Convincere i genitori a farti andare in vacanza co
Buonasera dottori, sono una ragazza di 23 anni fidanzata da 5 anni con un ragazzo di 25. Se vi scrivo è Perchè sono disperata poichè qualsiasi tipo di dialogo con i miei genitori, purtroppo non ho ottenuto mai nessun risultato. Da premettere che i miei genitori conoscono il mio fidanzato da 5 anni, entrambi lo adorano( in particolare mio padre) e prima di trasferirsi per lavoro frequentava casa mia 24h su 24 senza alcun tipo di problema, inoltre io ho sempre frequentato casa sua e i nostri genitori si conoscono. Nonostante io abbia un bel rapporto con i miei genitori e quando io e lui siamo insieme siamo liberi di uscire senza limiti di orari e possiamo andare dove vogliamo, il tasto vacanza risulta essere ancora un tabù, soprattutto per mio padre. Mentre mia madre "per iniziare" è favorevole alla vacanza in comitiva con amici ( almeno da come ho capito un pò per camuffare la situazione e un pò per rompere il ghiaccio) per mio padre no. Nonostante abbia provato a spiegargli più volte che ormai ho 23 anni, stiamo insieme da tempo e che non sto chiedendo assolutamente niente di male ma una semplice vacanza anche per staccare la spina una volta ogni tanto, soprattutto ora che lui abita a 1000 km di distanza e quindi ci sono esigenze diverse, il suo è un no secco poichè gli da fastidio l'idea che io possa dormire con lui e di conseguenza avere rapporti, e per lui è un conto non saperlo e un conto invece darmi il permesso e in questo senso è come se acconsentisse. Mentre per quanto riguarda mia madre io credo che a lei dia più fastidio l'idea su cosa possano pensare i genitori di lui e le persone in generale, Anzichè il suo pensiero stesso. Inoltre, come già ribadito lui abita in un altra regione e a causa della distanza e i suoi turni di lavoro possiamo vederci solo una volta a mese per 2 giorni,lui ha una casa ed io potrei salire più volte a mese e per più giorni per stare insieme, ma questo non mi È concesso poichè se voglio andare da lui devo salire insieme ai miei ( come già successo) oppure insieme ad un amica, la sorella di lui o i suoi genitori, altrimenti Non se ne parla. Tutta questa situazione è diventata molto opprimente per me soprattutto ora che viviamo a distanza. Inoltre un altro fattore che non mi va bene è la differenza di trattamento con mio fratello (abbiamo 8 anni di differenza) poichè a lui è stato sempre concesso tutto ( vacanze con amici, fidanzata, nessuna ritirata) e questa differenza mi viene sempre giustificata con un "lui è maschio" oppure "lui è più grande". Ripeto ho provato più volte ad affrontare l'argomento, spiegare il mio disagio con molta calma Ma si finisce sempre per litigare. Cosa mi consigliate di fare?
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto.
Vi ringrazio in anticipo per l'aiuto.
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Gentile Signorina,
personalmente le consiglierei di trovarsi presto un lavoro in modo da avere presto la sua autonomia finanziaria e di trasferirsi così stabilmente nella zona di domicilio del suo ragazzo. Mille chilometri sono difficili da" vivere" nel lungo periodo.
Certamente si possono trovare compromessi per un primo momento: magari ci si può vedere per un week end a meta strada, oppure vi potete venire incontro in modo che quando il suo partner ha le ferie possa trascorrere più tempo con lei nel suo paese. Ma tutto ciò può portare nel lungo periodo una certa dose frustrazione perchè va a cozzare contro la nostra capacità di tollerare la distanza.
Se trova le porte chiuse da parte della famiglia c'e' quindi una sola soluzione a mio parere: quella di crearsi la strada dell' indipendenza dalla propria famiglia di origine e di potersi cosi avvicinare alla sua aspirazione. Ne parli con il suo ragazzo e cominci a costruire con lui il percorso di questo progetto.
Un cordiale saluto.
personalmente le consiglierei di trovarsi presto un lavoro in modo da avere presto la sua autonomia finanziaria e di trasferirsi così stabilmente nella zona di domicilio del suo ragazzo. Mille chilometri sono difficili da" vivere" nel lungo periodo.
Certamente si possono trovare compromessi per un primo momento: magari ci si può vedere per un week end a meta strada, oppure vi potete venire incontro in modo che quando il suo partner ha le ferie possa trascorrere più tempo con lei nel suo paese. Ma tutto ciò può portare nel lungo periodo una certa dose frustrazione perchè va a cozzare contro la nostra capacità di tollerare la distanza.
Se trova le porte chiuse da parte della famiglia c'e' quindi una sola soluzione a mio parere: quella di crearsi la strada dell' indipendenza dalla propria famiglia di origine e di potersi cosi avvicinare alla sua aspirazione. Ne parli con il suo ragazzo e cominci a costruire con lui il percorso di questo progetto.
Un cordiale saluto.
Dr.ssa Alessandra VAROTTO
psicologa clinico dinamica indirizzo comunità
Iscritta all'albo Regione Veneto n.7550
www.studiovarotto.com
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Utente
Gentile dottoressa,
Come già ribadito i miei genitori non mi permettono di andare in vacanza con il mio fidanzato proprio per la questione di dormire CON LUI fuori, di conseguenza, troverei difficile per l'appunto incontrarmi con lui per un weekend a metà strada. La questione economica non è mai stato un problema, ho un mio gruzzoletto e nei casi più "disperati" il mio fidanzato sarebbe pronto a contribuire alle spese, inoltre, ho già lavorato precedentemente e la situazione non è cambiata. Trasferirmi dal mio fidanzato una volta laureata ( manca poco) è una questione già affrontata con mio fidanzato, ma anche in questo caso i miei genitori non sono d'accordo alla convivenza poichè sostengono che io debba uscire dalla casa d'origine sposata. Al contrario, se decidessi di trasferirmi nella città del mio fidanzato ma di abitare in una casa diversa ho il presentimento che, almeno mia madre ( è casalinga) possa fare su e giù dal mio paese di origine a quello in cui mi sono trasferita finché mio padre non vada in pensione per poi trasferirsi ( già mi è stato accennato da loro) e a quel punto niente sarebbe cambiato. Il mio fidanzato rispetta molto i miei genitori e quindi "si fa andare bene" questa situazione senza farmela pesare perché ci tiene a me, e cerca di scendere spesso per vederci ma il problema è che questa situazione è diventata davvero insopportabile per me, non tollero più questo accanimento e questa oppressione nei miei confronti.
Come già ribadito i miei genitori non mi permettono di andare in vacanza con il mio fidanzato proprio per la questione di dormire CON LUI fuori, di conseguenza, troverei difficile per l'appunto incontrarmi con lui per un weekend a metà strada. La questione economica non è mai stato un problema, ho un mio gruzzoletto e nei casi più "disperati" il mio fidanzato sarebbe pronto a contribuire alle spese, inoltre, ho già lavorato precedentemente e la situazione non è cambiata. Trasferirmi dal mio fidanzato una volta laureata ( manca poco) è una questione già affrontata con mio fidanzato, ma anche in questo caso i miei genitori non sono d'accordo alla convivenza poichè sostengono che io debba uscire dalla casa d'origine sposata. Al contrario, se decidessi di trasferirmi nella città del mio fidanzato ma di abitare in una casa diversa ho il presentimento che, almeno mia madre ( è casalinga) possa fare su e giù dal mio paese di origine a quello in cui mi sono trasferita finché mio padre non vada in pensione per poi trasferirsi ( già mi è stato accennato da loro) e a quel punto niente sarebbe cambiato. Il mio fidanzato rispetta molto i miei genitori e quindi "si fa andare bene" questa situazione senza farmela pesare perché ci tiene a me, e cerca di scendere spesso per vederci ma il problema è che questa situazione è diventata davvero insopportabile per me, non tollero più questo accanimento e questa oppressione nei miei confronti.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 8k visite dal 26/04/2019.
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