è depressione? cosa devo fare?

salve,
vi scrivo per un consulto che non riguarda me, bensì mio fratello minore, di appena 11 anni.
è da ormai più di un mese che sono preoccupata di come si comporta e non so proprio con chi parlarne:
è sempre giù di morale o arrabbiato; sorride raramente, quando a volte vengono dei suoi amici a casa, ma subito dopo rimette il broncio. ripete continuamente ad alta voce che non ha amici e molto spesso l’ho sentito pronunciare frasi del tipo: tanto sono nato per sbaglio o non ha senso vivere .
poi qualche giorno fa è tornato da casa piangendo perché era andato male ad una verifica a scuola, e dopo qualche ora, quando si era quasi calmato, ho notato che aveva qualcosa sulle braccia: ci aveva passato sopra la punta della matita, che gli aveva lasciato dei graffi alquanto visibili... ed è da quel momento che ho cominciato a preoccuparmi seriamente.

anche oggi è successa una cosa che mi ha spaventata: ho notato che aveva delle croste sulle braccia, allora gli ho chiesto cosa fossero, ma lui non ha risposto. gli ho domandato se se le era fatte giocando a basket, e ha fatto cenno di no; gli ho chiesto se gliele avevano fatte dei suoi compagni di classe, e ha nuovamente fatto cenno di no; poi gli ho chiesto se se le era fatti e da solo, e ha annuito.
a quel punto sono andata nel panico.
gli ho fatto qualche altra domanda ma non ha risposto a nessuna, quindi l’ho lasciato stare e l’ho convinto a guardare un film insieme, per tentare di calmare le acque.
il punto è che non so con chi parlarne, perché i nostri genitori sono persone alquanto superficiali, e credo che non riuscirebbero a capire la sua situazione e finirebbero con il rimproverarlo...
quindi ho deciso di chiedere prima un consiglio qui, per capire se è meglio parlargliene o se trovare una soluzione alternativa ...
vi ringrazio in anticipo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

il suo fratellino si trova in un'età di cambiamento e sta probabilmente iniziando il cammino che porta dall'adolescenza verso l'età adulta: in questa fase è possibile che si presentino in maniera fisiologica periodi di forte negativismo, umore depresso, ansia e altre manifestazioni psicologiche che destano preoccupazione in chi le osserva, anche se in realtà - entro certi limiti - fanno parte del processo di crescita.

Da qui non ci è purtroppo possibile aiutarla a capire se il ragazzino è clinicamente depresso o se sta iniziando ad elaborare quei cambiamenti che alla sua età creano turbamento e scompiglio interiore.

Sarebbe davvero importante che i vostri genitori fossero coinvolti nel discorso: è sicura di non poterne parlare nemmeno con uno di loro?
Sono due persone diverse: è sicura che siano entrambi superficiali come lei li vede e che non ci sia modo di parlare di quello che ha osservato nè con la mamma nè con il papà o al limite uno zio o zia o un nonno o nonna?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Le prime persone con cui parlarne sono, invece, proprio i genitori, che sono responsabili per la salute di questo bambino. Come mai Lei dice che sono persone superficiali?
Se un bambino si procura lesioni volontariamente i genitori ne devono essere immediatamente informati.
Inoltre, questo bambino frequenta la scuola. Nessuno si è accorto delle lesioni?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
Utente
Utente
innanzitutto vi ringrazio,
cercherò di parlarne prima con nostra madre, sperando che sia comprensiva con lui.

vorrei però fare una domanda:
mi sono dimenticata di accennare che questo mio fratello spesso ha delle crisi di rabbia in cui comincia a urlare, tira oggetti per aria, si butta a terra battendo pugni e calci...

per imparare a gestire tale rabbia è necessario parlare con uno psicologo?
[#4]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Sì, è necessario l ' aiuto di uno psicologo psicoterapeuta per lavorare su questi aspetti.

Quando tuo fratello esprime la rabbia in questo modo i tuoi genitori che cosa fanno?
[#5]
Utente
Utente
diciamo che quando in casa ci sono i nostri genitori, in genere non fa alcun tipo di scenata, perché ha semplicemente paura di come reagirebbe nostro padre, il quale non alza mai le mani, ma quando ci rimprovera è quasi peggio che ricevere un pugno nello stomaco...

quindi sì, le poche volte che è successo in loro presenza, l’hanno soltanto rimproverato con freddezza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Questo comportamento può essere frutto sia di una eventuale patologia, che richiederebbe un intervento terapeutico, sia di un malessere di altro tipo, legato come le dicevo alla crescita e magari alla rigidità familiare e alla figura paterna autoritaria e non accogliente, che può scatenare la rabbia di suo fratello se non si sente compreso o considerato.

Per discriminare fra ciò che necessita di una psicoterapia e ciò che rappresenta una reazione alla situazione o una manifestazione adolescenziale è necessario consultare uno psicologo e bisogna che lo facciate dal vivo perchè da qui non è possibile stabilire nulla.
Considerando l'età del ragazzo potete anche rivolgervi ad una struttura come il Consultorio Familiare o alla Neuropsichiatria Infantile dell'ospedale più vicino.

Inizi a parlarne con sua madre spiegandole che le sembra che il suo fratellino sia in difficoltà e abbia qualcosa che non va e magari parlate con uno psicologo prima di parlare con lui, per capire come approcciarlo al meglio ed evitare che si chiuda in sè stesso - reazione tipica soprattutto a quest'età, anche considerando che i suoi sfoghi sono stati fin qui motivo di rimprovero e non occasione di avvicinamento e comprensione di ciò che gli sta succedendo.
[#7]
Utente
Utente
certamente, ora prenderò dei provvedimenti e ne parlerò sia con lui che con i miei genitori.
vi ringrazio infinitamente per l’aiuto che mi avete dato.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Benissimo.
Ci aggiorni quando vuole,
un caro saluto