è depressione? cosa devo fare?
salve,
vi scrivo per un consulto che non riguarda me, bensì mio fratello minore, di appena 11 anni.
è da ormai più di un mese che sono preoccupata di come si comporta e non so proprio con chi parlarne:
è sempre giù di morale o arrabbiato; sorride raramente, quando a volte vengono dei suoi amici a casa, ma subito dopo rimette il broncio. ripete continuamente ad alta voce che non ha amici e molto spesso l’ho sentito pronunciare frasi del tipo: tanto sono nato per sbaglio o non ha senso vivere .
poi qualche giorno fa è tornato da casa piangendo perché era andato male ad una verifica a scuola, e dopo qualche ora, quando si era quasi calmato, ho notato che aveva qualcosa sulle braccia: ci aveva passato sopra la punta della matita, che gli aveva lasciato dei graffi alquanto visibili... ed è da quel momento che ho cominciato a preoccuparmi seriamente.
anche oggi è successa una cosa che mi ha spaventata: ho notato che aveva delle croste sulle braccia, allora gli ho chiesto cosa fossero, ma lui non ha risposto. gli ho domandato se se le era fatte giocando a basket, e ha fatto cenno di no; gli ho chiesto se gliele avevano fatte dei suoi compagni di classe, e ha nuovamente fatto cenno di no; poi gli ho chiesto se se le era fatti e da solo, e ha annuito.
a quel punto sono andata nel panico.
gli ho fatto qualche altra domanda ma non ha risposto a nessuna, quindi l’ho lasciato stare e l’ho convinto a guardare un film insieme, per tentare di calmare le acque.
il punto è che non so con chi parlarne, perché i nostri genitori sono persone alquanto superficiali, e credo che non riuscirebbero a capire la sua situazione e finirebbero con il rimproverarlo...
quindi ho deciso di chiedere prima un consiglio qui, per capire se è meglio parlargliene o se trovare una soluzione alternativa ...
vi ringrazio in anticipo.
vi scrivo per un consulto che non riguarda me, bensì mio fratello minore, di appena 11 anni.
è da ormai più di un mese che sono preoccupata di come si comporta e non so proprio con chi parlarne:
è sempre giù di morale o arrabbiato; sorride raramente, quando a volte vengono dei suoi amici a casa, ma subito dopo rimette il broncio. ripete continuamente ad alta voce che non ha amici e molto spesso l’ho sentito pronunciare frasi del tipo: tanto sono nato per sbaglio o non ha senso vivere .
poi qualche giorno fa è tornato da casa piangendo perché era andato male ad una verifica a scuola, e dopo qualche ora, quando si era quasi calmato, ho notato che aveva qualcosa sulle braccia: ci aveva passato sopra la punta della matita, che gli aveva lasciato dei graffi alquanto visibili... ed è da quel momento che ho cominciato a preoccuparmi seriamente.
anche oggi è successa una cosa che mi ha spaventata: ho notato che aveva delle croste sulle braccia, allora gli ho chiesto cosa fossero, ma lui non ha risposto. gli ho domandato se se le era fatte giocando a basket, e ha fatto cenno di no; gli ho chiesto se gliele avevano fatte dei suoi compagni di classe, e ha nuovamente fatto cenno di no; poi gli ho chiesto se se le era fatti e da solo, e ha annuito.
a quel punto sono andata nel panico.
gli ho fatto qualche altra domanda ma non ha risposto a nessuna, quindi l’ho lasciato stare e l’ho convinto a guardare un film insieme, per tentare di calmare le acque.
il punto è che non so con chi parlarne, perché i nostri genitori sono persone alquanto superficiali, e credo che non riuscirebbero a capire la sua situazione e finirebbero con il rimproverarlo...
quindi ho deciso di chiedere prima un consiglio qui, per capire se è meglio parlargliene o se trovare una soluzione alternativa ...
vi ringrazio in anticipo.
[#1]
Cara Utente,
il suo fratellino si trova in un'età di cambiamento e sta probabilmente iniziando il cammino che porta dall'adolescenza verso l'età adulta: in questa fase è possibile che si presentino in maniera fisiologica periodi di forte negativismo, umore depresso, ansia e altre manifestazioni psicologiche che destano preoccupazione in chi le osserva, anche se in realtà - entro certi limiti - fanno parte del processo di crescita.
Da qui non ci è purtroppo possibile aiutarla a capire se il ragazzino è clinicamente depresso o se sta iniziando ad elaborare quei cambiamenti che alla sua età creano turbamento e scompiglio interiore.
Sarebbe davvero importante che i vostri genitori fossero coinvolti nel discorso: è sicura di non poterne parlare nemmeno con uno di loro?
Sono due persone diverse: è sicura che siano entrambi superficiali come lei li vede e che non ci sia modo di parlare di quello che ha osservato nè con la mamma nè con il papà o al limite uno zio o zia o un nonno o nonna?
il suo fratellino si trova in un'età di cambiamento e sta probabilmente iniziando il cammino che porta dall'adolescenza verso l'età adulta: in questa fase è possibile che si presentino in maniera fisiologica periodi di forte negativismo, umore depresso, ansia e altre manifestazioni psicologiche che destano preoccupazione in chi le osserva, anche se in realtà - entro certi limiti - fanno parte del processo di crescita.
Da qui non ci è purtroppo possibile aiutarla a capire se il ragazzino è clinicamente depresso o se sta iniziando ad elaborare quei cambiamenti che alla sua età creano turbamento e scompiglio interiore.
Sarebbe davvero importante che i vostri genitori fossero coinvolti nel discorso: è sicura di non poterne parlare nemmeno con uno di loro?
Sono due persone diverse: è sicura che siano entrambi superficiali come lei li vede e che non ci sia modo di parlare di quello che ha osservato nè con la mamma nè con il papà o al limite uno zio o zia o un nonno o nonna?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
Le prime persone con cui parlarne sono, invece, proprio i genitori, che sono responsabili per la salute di questo bambino. Come mai Lei dice che sono persone superficiali?
Se un bambino si procura lesioni volontariamente i genitori ne devono essere immediatamente informati.
Inoltre, questo bambino frequenta la scuola. Nessuno si è accorto delle lesioni?
Cordiali saluti,
Le prime persone con cui parlarne sono, invece, proprio i genitori, che sono responsabili per la salute di questo bambino. Come mai Lei dice che sono persone superficiali?
Se un bambino si procura lesioni volontariamente i genitori ne devono essere immediatamente informati.
Inoltre, questo bambino frequenta la scuola. Nessuno si è accorto delle lesioni?
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#3]
Utente
innanzitutto vi ringrazio,
cercherò di parlarne prima con nostra madre, sperando che sia comprensiva con lui.
vorrei però fare una domanda:
mi sono dimenticata di accennare che questo mio fratello spesso ha delle crisi di rabbia in cui comincia a urlare, tira oggetti per aria, si butta a terra battendo pugni e calci...
per imparare a gestire tale rabbia è necessario parlare con uno psicologo?
cercherò di parlarne prima con nostra madre, sperando che sia comprensiva con lui.
vorrei però fare una domanda:
mi sono dimenticata di accennare che questo mio fratello spesso ha delle crisi di rabbia in cui comincia a urlare, tira oggetti per aria, si butta a terra battendo pugni e calci...
per imparare a gestire tale rabbia è necessario parlare con uno psicologo?
[#5]
Utente
diciamo che quando in casa ci sono i nostri genitori, in genere non fa alcun tipo di scenata, perché ha semplicemente paura di come reagirebbe nostro padre, il quale non alza mai le mani, ma quando ci rimprovera è quasi peggio che ricevere un pugno nello stomaco...
quindi sì, le poche volte che è successo in loro presenza, l’hanno soltanto rimproverato con freddezza.
quindi sì, le poche volte che è successo in loro presenza, l’hanno soltanto rimproverato con freddezza.
[#6]
Questo comportamento può essere frutto sia di una eventuale patologia, che richiederebbe un intervento terapeutico, sia di un malessere di altro tipo, legato come le dicevo alla crescita e magari alla rigidità familiare e alla figura paterna autoritaria e non accogliente, che può scatenare la rabbia di suo fratello se non si sente compreso o considerato.
Per discriminare fra ciò che necessita di una psicoterapia e ciò che rappresenta una reazione alla situazione o una manifestazione adolescenziale è necessario consultare uno psicologo e bisogna che lo facciate dal vivo perchè da qui non è possibile stabilire nulla.
Considerando l'età del ragazzo potete anche rivolgervi ad una struttura come il Consultorio Familiare o alla Neuropsichiatria Infantile dell'ospedale più vicino.
Inizi a parlarne con sua madre spiegandole che le sembra che il suo fratellino sia in difficoltà e abbia qualcosa che non va e magari parlate con uno psicologo prima di parlare con lui, per capire come approcciarlo al meglio ed evitare che si chiuda in sè stesso - reazione tipica soprattutto a quest'età, anche considerando che i suoi sfoghi sono stati fin qui motivo di rimprovero e non occasione di avvicinamento e comprensione di ciò che gli sta succedendo.
Per discriminare fra ciò che necessita di una psicoterapia e ciò che rappresenta una reazione alla situazione o una manifestazione adolescenziale è necessario consultare uno psicologo e bisogna che lo facciate dal vivo perchè da qui non è possibile stabilire nulla.
Considerando l'età del ragazzo potete anche rivolgervi ad una struttura come il Consultorio Familiare o alla Neuropsichiatria Infantile dell'ospedale più vicino.
Inizi a parlarne con sua madre spiegandole che le sembra che il suo fratellino sia in difficoltà e abbia qualcosa che non va e magari parlate con uno psicologo prima di parlare con lui, per capire come approcciarlo al meglio ed evitare che si chiuda in sè stesso - reazione tipica soprattutto a quest'età, anche considerando che i suoi sfoghi sono stati fin qui motivo di rimprovero e non occasione di avvicinamento e comprensione di ciò che gli sta succedendo.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1k visite dal 11/05/2019.
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