Disturbo bordeline
Buongiorno, potreste dirmi se questi sintomi fanno parte di un disturbo bordeline? Secondo me non ne soffro, ma spesso subisco questa etichetta...c'è molta ignoranza pure tra psicologi. Io non bevo: sono astemia; non mi drogo; non corro in macchina; non ho attivitá sessuale proniscua; non fumo; faccio sport; non mi taglio....non faccio nulla di impulsivo, masochista o che possa farmi male. Non sono mai stata gelosa dei miei patner: anzi: sono molto controdipendente. Oltretutto sembro quasi schizoide: mi piacerebbe fare l'eremita perché non sono empatica e non capisco le persone, e perciò mi irritano molto. Non me ne frega niente di essere abbandonata, e non sono ossessiva verso i patner: ripeto: in relazione sembro schizoide. Ho tratti d'ansia non clinici ( unica diagnosi che ho scritta) Semplicemente sono in perenne ansia e angoscia e mi sento sola e non capita e apprezzata. Non so come abbiano fatto da questi elementi a etichettarmi come bordeline...Ho una relazione a distanza e non ne soffro. Sono molto emotiva, questo si: sono logorroica e voglio sempre attirare l'attenzione a tutti i costi ed essere ammirata. L'autostima è sempre molto alta e non oscilla mai: sono sempre narcisa e vanitosa. Poi mi dicono che sono bordeline solo perché sono narcisista ma non sono cattiva: ma che razza di ragionamento è??? Altri mi dicono che sono bordeline perché sono donna e le donne narcisiste al 99,9% dei casi sono bordeline...ma che razza di ragionamenti sono??? Onestamente non so che problemi ho: so solo che io mi ero rivolta in terapia per i tratti d'ansia( dove ho la diagnosi scritta) e mi ritrovo con diagnosi farlocche e strane....cioè, non è che siccome sono donna mi devi etichettare a tutti i costi come bordeline???! Magari ho problemi d'ansia, no?? Poi magari si condondono perché sono molto istrionica...mah. Vedo molta ignoranza.
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Cara Utente,
il disturbo borderline di personalità si connota soprattutto per la presenza di comportamenti impulsivi e instabilità nelle relazioni, con spiccata sensibilità all'abbandono e in generale la tendenza a passare "dal bianco al nero" nella percezione di eventi, situazioni e persone.
Sono frequenti i comportamenti autolesivi (come il cutting), il ricorso ad alcool e droghe e a volte gli attacchi di bulimia, oltre ad ansia e instabilità del tono dell'umore.
Premesso che da qui non possiamo stabilire di preciso nulla riguardo a possibili diagnosi, se questi tratti sono oggettivamente mancanti nel suo caso può essere genericamente messo in dubbio che lei sia un soggetto borderline.
In che modo è stata posta la diagnosi e da chi?
Le sono stati somministrati dei test psicologici?
La diagnosi è stata confermata da più professionisti?
Attualmente è in cura? Se sì, da quanto e presso quale/i professionista/i (psicologo/psichiatra)?
il disturbo borderline di personalità si connota soprattutto per la presenza di comportamenti impulsivi e instabilità nelle relazioni, con spiccata sensibilità all'abbandono e in generale la tendenza a passare "dal bianco al nero" nella percezione di eventi, situazioni e persone.
Sono frequenti i comportamenti autolesivi (come il cutting), il ricorso ad alcool e droghe e a volte gli attacchi di bulimia, oltre ad ansia e instabilità del tono dell'umore.
Premesso che da qui non possiamo stabilire di preciso nulla riguardo a possibili diagnosi, se questi tratti sono oggettivamente mancanti nel suo caso può essere genericamente messo in dubbio che lei sia un soggetto borderline.
In che modo è stata posta la diagnosi e da chi?
Le sono stati somministrati dei test psicologici?
La diagnosi è stata confermata da più professionisti?
Attualmente è in cura? Se sì, da quanto e presso quale/i professionista/i (psicologo/psichiatra)?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Non mi hanno somministrato nessun test, e non c'è nessuna diagnosi scritta che dica che io sono bordeline. La psicologa che mi segue non mi ha detto esattamente che sono bordeline, ma spesso mi parla delle sue pazienti bordeline che ha in cura, facendo un paragone, e ciò mi infastidisce( non mi va di essere paragonata a drogate promiscue) poi mi ha consigliato la mindfulness, che do essere un trattamento per le bordeline, e quindi il sospetto e aumentato. Mi ha anche detto di controllare i miei impulsi??? E io le hp risposto di controllarli lei, visto che fuma come una ciminiera e non riesce a stare ferma un secondo( deve sempre parlare al cellulare o andare in bagno, o masticare una cicca, o bere l'acqua) onestamente presumo che lei, pur non avendomelo detto, pensi che io sono bordeline. Ho fatto due visite psichiatriche, in cui i due psichiatri non sono riusciti a farmi una diagnosi...hanno detto che ho tratti funzionali ma rigidi e che bisogna smussare gli spigoli. La psichiatra mi ha detto che non mi avrebbe presa in cura, e che mi mandava in psicoterapia. Io non assumo farmaci, comunque. Poi ha aggiunto che non sono empatica e che sono egocentrica, e che è un miracolo che sto bene e non ho bisogno di farmaci( ha detto che ho una sovrastruttura che potrebbe crollare) che significa?? Io comunque non presento nessuno dei comportamenti che ha elencato! Da bambina mi diagnosticarono l'ansia sociale, ma in realtà non sono per niente timida, ma anzi molto istrionica, per far capire. Quindi con me cannano le diagnosi da sempre!diciamo che non un ramo molto scientifico, anzi! Non è come l'analisi del sangue; un'ecografia ecc. Io comunque lavoro e studio, e non faccio cose dove ci si può permettere di essere pazzi ( faccio studi delicati...idem il lavoro che faccio) comunque sono una ragazza giovane e sto finendo medicina. Da quello che ho studiato nei miei esami io non posso essere bordeline...non si può ignorare la costanza e l'organizzazione nel lavorare e studiare medicina allo stesso tempo...certe patologie andrebbero escluse subito e nemmeno valutete.
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Utente
Comunque non mi hanno detto la diagnosi...ripetono che ho un sacco di problemi relazionali e che sono rovinata ma non danno spiegazioni e ciò mi irrita. La psichiatra mi ha detto che non riusciva a capire che avevo, comunque...test non me ne hanno somministrati, quindi mah. Mi sento presa in giro: forse non ho proprio niente...
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" La psicologa che mi segue non mi ha detto esattamente che sono borderline, ma spesso mi parla delle sue pazienti borderline che ha in cura, facendo un paragone, e ciò mi infastidisce"
Gliene ha parlato?
Riguardo alle spiegazioni su quello che ha o non ha e sui motivi dell'eventuale malessere ha posto domande chiare a chi la segue?
Perchè non chiede di effettuare dei test psicologici?
Può sempre cambiare psicologo, se lo ritiene preferibile, ma prima è bene che chiarisca tutto quello che non le torna con la mia collega.
Non credo che non abbia nessun tipo di disagio, altrimenti come mai si sta facendo seguire da tempo?
Questo tipo di stato d'animo:
"sono in perenne ansia e angoscia e mi sento sola e non capita e apprezzata"
è sicuramente motivato da qualcosa e può essere o non essere etichettato come disturbo, a seconda della rispondenza con criteri diagnostici nosografici e/o funzionali, ma in ogni caso un malessere esiste ed è bene che se ne stia prendendo cura.
Gliene ha parlato?
Riguardo alle spiegazioni su quello che ha o non ha e sui motivi dell'eventuale malessere ha posto domande chiare a chi la segue?
Perchè non chiede di effettuare dei test psicologici?
Può sempre cambiare psicologo, se lo ritiene preferibile, ma prima è bene che chiarisca tutto quello che non le torna con la mia collega.
Non credo che non abbia nessun tipo di disagio, altrimenti come mai si sta facendo seguire da tempo?
Questo tipo di stato d'animo:
"sono in perenne ansia e angoscia e mi sento sola e non capita e apprezzata"
è sicuramente motivato da qualcosa e può essere o non essere etichettato come disturbo, a seconda della rispondenza con criteri diagnostici nosografici e/o funzionali, ma in ogni caso un malessere esiste ed è bene che se ne stia prendendo cura.
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Utente
Ho provato a chiederle secondo lei che avevo, anche con strategie...tipo le ho detto che qualcuno mi aveva dato della bordeline oer vedere la sua reazione, e la risposta è stata" ma perché ti devono fare diagnosi: basta con queste etichette. Non sei già stata giudicata ed etichettata??" Questo risposta mi è sembrata una conferma, perché ci avevo provato con altri disturbi e la risposta fu: no, non lo sei. Un'altra psicologa online mi disse che ero istrionica bordeline con una sovrastruttura narcisistica, ma non ho la più pallida idea di che significhi( penso di aver intuito che voglia dire che funziono perché ho trovato un equilibrio interno...boh) Poi le dissi: ma sono così disturbata, come è possibile, e lei mi rispose che non avevo nessun disturbo ma che ero severamente danneggiata???? Come è possibile che non ho nessun disturbo, ma sono severamente compromessa??? Lo stesso la psicologa da cui vado: dice che ho gravissimi problemi relazionali. Io non ci capisco niente. Provo a chiedere informazioni e la risposta è: non ti interessa capire...io invece voglio sapere! Da futuro medico, non concepisco tutto ciò: a medicina ci insegnano il consenso informato e l'informazione del paziente: ci insegnano a spiegare tutto. Perché qui funziona all'incontrario??? Perché non mi compete sapere?? Posso capire che razza di problemi avrei?? Purtroppo mi pare di aver capito che questo è un problema comune tra psicologi: non vogliono dire niente! Io ho fatto dei test per i fatti miei: conosco le domande del minnesota, e ho anche le risposte, e onestamente sarei stata curiosa di vedere che veniva fuori, perché ho visto che ho risposto positivo a tutte quelle del narcisismo; dai dati era uscito fuori che ero pure ipomaniacale e negativista e istrionica...c'era pure la scala dell'antisocialità, e qualcosa lì ho messo. Ma appunto magari poi in realtà non veniva fuori chissá quale profilo con le correzioni di punteggi...non saprei. Ogni tanto mi sento psicopatica, ma sono troppo bonacciona per esserlo: probabile che ho una forte componente narcisistica. Ma la psicologa dice che la mia megalomania e narcisismo sono sani( ancora sta storia della sovrastruttura narcisistica) Ma ripeto non so che vuol dire tutto ciò e tanto non ricevo spiegazioni a riguardo: trovo un muro: a me non deve interessare punto...mi dice di non rubarle il lavoro! Alcuni psicologi online mi hanno detto che sono narcisista bordeline, ma non so se è normale provare ansia e angoscia e senso di vuoto con questa personalità, perché sono gli unici sintomi che mostro, insieme a problemi di empatia e difficoltà relazionali. Una ragazza che ho conosciuto, e che ha i miei stessi problemi e difficoltà( non so come sia possibile!) anche lei a livello universitario e lavorativo funziona molto bene, ma ha problemi relazionali...lei ha fatto i test e mi ha detto che è uscito fuori che è narcisista bordeline, schizoide e istrionica. Ma a me sembra assurdo avere tutte queste diagnosi e non avere nei fatti chissá quali problemi...Anche lei mi dice che sta male e vive in angoscia boh. Onestamente vorrei far smettere l'angoscia, ma sembra che non ci siano cure a riguardo: mi è stato suggerito di fare yoga e ingozzarmi di tisane, che è quello che faccio; come cerco di riempirmi di impegni...
[#6]
Utente
Comunque la diagnosi fu: vari tratti di personalità rigidi. Non si è mai parlato di disturbi...quando chiedo mi dicono che non ci sono, ed è proprio questo che non comprendo: come è possibile che ho tratti rigidi e sono fortemente compromessa a livello relazionale, e allo stesso tempo non ho disturbi?? Mi hanno detto di non lasciare assolutamente la terapia per questa gravitá senza disturbo...davvero, per me è arabo.
[#7]
Utente
Poi la psicologa mi ha detto che tendo ad avere rapporti malati con i miei patner perché me li prendo sempre molto fragili e con patologie mentali. Tipo che dice che la situazione del mio ragazzo le puzza e che sembra molto grave...in effetti è così ma non capisco perché: io sono molto forte e indipendente: perché ho tutti patner zavorre e fragili??
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Di solito le persone "compromesse" dal punto di vista relazionale hanno un disturbo di personalità, ma non è detto che si tratti del disturbo borderline.
La ricerca di partner più deboli e problematici può appartenere alla sfera del disturbo narcisistico, perchè il senso di superiorità e il paternalismo che si possono provare ed esprimere nel rapporto con una persona percepita come "inferiore" ben si sposano con la necessità del narcisista di vedere gli altri come persone non alla sua altezza.
In ogni caso ciò che dovrebbe contare riguardo alla terapia che sta effettuando è la presenza o meno di miglioramenti sul suo stato di ansia e angoscia (da valutare anche in base alla durata del percorso stesso).
La ricerca di partner più deboli e problematici può appartenere alla sfera del disturbo narcisistico, perchè il senso di superiorità e il paternalismo che si possono provare ed esprimere nel rapporto con una persona percepita come "inferiore" ben si sposano con la necessità del narcisista di vedere gli altri come persone non alla sua altezza.
In ogni caso ciò che dovrebbe contare riguardo alla terapia che sta effettuando è la presenza o meno di miglioramenti sul suo stato di ansia e angoscia (da valutare anche in base alla durata del percorso stesso).
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Utente
Dei miglioramenti ci sono stati: sono arrivata lì in un stato pietoso: mi avevano appena licenziata perché dicevano che ero arrogante. Ho pure subito mobbing: mi sfottevano e il lavoro non soddisfava le mie aspettative. Ora ho un buon lavoro, e l'ambiente è molto migliore, come i colleghi che mi sanno prendere meglio. Sono arrivata in stato paranoide ahimè...gli ho detto che era per il mobbing e che non me ne ero accorta. Pure con gli esami, nonostante li dassi lo stesso mi ero un po' fossilizzata( li passavo, ma non a sufficienza, e con voti più bassi) Ora ho ripreso la marcia e ho cominciato a prendere voti alti, e anche a lavoro va bene. Su questo ha molto funzionato e vado lì da meno di un anno. Il problema è che spesso la faccio irritare: mi dice che sono arrogante e che parlo troppo. Il problema è che sono un po' paranoide e che alle critiche scattavo subito. Ora mi trattengo molto di più e cerco di controllare i pensieri, e quindi controllo meglio l'ansia. Diciamo che ho spesso in passato mi hanno presa in giro per i miei modi di fare...volevano insegnarmi l'umiltá, dicevano, e io ho patito molto per questo fino ad arrivare a uno stato d'ansia anticipatoria alto.
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Utente
Si, comunque nella scelta dei patner, anche di quello attuale, ho sempre cercato qualcuno che mi facesse sentire più in gamba. Solo che ciò si rivolta anche contro. Tipo con le amicizie a un certo punto mi odiavano e invidiavano perché io ero più bella e brava e a un certo punto pesava molto ciò. A frequentare già ragazze carine e in gamba già questi problemi non si hanno, anche se io ho comunque questa tendenza a voler essere la migliore di qualsiasi mia amica. Gli ex invece sempre un sacco di problemi e pretese di accudimento eccessive che io non posso sostenere e richieste con mantipolazione importante. Tutti convinti che tanto c'ero io a sostenerli e curarli e io non ho nemmeno lo spirito della cricerossina, ed ecco litigi e storie inutili. Con l'attuale non litigo ma cerca sempre di attirare la mia attenzione fingendo di stare male...e comunque per niente indipendente e autosufficienti. Da un lato ciò mi fa sentire importante, dall'altro mi rendo conto che mi perdo un sacco di cose così...
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Queste due affermazioni depongono sicuramente a favore della presenza di una certa dose di narcisismo, che non le consente di instaurare rapporti paritari ed equilibrati perchè metterebbero a dura prova la sua autostima:
"nella scelta dei partner, anche di quello attuale, ho sempre cercato qualcuno che mi facesse sentire più in gamba"
"A frequentare già ragazze carine e in gamba già questi problemi non si hanno, anche se io ho comunque questa tendenza a voler essere la migliore di qualsiasi mia amica".
Lei evita le persone che possono essere migliori e farla sentire inferiore e questo di solito accade quando l'autostima non è particolarmente solida, anche se la facciata che viene mostrata agli altri esibisce tutto il contrario.
Visto che dice anche questo:
"con le amicizie a un certo punto mi odiavano e invidiavano perché io ero più bella e brava e a un certo punto pesava molto ciò"
le chiedo: non ha mai pensato che forse se le amiche arrivavano ad "odiarla" questo poteva dipendere dal suo atteggiamento più che dall'invidia per la sua eventuale superiorità?
"nella scelta dei partner, anche di quello attuale, ho sempre cercato qualcuno che mi facesse sentire più in gamba"
"A frequentare già ragazze carine e in gamba già questi problemi non si hanno, anche se io ho comunque questa tendenza a voler essere la migliore di qualsiasi mia amica".
Lei evita le persone che possono essere migliori e farla sentire inferiore e questo di solito accade quando l'autostima non è particolarmente solida, anche se la facciata che viene mostrata agli altri esibisce tutto il contrario.
Visto che dice anche questo:
"con le amicizie a un certo punto mi odiavano e invidiavano perché io ero più bella e brava e a un certo punto pesava molto ciò"
le chiedo: non ha mai pensato che forse se le amiche arrivavano ad "odiarla" questo poteva dipendere dal suo atteggiamento più che dall'invidia per la sua eventuale superiorità?
[#12]
Utente
Uhm, mi dicevano di smetterla di vantarmi e che ero arrogante. Si incazzavano dicendomi che non ero superiore a loro. Comunque, si sono convinta fosse invidia perché io sono bella, mi vesto bene, sono intelligente, in gamba, e avevo un buon lavoro e mi stavo laureando in medicina; contrariamente a loro che erano bruttine, stupudine e disoccupate. Poi a un certo punto sono impazzite e io ho rotto con loro e mi hanno detto che non volevo essere più loro amica perché loro erano superiori a me, e io cercavo qualcuno che mi facesse sentire superiore...e poi mi hanno urlato contro che sarei rimasta da sola. Io le ho sfottute dicendo che mi ero semplicemente rotta di frequentare pezzenti che mi chiedevano favori e pietà in continuazione. Detto così sembro cattiva, ma in realtà queste chiedevano sempre favori senza ringraziare e io mi ero scassata...io non ho mai chiesto favori a loro: mi sentivo sfruttata...Ma l'ansia e l'angoscia da cosa potrebbero dipendere?
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L'ansia da prestazione può dipendere da scarsa autostima, mascherata dalla grandiosità narcisistica che di solito è solo una facciata.
La paura di litigare può dipendere dal fatto che, comportandosi nel modo che ha descritto, si trova forse a essere quasi sola e quindi teme di perdere le persone che le sono rimaste accanto.
La paura di litigare può dipendere dal fatto che, comportandosi nel modo che ha descritto, si trova forse a essere quasi sola e quindi teme di perdere le persone che le sono rimaste accanto.
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Utente
La paranoia da cosa potrebbe dipendere? Io in effetti forse sono un po' insicura, ma mi sento un genio, come è possibile?? Cioè io sento che farò grandi cose e ne sono convinta e ho sempre molte energie per questo: in un certo senso mi sento inarrestabile. Allo stesso tempo voglio dimostrare a tutti quanto valgo e la mia genialitá, ma perché??? Penso che dipenda da anni e anni di bullismo a scuola: mi sfottevano perché ero gravemente dislessica e avevo l'insegnante di sostegno. La convinzione di essere un genio dipende da tutti i successi che ho ottenuto nonostante i problemi evolutivi. Devo essere per forza un genio se sono riuscita ad arrivare alla fine di medicina lavorando, e con una dislessia importante, no? Perché se qualcuno non conferma i miei pensieri mi arrabbio: cioè chissene frega...loro non valgono niente, e non sanno cosa sono riuscita a fare completamente da sola con tutti contro...forse la paranoia deriva dall'avversitá che ho superato? Perché sono stata invtata più volte a mollare gli studi senza motivo, quando io sono riuscita con solo le mie forze e nessun aiuto esterno( nemmeno in famiglia) Odio che non mi venga riconisciuto ciò.
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Utente
Un'altra cosa: qualcuno mi ha detto che una donna narcisista è sempre bordeline per una questione statistica:gli uomini sono sempre narcisisti, mentre le donne sono sempre bordeline e questo pensiero l'ho visto fare anche da molti psicologi. In più mi hanno detto che un narcisista è cattivo e io che quindi se non pensi tutto il giorno a torturare senza motivo la gente non puoi essere narcisista. Io onestamente non torturo le persone così senza motivo: magari mi hanno fatta arrabbiare perché mi hanno criticata o mi hanno messo i bastoni tra le ruote, ma non vado a torturare sconosciuti...tipo si dice che un narcisista faccia apposta ad uscire con più donne ( intendo nel caso di un uomo) solo per distruggerle senza senso: ma tutto ciò non ha senso. In più non comprendo la distinzione uomo: narcisista donna: bordeline...
Questo consulto ha ricevuto 18 risposte e 3.8k visite dal 13/05/2019.
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Approfondimento su Narcisismo
Come si comporta il narcisista? Quali sono i segnali del narcisismo? Come superare una relazione con un soggetto con personalità narcisistica e il love bombing?