Nuovo lavoro

GENTILI dottori

vi scrivo per avere un parere su un periodo abbastanza stressante della mia vita

Sono una ragazza di 33 anni, laureata e lavoro da 4 anni presso un broker assicurativo come liquidatore di sinistri auto.
l' inizio non è stato dei più semplici dato che ho avuto difficoltà iniziali ad integrarmi con i colleghi ma a poco a poco sono riuscita ad aprirmi e a farmi ben volere. Sono molto apprezzata da miei capi tant'è che ho ottenuto una promozione e mi è stato insegnato ex novo una nuova mansione come appunto liquidare le pratiche auto che comporta parecchie nozioni e capacità conciliative dato che ho parecchio a che fare con gli avvocati, periti e agenzie assicurative. Poco a poco ce l'ho fatta e padroneggio il lavoro abbastanza bene anche se ho ancora molto da imparare.

Con il tempo mi è stato fatto il contratto a temo indeterminato, mi è stato riconosciuto un aumento di stipendio e anche due premi aziendali. Insomma nel mio attuale posto di lavoro mi apprezzano, ho un buon rapporto con i colleghi . Lavoro abbastanza con tranquillità, senza un ansia eccessiva anche se ritengo non sia il lavoro delle vita ma accetto la cosa dato che, come tutti, ho bisogno di mantenermi.

Circa un mese e mezzo fa ho iniziato a guardarmi in giro più che altro per curiosità e ho visto un' inserzione che faceva al caso mio presso un' importante compagnia assicurativa e mi sono candidata. inaspettatamente sono stata contattata per il colloquio e ancora più inaspettatamente mi è stata fatta un' offerta di lavoro per il medesimo ruolo ma a condizioni contrattuali migliori. Ho deciso con molta difficoltà di accettare dato che il nuovo lavoro mi permetterebbe d godere di una maggiore flessibilità di orari che per me risulta fondamentale dato che sono una pedonale e lavoro a 50 km da casa . Ho quindi dato le dimissioni con estrema difficoltà dato che nel mio attuale posto di lavoro mi trovo bene e il mio capo mi ha addirittura detto che ove mi trovassi male nel mio nuovo posto posso sempre ritornare da loro perchè la porta per me è sempre aperta.

il mio primo giorno di lavoro è il 16 maggio e sono teorizzata. Avrò fatto bene? e se non verrò accettata dai colleghi? e se non riuscirò ad imparare ad usare l'applicativo e se le richieste fossero eccessive per Le mie attuali capacità? dopo che mi faccio tutte queste domande però penso: di essermi diplomata, laureata con un buonissimo voto, di aver lavorato per 3 anni in un posto di lavoro e ho imparato a farlo, di aver lavorato per 4 anni nel mio attuale posto di lavoro e di aver imparato senza problemi ua nuova mansione, penso che ho iniziato due anni fa a fare palestra e ora alzo il doppio dei carichi che alzavo inizialmente. Insomma ho tutte le capacità per fare tutto quello che voglio ma subito dopo ritorno nello sconforto e nella preoccupazione.

Gentili dottori la mia domanda è come posso affrontare al meglio quest'alternanza di pensieri in netta contrapposizione?

grazie della comprensione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Cara Utente,

visionando i suoi precedenti consulti vedo che si era rivolta a noi anche quando aveva appena iniziato a lavorare nel posto che ora sa per lasciare, e che ha incontrato discrete difficoltà ad inserirsi che poi ha evidentemente superato in maniera brillante, visto quanto ci riferisce ora, a distanza di anni da quel momento difficile.

Penso che possa ragionevolmente aspettarsi che, come ce l'ha fatta allora, ce la farà anche stavolta, tanto più considerando che se non dovesse trovarsi bene sarà riaccolta senza difficoltà nella società attuale, che le ha comunicato che la porta per lei resterà aperta.

I cambiamenti spaventano chiunque, ma se si concentrerà sul fatto di averne già superati altri e di natura analoga in maniera positiva troverà anche la tranquillità necessaria per iniziare serenamente il nuovo lavoro.

In bocca al lupo!

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it