Difficoltà a relazionarsi

Buongiorno, ho 26 anni e nonostante non eviti situazioni per socializzare, dal momento che non mi sono mai ritenuta introversa, ho notato che in un gruppo di piu di 3-4 persone la mia personalità non emerge come vorrei. Certo, all'inizio sono un po timida ma col tempo ho capito che è una cosa naturale che non posso e voglio mascherare. Tuttavia anche col tempo sto verificando che in comitiva proprio non riesco a stare sopratutto se si tratta di una comitiva non mia, con la quale non sono cresciuta ecc. Il problema mi si è riproposto quando ho conosciuto il gruppo degli amici del mio ragazzo, per motivi di studio (studio fuori dalla mia regione) non ho potuto frequentarli costantemente, ma ogni volta mi sento inadeguata, estranea, non spiccico parola e, nonostante io sia molto pensierosa o con la testa tra le nuvole (spesso confusa con la timidezza, introversione, asocialità e mi dispiace molto che venga fraintesa questa particolarità del mio carattere con cose che non mi descrivono)come mi dicevano spesso, in questo caso quando cerco di parlare o raccontare qualcosa, finisce lì senza argomentazioni magari tra gli altri. Aggiungo che questo gruppo è composto da gente che si conosce dall'asilo, o che ha frequentato la stessa scuola ecc. Come dovrei comportarmi? Smettere la frequentazione o dare tempo al tempo? La cosa che mi da più fastidio è appunto non poter essere al 100%,(ce qualcosa che mi blocca ma non riesco a capire cosa) oppure che possa venir frainteso il mio carattere...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

la timidezza non è di per sè un difetto, ma può essere anzi una grande risorsa personale:
https://www.serviziodipsicologia.it/timidezza-non-difetto-ma-punto-di-forza/

In ogni caso, se lei non è una persona particolarmente estroversa è normale che si trovi in difficoltà quando il gruppo che frequenta è folto e soprattutto quando si tratta di persone che si conoscono da sempre, che hanno condiviso molte esperienze alle quali lei non ha partecipato, e che oltretutto non può frequentare con continuità.

Forse se potesse vedere più spesso gli amici del suo ragazzo il grado di confidenza aumenterebbe: perchè questo avvenga occorre impegno attivo, e non semplicemente "dar tempo al tempo".

Si faccia aiutare dal suo fidanzato a migliorare la situazione e ad inserirsi in questo gruppo che per lei è nuovo e per gli altri è invece di lunga data e ben rodato.
Lui può sostenerla e magari darle dei consigli o farle notare degli aspetti che lei potrebbe non aver fin qui colto.

Se analizzando le varie situazioni nelle quali ha avuto delle difficoltà si rendesse conto che ciò che teme è il giudizio altrui - e quindi di poter dire cose fuori luogo o passare per persona non interessante o stupida o non gradevole - potrebbe avere qualche carenza sul fronte dell'autostima: se così fosse, quando e se lo riterrà, potrà parlarne di persona con un mio collega per approfondire l'argomento e farsi aiutare a cambiare.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentile Dott.ssa,
Mi sono riconosciuta nell'articolo, e devo ammettere che anche io trovo negli altri che la timidezza abbia quel "qualcosa in più" che gli estroversi non hanno...tuttavia, su di me, la timidezza l'ho da sempre considerata un difetto, in qualche modo è come se fosse qualcosa "che non mi veste bene". È qualcosa che cozza per esempio con il mio essere spiritosa, ironica, ecc che in gruppo o con gente con la quale non ho quel feeling iniziale non riesco a far trasparire di me. E questo sì, mi abbassa notevolmente l'autostima. Ne ho parlato con il mio ragazzo, più riservato di me, tuttavia non ha avuto difficoltà nel suo attuale gruppo di amici, sia perché qualcuno li conosce da tempo sia perché mi rassicura che non giudicano, ognuno può fare ed essere ciò che vuole. Ce chi da sempre buca magari ma non viene giudicato, per esempio...lui stesso delle volte preferisce dedicarsi ai suoi hobby senza uscire, ma la cosa non viene tenuta conto dal suo gruppo. Peccato che non riesca a sbloccarmi, a tirare il mio essere ironica e autoironica, perché la considero una sorta di sconfitta personale, e definitiva...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Lei stessa ha detto che quando rompe il ghiaccio la situazione migliora, e che sta vedendo poche volte gli amici del suo ragazzo, quindi è possibile che impegnandosi a vederli più spesso e ad entrare di conseguenza in maggiore confidenza con loro si tranquillizzerà e riuscirà a dare il meglio di sè.
Se sono davvero persone non giudicanti e ben disposte verso il prossimo è probabile che questo avverrà.