Dimensioni del pene (ossessione)
Salve, sono un ragazzo di 23 anni e, da alcuni mesi, sono ossessionato dalle dimensioni del mio pene.
Ho letto alcuni post riportati dalla sezione andrologia e penso (spero forse) che la natura del mio problema sia di natura psicologica ancor prima che morfologica.
Il mio pene in erezione misura quasi 15cm di lunghezza (non ne conosco l'esatta circonferenza ma non penso superi gli 11cm) e non ho difficoltà a mantenere l'erezione.
L'unica storia vera che io abbia mai avuto risale al 2006, con una ragazza che sosteneva (da prima che la conoscessi) di non aver mai raggiunto l'orgasmo con la penetrazione, ma solo con la stimolazione clitoridea..la cosa non mi scoraggiava in effetti, perchè non sono un amante della penetrazione, amo tutto ciò che ci sta attorno ed i nostri rapporti erano sempre sullo stile femdom-fetish, la storia (molto soddisfacente sul piano erotico) si concluse in modo piuttosto doloroso e mi segnò profondamente, rendendomi piuttosto freddo.
Dopo quella relazione frequentai qualche ragazza, senza mai andare oltre il petting.
Quest'estate consumai un singolo rappoto con una ragazza conosciuta da poco, esperienza insoddisfacente perchè (trattandosi praticamente del mio "primo rapporto normale") la mia imperizia unita alla mancanza di trasporto mi impedì di soddisfarla, nè lei si impegnò a soddisfare me. Dopo quella sera non ci sentimmo più e col tempo cominciai a capire che ciò fosse attribuibile alla qualità della mia prestazione ed a chiedermi quanto fosse dovuto alla mia imperizia e quanto alle dimensioni del mio pene, tempo dopo le mandai un sms per informarla di un concerto che la mia band avrebbe tenuto nella sua città e, non ottenendo risposta, piombai nella paranoia più totale.
Il tutto unito alle battute che sento in giro/tv o che leggo su internet ed ai modelli proposti dalla pornografia mi impedisce di essere sereno e sicuro di me, guardo il bozzo agli uomini, guardo una ragazza e mi chiedo "sarei in grado di soddisfarla"?..se non vi fosse il rischio di compromettere la funzionalità erettile (l'unica cosa che funziona) ricorrerei alla chirurgia.
Quando sento frasi come "quel che conta è come si usa.." penso che siano storie inventate da chi è insoddisfatto delle sue misure, stesso vale per il termine "normodotato".
Cosa posso fare per uscire da questa situazione?
Ringrazio anticipatamente tutti per le risposte che mi darete, e mi complimento con lo staff per questo forum davvero utile e ben fatto.
Ho letto alcuni post riportati dalla sezione andrologia e penso (spero forse) che la natura del mio problema sia di natura psicologica ancor prima che morfologica.
Il mio pene in erezione misura quasi 15cm di lunghezza (non ne conosco l'esatta circonferenza ma non penso superi gli 11cm) e non ho difficoltà a mantenere l'erezione.
L'unica storia vera che io abbia mai avuto risale al 2006, con una ragazza che sosteneva (da prima che la conoscessi) di non aver mai raggiunto l'orgasmo con la penetrazione, ma solo con la stimolazione clitoridea..la cosa non mi scoraggiava in effetti, perchè non sono un amante della penetrazione, amo tutto ciò che ci sta attorno ed i nostri rapporti erano sempre sullo stile femdom-fetish, la storia (molto soddisfacente sul piano erotico) si concluse in modo piuttosto doloroso e mi segnò profondamente, rendendomi piuttosto freddo.
Dopo quella relazione frequentai qualche ragazza, senza mai andare oltre il petting.
Quest'estate consumai un singolo rappoto con una ragazza conosciuta da poco, esperienza insoddisfacente perchè (trattandosi praticamente del mio "primo rapporto normale") la mia imperizia unita alla mancanza di trasporto mi impedì di soddisfarla, nè lei si impegnò a soddisfare me. Dopo quella sera non ci sentimmo più e col tempo cominciai a capire che ciò fosse attribuibile alla qualità della mia prestazione ed a chiedermi quanto fosse dovuto alla mia imperizia e quanto alle dimensioni del mio pene, tempo dopo le mandai un sms per informarla di un concerto che la mia band avrebbe tenuto nella sua città e, non ottenendo risposta, piombai nella paranoia più totale.
Il tutto unito alle battute che sento in giro/tv o che leggo su internet ed ai modelli proposti dalla pornografia mi impedisce di essere sereno e sicuro di me, guardo il bozzo agli uomini, guardo una ragazza e mi chiedo "sarei in grado di soddisfarla"?..se non vi fosse il rischio di compromettere la funzionalità erettile (l'unica cosa che funziona) ricorrerei alla chirurgia.
Quando sento frasi come "quel che conta è come si usa.." penso che siano storie inventate da chi è insoddisfatto delle sue misure, stesso vale per il termine "normodotato".
Cosa posso fare per uscire da questa situazione?
Ringrazio anticipatamente tutti per le risposte che mi darete, e mi complimento con lo staff per questo forum davvero utile e ben fatto.
[#1]
Gentile ragazzo,
credo di avere compreso bene quello che vuoi comunicarci e ritengo che il "problema" (se mai ci fosse) sarebbe da dividere in due:
- la tua ossessione relativa alle dimensioni del tuo pene
- la tua ansia da prestazione
Questi due aspetti del problema pare si stiano influenzando a vicenda, come dire che la convinzione di avere un pene piccolo ti fa ipotizzare di non essere all'altezza, questa paura ti allontana dalla ricerca di nuove esperienze, quando queste capitano non ti senti tranquillo e la prestazione che ne deriva non ti soddisfa.
Il problema è che se un'esperienza a te non è piaciuta è abbastanza verosimile che non sia piaciuta nemmeno alla tua partner; cosa c'è di male in questo?
Probabilmente niente, ma tu attribuisci l'insuccesso esclusivamente alle tue dimensioni dimenticando di considerare che la sessualità gode di tante altre componenti, forse anche più importanti che hanno a che fare con la capacità di lasciarsi andare, difficilmente realizzabile quando si ha l'impressione di essere sotto esame.
Se fossi in te non disdegnerei di discuterne con un collega della tua zona, potrebbe aiutarti a superare questa difficoltà e ad affrontare la sessualità con la naturalità che dovrebbe contraddistinguerla; non è quello che vuoi?
Pensaci!
credo di avere compreso bene quello che vuoi comunicarci e ritengo che il "problema" (se mai ci fosse) sarebbe da dividere in due:
- la tua ossessione relativa alle dimensioni del tuo pene
- la tua ansia da prestazione
Questi due aspetti del problema pare si stiano influenzando a vicenda, come dire che la convinzione di avere un pene piccolo ti fa ipotizzare di non essere all'altezza, questa paura ti allontana dalla ricerca di nuove esperienze, quando queste capitano non ti senti tranquillo e la prestazione che ne deriva non ti soddisfa.
Il problema è che se un'esperienza a te non è piaciuta è abbastanza verosimile che non sia piaciuta nemmeno alla tua partner; cosa c'è di male in questo?
Probabilmente niente, ma tu attribuisci l'insuccesso esclusivamente alle tue dimensioni dimenticando di considerare che la sessualità gode di tante altre componenti, forse anche più importanti che hanno a che fare con la capacità di lasciarsi andare, difficilmente realizzabile quando si ha l'impressione di essere sotto esame.
Se fossi in te non disdegnerei di discuterne con un collega della tua zona, potrebbe aiutarti a superare questa difficoltà e ad affrontare la sessualità con la naturalità che dovrebbe contraddistinguerla; non è quello che vuoi?
Pensaci!
Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense
[#3]
Gentile ragazzo,
capisco perfettamente, da psicologo ma anche da uomo, quanto sia imbarazzante affrontare certi temi, legati alle proprie difficoltà sessuali
Ma è proprio questo il punto: affrontare significa accettare. Non devi accettare il fatto di avere il pene in un modo oppure in un altro. Devi accettare il fatto che la tua sessualità, per il momento, comporta una sofferenza psicologica
Secondo me, quindi, hai davantidue strade:
1- affrontare nuovi rapporti sessuali completi, valutando i segnali positivi e negativi conseguenti (ti ricordo che comunque ti serve esperienza oggettiva)
2- nel caso in cui non ti sentissi di affrontare concretamente il problema, potrebbe avere senso il suggerimento, in linea con la Collega Sussarellu, di confrontarti con uno psicologo (meglio maschio).
Non servono percorsi lunghi in questi casi, è i risultati sono incoraggianti
capisco perfettamente, da psicologo ma anche da uomo, quanto sia imbarazzante affrontare certi temi, legati alle proprie difficoltà sessuali
Ma è proprio questo il punto: affrontare significa accettare. Non devi accettare il fatto di avere il pene in un modo oppure in un altro. Devi accettare il fatto che la tua sessualità, per il momento, comporta una sofferenza psicologica
Secondo me, quindi, hai davantidue strade:
1- affrontare nuovi rapporti sessuali completi, valutando i segnali positivi e negativi conseguenti (ti ricordo che comunque ti serve esperienza oggettiva)
2- nel caso in cui non ti sentissi di affrontare concretamente il problema, potrebbe avere senso il suggerimento, in linea con la Collega Sussarellu, di confrontarti con uno psicologo (meglio maschio).
Non servono percorsi lunghi in questi casi, è i risultati sono incoraggianti
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#4]
Ex utente
Gentilissimo Dottor Bulla, ringrazio anche Lei per la risposta, di sicuro cercherò di valutare attraverso nuove esperienze la questione, sperando che le paranoie scompaiano da sole..
se questo non dovesse succedere mi rivolgerò ad uno specialista, sicuramente di sesso maschile (come da Lei suggeritomi)..anche perchè sarebbe ancor + imbarazzante per me parlarne con una donna.
se questo non dovesse succedere mi rivolgerò ad uno specialista, sicuramente di sesso maschile (come da Lei suggeritomi)..anche perchè sarebbe ancor + imbarazzante per me parlarne con una donna.
[#5]
Gentile utente
Può anche meditare sulla seguente domanda. Se dovesse scegliere, preferirebbe avere un pene di 30cm e 25cm di circonferenza, ma senza essere lo stesso in grado di soddisfare le donne, oppure tenersi il suo - che peraltro mi pare rientri perfettamente nei canoni di normalità - e IMPARARE a dare piacere?
L'enfasi è sulla parola IMPARARE perché nessuno nasce imparato, così come nessuno nasce sapendo camminare. La natura ci predispone, ma poi è necessario fare esperienza.
Cordiali saluti
Può anche meditare sulla seguente domanda. Se dovesse scegliere, preferirebbe avere un pene di 30cm e 25cm di circonferenza, ma senza essere lo stesso in grado di soddisfare le donne, oppure tenersi il suo - che peraltro mi pare rientri perfettamente nei canoni di normalità - e IMPARARE a dare piacere?
L'enfasi è sulla parola IMPARARE perché nessuno nasce imparato, così come nessuno nasce sapendo camminare. La natura ci predispone, ma poi è necessario fare esperienza.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 19.6k visite dal 11/02/2009.
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