Ossessioni, confusione, sonno agitato, ansia
Buongiorno,
Sono in terapia per un disturbo ossessivo, cominciato circa 2 mesi fa, caratterizzato principalmente da pensieri intrusivi di ogni genere (es. essere aggressivo)
Da allora la cosa sembrava essere migliorata: a tratti avevo ancora dei momenti di down ma stavo riuscendo a gestire meglio la situazione.
Tuttavia, è da 3 giorni che le cose sono improvvisamente peggiorate . D’improvviso, soprattutto prima di dormire, sento delle canzoni in repeat dentro la mia testa. Questa cosa si protrae anche durante la notte se mi sveglio e durante tutta la giornata seguente.
Inoltre, sempre di notte, ho pensieri confusissimi riguardo qualsiasi cosa. Anche i sogni stessi possono assumere lo stesso carattere.
Inizialmente credevo fosse una cosa che durava poco, ma è da 3 giorni che tutto ciò mi succede e sinceramente mi fa stare male: principalmente perché è tutto un processo inconscio (sia la musica, sia la confusione).
I pensieri intrusivi sono andati via, ma ho questo tarlo che risulta essere, a tratti, ancora peggio.
Mi sembra di stare impazzendo. Non so più che pesci pigliare e la terapista dove vado sembra non capire il problema, minimizzandolo.
Grazie per una risposta
Sono in terapia per un disturbo ossessivo, cominciato circa 2 mesi fa, caratterizzato principalmente da pensieri intrusivi di ogni genere (es. essere aggressivo)
Da allora la cosa sembrava essere migliorata: a tratti avevo ancora dei momenti di down ma stavo riuscendo a gestire meglio la situazione.
Tuttavia, è da 3 giorni che le cose sono improvvisamente peggiorate . D’improvviso, soprattutto prima di dormire, sento delle canzoni in repeat dentro la mia testa. Questa cosa si protrae anche durante la notte se mi sveglio e durante tutta la giornata seguente.
Inoltre, sempre di notte, ho pensieri confusissimi riguardo qualsiasi cosa. Anche i sogni stessi possono assumere lo stesso carattere.
Inizialmente credevo fosse una cosa che durava poco, ma è da 3 giorni che tutto ciò mi succede e sinceramente mi fa stare male: principalmente perché è tutto un processo inconscio (sia la musica, sia la confusione).
I pensieri intrusivi sono andati via, ma ho questo tarlo che risulta essere, a tratti, ancora peggio.
Mi sembra di stare impazzendo. Non so più che pesci pigliare e la terapista dove vado sembra non capire il problema, minimizzandolo.
Grazie per una risposta
[#1]
Buongiorno,
mi dispiace che non si stia trovando bene con la psicoterapeuta, ma il doc non è mai da banalizzare, dal momento che è uno dei disturbi più invalidanti, proprio per la sintomatologia inquietante.
Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Le sono state date istruzioni su cosa FARE o NON FARE quando ha questi pensieri?
Cordiali saluti,
mi dispiace che non si stia trovando bene con la psicoterapeuta, ma il doc non è mai da banalizzare, dal momento che è uno dei disturbi più invalidanti, proprio per la sintomatologia inquietante.
Che tipo di psicoterapia sta facendo?
Le sono state date istruzioni su cosa FARE o NON FARE quando ha questi pensieri?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Salve,
Grazie della risposta.
A dirle la verità, non so che terapia stia seguendo. Qualche indicazione mi è stata data, ma non più di tanto. Credo che la terapia si chiami analisi transnazionale (io genitore, io adulto, io bambino). Ma il focus non è più tanto sui pensieri (anche, ma solo in parte).
Pensa che la questione della musica e della confusione sia sempre relata al DOC?
Quando sono impegnato in attività come scuola e attività fisica ci penso molto meno.
Ho paura che tutto ciò influenzi la mia vita.
Saluti
Grazie della risposta.
A dirle la verità, non so che terapia stia seguendo. Qualche indicazione mi è stata data, ma non più di tanto. Credo che la terapia si chiami analisi transnazionale (io genitore, io adulto, io bambino). Ma il focus non è più tanto sui pensieri (anche, ma solo in parte).
Pensa che la questione della musica e della confusione sia sempre relata al DOC?
Quando sono impegnato in attività come scuola e attività fisica ci penso molto meno.
Ho paura che tutto ciò influenzi la mia vita.
Saluti
[#3]
"Pensa che la questione della musica e della confusione sia sempre relata al DOC? "
Penso di SI.
Di solito le psicoterapia più indicate per queste problematiche sono quelle attive e prescrittive, come la cognitivo-comportamentale.
Essere impegnati, in effetti, non lascia spazio per questi pensieri, ma non è sempre detto. Dipende, infatti, dal livello di ansia. Ci sono alcuni pazienti che al lavoro devono fermarsi oltre l'orario per terminare i propri compiti, proprio perchè perdono molto tempo a rimuginare.
Il mio suggerimento è di procedere con la psicoterapia, se crede una più indicata e focalizzata.
Cordiali saluti,
Penso di SI.
Di solito le psicoterapia più indicate per queste problematiche sono quelle attive e prescrittive, come la cognitivo-comportamentale.
Essere impegnati, in effetti, non lascia spazio per questi pensieri, ma non è sempre detto. Dipende, infatti, dal livello di ansia. Ci sono alcuni pazienti che al lavoro devono fermarsi oltre l'orario per terminare i propri compiti, proprio perchè perdono molto tempo a rimuginare.
Il mio suggerimento è di procedere con la psicoterapia, se crede una più indicata e focalizzata.
Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Grazie dottoressa.
Ha per caso un consiglio per far fronte almeno parzialmente a questo disagio della musica e dei pensieri confusi?
Probabilmente mi affiderò a qualcun altro, perché non vedo sbocchi con l’attuale terapia. Mi sembra come se avessi la mente sovraccarica di tutto.
Alle volte, ho paura di non uscirne. E soprattutto non vorrei che il mio percorso di formazione sia influenzato da questo problema a tratti angosciante.
Grazie
Ha per caso un consiglio per far fronte almeno parzialmente a questo disagio della musica e dei pensieri confusi?
Probabilmente mi affiderò a qualcun altro, perché non vedo sbocchi con l’attuale terapia. Mi sembra come se avessi la mente sovraccarica di tutto.
Alle volte, ho paura di non uscirne. E soprattutto non vorrei che il mio percorso di formazione sia influenzato da questo problema a tratti angosciante.
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.2k visite dal 11/05/2019.
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