Scappatella, senso di colpa e vero amore

Buongiorno, ho bisogno di un consiglio.
Sono fidanzato da poco più di un anno con una ragazza stupenda, da qualche mese conviviamo, siamo una coppia affiata e che sta veramente bene insieme, non ho problemi a dire che nel nostro rapporto tutto funziona, tanto che tutti gli amici scherzano chiedendoci quando ci sposeremo e quando ne parliamo ci guardiamo sognando ad occhi aperti. Per tutti e due, anche se non siamo così giovani è la prima storia seria.

Nei giorni scorsi purtroppo ho combinato un casino: fuori dalla coppia ho un periodo abbastanza difficile, al lavoro gira bene ma potrebbe andare meglio, in due importanti passioni su cui mi impegno da anni sto avendo diversi problemi e delusioni (che mi hanno portato a non riconoscermi) e complice una serata in solitaria (lei era fuori paese a trovare un'amica) sono caduto in tentazione in un momento di particolare debolezza in cui mi sentivo davvero solo dopo un brutto incontro legato ad una delle mie passioni.
Non ho mai apprezzato chi tradisce, l'ho sempre ritenuto sbagliato pur ammettendo sia possibile inciampare nella vita, ma non avrei mai pensato succedesse a me.

Da quando è successo non riesco a darmi pace, ogni volta che la mia fidanzata mi guarda con gli occhi sognanti mi sento morire e provo un grandissimo senso di colpa.
Ho letto molti post in cui si dice che non sempre una confessione è la soluzione migliore, che serve a lavarsi la coscienza (sono certo che in parte sia il mio caso, so che tendo a parlare per sfogarmi), ma ogni volta che penso a quegli occhi mi chiedo come posso non dirle niente. In passato non avevo dubbi che avrei confessato, eticamente mi sembra l'unica via, ma l'idea di romperle il cuore mi contorce lo stomaco.

In questi pochi (ma lunghissimi) giorni ho deciso che avrei cercato di impegnarmi ancora di più nella coppia, confidandole anche i miei problemi. Ieri abbiamo discusso dei miei problemi, forse per la prima volta sono riuscito ad aprirmi veramente con lei su queste cose che non vanno, a dirle dei miei sentimenti in merito, non perchè non volessi parlarne ma non volevo farle pesare i miei problemi, è un medico e penso a quanti problemi affronta giornalmente, non voglio scaricarle anche i miei. Finito di parlare ci siamo dati un lungo bacio e ci siamo detti quanto sia stato bello parlarne insieme.

Quando ero con quest'altra ragazza pensavo alla mia lei, purtroppo in quel momento non sono riuscito a tornare sui miei passi ma non ho smesso un momento di essere con lei con la testa, inoltre è stato tutto davvero brutto, senza nessun coinvolgimento di nessun tipo.
Confessando ho paura di farle troppo male e di perderla, facendola soffrire, ma del resto continuo a dirmi che è troppo comodo far finta di niente e mi chiedo se sarò in grado di renderla felice come merita, per tutta la vita.
L'assurdo è che il tutto mi ha fatto capire ancora di più quanto la amo, ho come migliorato la messa a fuoco su questo sentimento, rovinando tutto.. Cosa mi consigliate di fare?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro Utente,

non mi sembra che in questo momento per lei sia "troppo comodo fare finta di niente": mi sembra anzi che sia una scelta scomoda e dolorosa, perchè sta facendo i conti da solo con il suo senso di colpa, con il rimorso e con il rimuginio sull'accaduto, che qualifica come un'esperienza negativa sotto tutti i profili (e quindi non ripeterebbe nè ripeterà).

Sta a lei decidere come comportarsi, ma il rischio che confessare tutto incrini gravemente il vostro equilibrio è forte e questo avverrebbe - stando a lei - in assenza di problemi di coppia, ma solo a fronte di un unico episodio nel quale lei ha perso il controllo di sè.
Probabilmente non ne vale la pena.

Forse più che confessare sarebbe utile che lei capisse di preciso perchè si è comportato così, cosa cercava in quel momento, cosa le mancava, e che si adoperasse per trovare tutto questo all'interno della coppia.
Tutto sommato aprendosi per la prima volta con la sua compagna e raccontandole i suoi problemi ha già iniziato a fare quello che le sto consigliando e sarà utile che prosegua su questa strada.

A volte tenersi tutto dentro è già una punizione sufficiente e ciò che conta è fare il possibile perchè un certo comportamento non si ripeta.
Diverso sarebbe se lei riscontrasse la presenza di problemi non risolti nella coppia e facesse finta di nulla, ma non sta accadendo questo, nè si è minimamente goduto l'esperienza con l'altra donna, che è dipesa unicamente dal suo stato d'animo del momento e magari dalla difficoltà a reagire alle frustrazioni (aspetto sul quale potrebbe essere utile che lei lavori).

Spero di esserle stata utile, ma ribadisco che sta a lei decidere il da farsi.
Un caro saluto

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa Massaro,

la ringrazio per la risposta, mi ha aiutato molto ad affrontare queste mie ultime ore.

Ieri sera l'ho aspettata quasi due ore che finisse il suo turno per andare a cena insieme (c'era un'emergenza in reparto e non poteva staccare a fine turno), durante la cena mi ha chiesto come faccio ad essere così paziente con lei (lo facevo volentieri anche prima, l'ho sempre fatto), le ho risposto che non è nulla di speciale e che pazienza ne porta anche lei con me (lei ha detto che non è vero ma ovviamente ne portiamo sempre tutti un minimo in qualche momento), ma a differenza di una volta ora quando mi dice queste cose mi si chiude lo stomaco.

Credo di non meritarmi tutte queste belle parole, dopo quello che ho fatto, non sono perfetto come non lo è nessuno, ma ho fatto una cosa bruttissima e me ne rendo perfettamente conto, non so come rimediare...
In questo momento preferirei mi trattasse male, anche se non cancellerebbe ciò che ho fatto, almeno pagherei per il torto.