Di soffrire di ansia circa 4 anni fa

Buongiorno, premetto di aver scoperto di soffrire di ansia circa 4 anni fa, a causa dell'arrivo di un attacco di panico mentre stavo per fare l'amore con mia moglie. Eliminati gli attacchi di panico iniziali con la psicoterapia, gli ultimi due anni sono passati abbastanza bene. Adesso purtroppo mi ritrovo con livelli di ansia più elevati che mi ripresentano di nuovo l'ansia da prestazione comunque preesistente in questi anni; ripeto gli ultimi due anni anche se mi si presentava tutte le volte riuscivo a superarla egregiamente, mentre adesso ho delle difficoltà. La domanda che volevo porvi è la seguente: se per esempio oggi ho la consapevolezza che domani potrò stare solo con mia moglie, e riesco a bloccare il rimuginio continuo che mi dice: tanto domani non ce la fai, tanto domani rovini tutto, tanto domani litigate, tanto domani non ti ecciterai hai l'ansia troppo alta in questo periodo; a volte lo blocco talmente bene da avere piacere ed erezioni al solo pensiero della nostra intimità, perché quando si chiude questa piccola finestra di serenità viene ricoperta è una sensazione di disagio molto forte, e non solo, ma quando arriva il momento clù tutte le mie barriere contro l'ansia vengono spazzate via in una frazione di secondo e vengo massacrato da tachicardia, sudorazioni, vampate di calore, vertigini e vengo privato di tutte le emozioni positive che mi sarebbero servite in quel momento? La cosa che più mi lascia perplesso è il contraccolpo di angoscia prepotente che segue la chiusura della piccola finestra di serenità conquistata. Consigli?
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Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,

Una delle controindicazioni che si possono presentare apprendendo e applicando lo stop del rimuginio è proprio il contraccolpo ansioso successivo.
Per carità, è una tecnica che noi cognitivisti applichiamo, suggerendola ai pazienti da molto tempo, ma che non a tutti fa lo stesso effetto e non per tutti funziona.
Detto ciò, le suggerisco caldamente di ri-contattare il suo psicoterapeuta per una valutazione dello stato psicologico attuale e valutare la possibilità di un nuovo percorso terapeutico che annoveri la possibilità di apprendere altre e più funzionali a lei strategie per la gestione dell’ansia.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

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