolici e lui risponde così : va bene anche una tisana!!!! Mi cade il mondo
Lei non gli risponde più lui ha continuato a scriverle ciao per ben due volte. Confesso nuovamente di aver visto il suo computer, lui nuovamente sminuisce la cosa dicendo che questa ragazza fa parte della cerchia dei suoi amici definendola una conversazione pura , ma a quanto pare questa ragazza l’aveva conosciuta il giorno prima assieme ad una sua amica di vecchia data.
Ora io non so più se posso costruire qualcosa insieme a questa persona e non riesco a capire perché mi trovo in una situazione simile.
Non so come descrivere questa mia solitudine interiore, è come se lui avesse distrutto la coppia o forse in realtà non c’è mai stata!? Perché si ostina a dirmi che mi ama e soprattutto perché quando stiamo insieme sto benissimo con lui!? Mi sento amata e invece quando torno a casa mia(non viviamo ancora insieme) mi sento cadere in un baratro!?
Vi ringrazio anticipatamente per le future risposte, ho davvero bisogno di spunti su cui lavorare
[#1]
Gentile utente,
stando a quanto ci scrive sembra che lei nutra nei confronti del suo compagno più di un semplice sospetto circa la sua fedeltà. Diversi sono infatti i dati a sua disposizione che la portano a confermare i suoi timori.
Laddove quindi si accettasse la tesi da lei avanzata circa la presunta infedeltà attuale o pregressa del suo compagno, il senso di solitudine da lei descritto potrebbe trovare facilmente una spiegazione nella mancanza di fiducia verso il proprio compagno.
Nei rapporti più consolidati, infatti, entrambi i partner assolvono la funzione di soddisfare i reciproci bisogno di cura e supporto. Tale funzione porta gli stessi a vivere una forma di "interdipendenza emotiva", alla base dell'equilibrio emotivo di ciascun partner. In sostanza, si vede il proprio partner come una figura capace di offrirci sicurezza e protezione nei momenti di bisogno.
Ritornando alla sua situazione, sembra che la mancanza di fiducia nel proprio partner le permetta di vivere la relazione come un luogo entro il quale poter soddisfare questi bisogni di cura e accadimento amoroso unicamente nella vicinanza fisica con il proprio partner. Al contrario, nella distanza tale funzione verrebbe meno, riaccendendo in lei gli stessi bisogni e lasciandola in una condizione di grande angoscia e solitudine.
La domanda dunque diventa se sia o meno possibile con questa persona costruire il rapporto che lei vorrebbe. Laddove ritenesse ciò possibile, occorrerebbe stabilire insieme al suo partner dei compromessi che aiutino entrambi a soddisfare i vostri reciproci bisogni affettivi e sessuali.
Nel caso in cui invece ritenesse ciò poco probabile, occorrerebbe valutare se lei riuscisse o meno a porre termine a questo rapporto in vista della costruzione di una relazione maggiormente capace di appagarla emotivamente; ossia, come gestire il sentimento di perdita che naturalmente andrebbe a provare al termine del rapporto.
Al fine di offrirle ulteriori spunti su cui riflettere, le lascio di seguito il link ad un articolo da me curato sul tema dei rapporti affettivi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2515-il-rapporto-di-coppia-cosa-ci-guida-nella-scelta-del-partner.html
Rimango a sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Le auguro una buona giornata.
Dr. Alessio Congiu
stando a quanto ci scrive sembra che lei nutra nei confronti del suo compagno più di un semplice sospetto circa la sua fedeltà. Diversi sono infatti i dati a sua disposizione che la portano a confermare i suoi timori.
Laddove quindi si accettasse la tesi da lei avanzata circa la presunta infedeltà attuale o pregressa del suo compagno, il senso di solitudine da lei descritto potrebbe trovare facilmente una spiegazione nella mancanza di fiducia verso il proprio compagno.
Nei rapporti più consolidati, infatti, entrambi i partner assolvono la funzione di soddisfare i reciproci bisogno di cura e supporto. Tale funzione porta gli stessi a vivere una forma di "interdipendenza emotiva", alla base dell'equilibrio emotivo di ciascun partner. In sostanza, si vede il proprio partner come una figura capace di offrirci sicurezza e protezione nei momenti di bisogno.
Ritornando alla sua situazione, sembra che la mancanza di fiducia nel proprio partner le permetta di vivere la relazione come un luogo entro il quale poter soddisfare questi bisogni di cura e accadimento amoroso unicamente nella vicinanza fisica con il proprio partner. Al contrario, nella distanza tale funzione verrebbe meno, riaccendendo in lei gli stessi bisogni e lasciandola in una condizione di grande angoscia e solitudine.
La domanda dunque diventa se sia o meno possibile con questa persona costruire il rapporto che lei vorrebbe. Laddove ritenesse ciò possibile, occorrerebbe stabilire insieme al suo partner dei compromessi che aiutino entrambi a soddisfare i vostri reciproci bisogni affettivi e sessuali.
Nel caso in cui invece ritenesse ciò poco probabile, occorrerebbe valutare se lei riuscisse o meno a porre termine a questo rapporto in vista della costruzione di una relazione maggiormente capace di appagarla emotivamente; ossia, come gestire il sentimento di perdita che naturalmente andrebbe a provare al termine del rapporto.
Al fine di offrirle ulteriori spunti su cui riflettere, le lascio di seguito il link ad un articolo da me curato sul tema dei rapporti affettivi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2515-il-rapporto-di-coppia-cosa-ci-guida-nella-scelta-del-partner.html
Rimango a sua disposizione per eventuali ulteriori chiarimenti. Le auguro una buona giornata.
Dr. Alessio Congiu
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Alessio, la ringrazio per la soddisfacente risposta, ha saputo descrivere i miei stati emotivi alla perfezione. Purtroppo dall’altra parte ho un muro, lui non ci vede niente di male nel chiedere di andare a prendere una birra con un’altra ragazza questo è il punto. Poi sono sicura che non ci sia più andato in quanto dalla conversazione sulla chat si capisce! Inoltre alla fine ho parlato anche con lei che mi ha detto che non era interessata da quel punto di vista.
Ora cosa ne sarà della nostra storia? Sarò sempre costretta a spiare il suo pc? O il suo telefono?
Mi sento in gabbia, anche perché non riuscirei a lasciarlo, senza soffrire in modo devastante.
Non so perché mi trovo in questa situazione, probabilmente l’ambivalenza di lui mi ha portato a questo punto.
Ora cosa ne sarà della nostra storia? Sarò sempre costretta a spiare il suo pc? O il suo telefono?
Mi sento in gabbia, anche perché non riuscirei a lasciarlo, senza soffrire in modo devastante.
Non so perché mi trovo in questa situazione, probabilmente l’ambivalenza di lui mi ha portato a questo punto.
[#3]
Gentile utente,
l'invito in questi casi è quello di rivolgersi ad un professionista nel pubblico o nel privato che la aiuti a ridurre questo stato di costrizione che vive nel mantenere un rapporto che non riesce a soddisfare i suoi più che leciti bisogni di amore e protezione.
Il problema che potrebbe porsi nel chiedere aiuto è naturalmente la stessa paura che le sta impedendo di lasciare il suo attuale compagno. Spaventa l'idea di rivolgersi ad uno specialista che la aiuti poco per volta ad iniziare a camminare con più sicurezza da sola, specie se non più abituati. Occorrono forti motivazioni per farlo, motivazioni che non posso venire né da me, né da amici, né da patenti. Sarà lei stessa, se lo vorrà, a compiere questo "piccolo" per se stessa e per ciò che per lei è importante.
Indipendentemente da quale obiettivo vorrà porsi e da quali strade seguirà, le auguro di riuscire a vedere soddisfatti i suoi più importanti bisogni.
La saluto lasciandole uno spunto che solitamente riporto a chi si trova ad affrontare paure più grandi di quelle che crede di poter affrontare da solo con le proprie forze:
<< La paura bussò alla porta;
Il coraggio andò ad aprire,
ma non trovò nessuno >>.
Dr. Alessio Congiu
l'invito in questi casi è quello di rivolgersi ad un professionista nel pubblico o nel privato che la aiuti a ridurre questo stato di costrizione che vive nel mantenere un rapporto che non riesce a soddisfare i suoi più che leciti bisogni di amore e protezione.
Il problema che potrebbe porsi nel chiedere aiuto è naturalmente la stessa paura che le sta impedendo di lasciare il suo attuale compagno. Spaventa l'idea di rivolgersi ad uno specialista che la aiuti poco per volta ad iniziare a camminare con più sicurezza da sola, specie se non più abituati. Occorrono forti motivazioni per farlo, motivazioni che non posso venire né da me, né da amici, né da patenti. Sarà lei stessa, se lo vorrà, a compiere questo "piccolo" per se stessa e per ciò che per lei è importante.
Indipendentemente da quale obiettivo vorrà porsi e da quali strade seguirà, le auguro di riuscire a vedere soddisfatti i suoi più importanti bisogni.
La saluto lasciandole uno spunto che solitamente riporto a chi si trova ad affrontare paure più grandi di quelle che crede di poter affrontare da solo con le proprie forze:
<< La paura bussò alla porta;
Il coraggio andò ad aprire,
ma non trovò nessuno >>.
Dr. Alessio Congiu
[#4]
Utente
Non so se sono in grado attualmente di lasciare questa persona, sicuramente proverò a parlarne con lo specialista. La mia non credo sia paura ma dei veri e propri sentimenti che provo per lui, ma allo stesso tempo non lo comprendo.
Per lui è naturale chiedere di uscire ad altre donne per un caffè senza dare spiegazioni, ed afferma che non ci sarebbero problemi se lo facessi anche io. Cosa che mi lascia perplessa quasi da non crederci.
Dato che non riesco ad essere razionale, dubito che riuscirò nell’intento di lasciarlo l’unica cosa che posso fare è farmi aiutare a staccarmi piano piano
Per lui è naturale chiedere di uscire ad altre donne per un caffè senza dare spiegazioni, ed afferma che non ci sarebbero problemi se lo facessi anche io. Cosa che mi lascia perplessa quasi da non crederci.
Dato che non riesco ad essere razionale, dubito che riuscirò nell’intento di lasciarlo l’unica cosa che posso fare è farmi aiutare a staccarmi piano piano
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 846 visite dal 15/05/2019.
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