Le sere 5-6 bicchieri

buongiorno,io scrivo per un problema molto grave che mi affligge ormai da settimane.preferirei parlarne con uno specialista di persona ma non trovandone uno,forse sarà che non mi è mai successo, scrivo qui sperando in un aiuto.ho scoperto da poco che mia mamma beve tutte le sere 5-6 bicchieri di vino bianco con 11% vol.e me ne sono accorta a causa del suo atteggiamento "strano", è sempre più magra, non mangia nulla e ha la pancia gonfia, in più non permette a nessuno di aiutarla nelle faccende domestiche perchè si è creata un angolo buio in cucina dove riesce a bere cosicché nessuno la veda.io e mia sorella abbiamo pensato che non fosse possibile una cosa del genere però purtroppo ne abbiamo le prove ed è grave su un soggetto di età compresa tra i 50 e i 60 anni e sottopeso.inoltre le girava la testa, barcollava, ha soventi cambi di umore.ma il problema più grave è che ha una sorta di vittimismo esagerato nei suoi stessi confronti e abbiamo il timore che dicendoglielo possa compiere un gesto estremo che peraltro anni fa ha già tentato di fare e non sappiamo come aiutarla, come affrontare il problema.siamo disperate.se ci fosse un esperto su torino, vi prego di contattarmi via e.mail per prendere un appuntamento con me e spiegarmi cosa devo fare.vi supplico di aiutarmi.Martina
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Martina,
stai tranquilla perchè per tua mamma ci sono diverse soluzioni

Intanto ti consiglio di contattare un Gruppo Alcolisti Anonimi vicino alla vostra zona di residenza: tu e tua sorella potreste andarvi una prima volta da sole, senza dire nulla alla mamma. Presso questi gruppi vi sono tantissimi famigliari come voi, che potranno darvi subito utilissime indicazioni su come affrontare l'argomento con la mamma.

Ti dico questo perchè la prima cosa da fare in questi casi è chiarire le idee dei familiari: tu ti senti molto confusa in questo momento, spaventata e allo stesso tempo arrabbiata, vero? Questa confusione non vi permette di essere lucide nell'affrontare questa situazione

Un'altra cosa che puoi fare è contattare il SERT del tuo distetto sanitario e chiedere informazioni

A Torino inoltre potresti contattare il Prof Roberto Anchisi (se non trovi i suoi contatti scrivimi in privato)

Insomma, in questo momento dovete raccogliere informazioni, e orientarvi di conseguenza. Per cui non perdetevi d'animo!

Scrivi ancora se ne senti il bisogno
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Utente
Utente
Grazie Dott. Bulla per la sollecita risposta.forse non è rilevante ma io mi sento molto arrabbiata nei suoi confronti, triste per vedere come una persona possa procurarsi volontariamente sofferenze e procurarle alle persone che le stanno intorno.
Il problema è che condivido gli stessi sentimenti che ha descritto lei.mi sento impotente e sorpresa perchè in realtà non mi sono accorta io del problema, quanto mia sorella che vive ancora a casa e vorrei risolvere la cosa con uno specialista.con tutto il rispetto, è già difficile parlarne, immagini andare agli alcolisti anonimi.ho 23 anni.la prego inoltre ho orari di lavoro che non permettono di perdere tempo con istituzioni che non possono aiutarmi.
vorrei solo svegliarmi e credere che sia stato un brutto sogno.la situazione è molto complicata anche perchè io non posso assolutamente parlarne con mio padre, che non capirebbe assolutamente il problema ed abbiamo paura di una sua brutta reazione.inoltre lei è sempre stata molto fragile psicologicamente e non so come potrebbe interpretare una possibile discussione tra me lei e mia sorella.ho paura che si senta controllata, spiata, derisa, ferita, potrei andare avanti ore.
lei ha un atteggiamento molto vittimistico e si chiude in se stessa.inoltre sta attraversando da 2 anni un periodo di crisi generale che non ammetterà mai di avere.
la supplico, mi aiuti a capire come affrontare il discorso, come dirglielo, io la amo e vorrei aiutarla, ma se riuscissi ad a capire come affrontare un discorso sarebbbe ottimo.
non so, non sembra più mia mamma.non so davvero come fare,la prego mi aiuti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Cara Martina,
l'unica cosa che non ti ho consigliato (affrontare subito il discorso con tua madre) è proprio l'unica che stai prendendo in considerazione, mentre sembri escludere l'importanza dei supporti indicati.

E' proprio questo il problema: non conoscendo il disturbo che ha tua madre non riesci a capire in modo lucido di cosa hai bisogno. E se non hai informazioni su quello che sta accadendo alla mamma di cosa vorresti parlarle? Di quanto ti senti ferita?Pensi che basterebbe a farla smettere? Non credi che lei si senta già in colpa di suo?

L'unico modo per aiutare tua madre, secondo me, passa attraverso un lavoro di tutta la famiglia. Per questo ti ho consigliato i gruppi, oppure il SERT

Potresti provare la via privata: in questo caso dovresti sentire uno psicoterapeuta (io ti ho consigliato il Prof Anchisi, ma non è l'unico ovviamente) ed uno psichiatra.

Secondo me, e te lo dico con cognizione di causa, dovresti iniziare in modo "light" (anche se questo significa tenere a bada la tua ansia!) chiedendo informazioni a persone che hanno il tuo stesso problema

E' il modo ottimale se vuoi "capire come affrontare un discorso". Poi tutto il resto verrà da sè, compreso la condivisione del problema col papà
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Utente
Utente
la ringrazio davvero molto per il suo aiuto, ma non so fino a che punto io riesca a comprendere.
il problema è che io so precisamente perchè lo fa, da quanto, con che modalità, a che orari, come reagisce, i motivi scatenanti, ma non so come parlarle per non ferirla.
e non ho molto tempo per girare, cercare, sono 2 settimane che dormo per miracolo e altrettante che continuo a rischiare il licenziamento per essere distatta e perdere il posto di lavoro che è l'unica cosa che mi permette di vivere.
non riesco a pensare ad altro.è un chiodo fisso.
a questo punto proverò a chiamare l'esperto di cui lei gentilmente mi ha dato i riferimenti.speriamo.non so davvero come uscirne.non vedo vie d'uscita.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
A questo punto mi sembra la decisione più saggia: meglio non rischiare conseguenze sul lavoro. Per cui credo che una consulenza psicologica ti aiuterebbe a riprendere in mano la situazione in questo momento difficile
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Utente
Utente
POSSO CHIEDERLE SOLO DOVE TROVARE IL PROF ANCHISI PER FAVORE?
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
scrivimi su dbulla@libero.it