Relazione instabile
Salve a tutti.
Circa 3 anni fa ho sperimentato per la prima volta nei confronti di una persona una enorme idealizzazione, che mi ha portata ad essere una persona completamente diversa da quella che sono. Ho completamente vissuto in funzione di questo rapporto, con una gelosia esagerata dopo neanche un mese, modificando i miei pensieri e eliminando ogni difetto, cose che ho ricordato solo adesso. Ho completamente perso ogni lucidità vivendo nel terrore di perdere questa persona, chiedendole continuamente di non abbandonarmi e vivendo questa sensazione come terrore, ma ora mi sento come se mi fossi appena svegliata. Adesso vivo un profondo distacco, critico ogni cosa che fa, mi sono resa conto che non condivido molti ideali, atteggiamenti o modi di fare ed è come se improvvisamente volessi disinnescare tutto ciò che io stessa ho innescato, tanto da sentirmi soffocare per ogni minima cosa. Io non so giustificare questo mio cambiamento, ci sto male e sto facendo stare male. Sono in cura da una terapeuta per tantissimi altri motivi, ma secondo lei deriva dai miei problemi di accettazione, per cui adesso che mi sono sentita accettata ho bisogno di andare anche altrove. Può questa situazione risolversi tramite la terapia o mi devo abbandonare all'idea che io sia questa? Non so più cosa fare.
Circa 3 anni fa ho sperimentato per la prima volta nei confronti di una persona una enorme idealizzazione, che mi ha portata ad essere una persona completamente diversa da quella che sono. Ho completamente vissuto in funzione di questo rapporto, con una gelosia esagerata dopo neanche un mese, modificando i miei pensieri e eliminando ogni difetto, cose che ho ricordato solo adesso. Ho completamente perso ogni lucidità vivendo nel terrore di perdere questa persona, chiedendole continuamente di non abbandonarmi e vivendo questa sensazione come terrore, ma ora mi sento come se mi fossi appena svegliata. Adesso vivo un profondo distacco, critico ogni cosa che fa, mi sono resa conto che non condivido molti ideali, atteggiamenti o modi di fare ed è come se improvvisamente volessi disinnescare tutto ciò che io stessa ho innescato, tanto da sentirmi soffocare per ogni minima cosa. Io non so giustificare questo mio cambiamento, ci sto male e sto facendo stare male. Sono in cura da una terapeuta per tantissimi altri motivi, ma secondo lei deriva dai miei problemi di accettazione, per cui adesso che mi sono sentita accettata ho bisogno di andare anche altrove. Può questa situazione risolversi tramite la terapia o mi devo abbandonare all'idea che io sia questa? Non so più cosa fare.
[#1]
Gentile tente,
ci scrive che:
"..Sono in cura da una terapeuta per tantissimi altri motivi, .... Può questa situazione risolversi tramite la terapia o mi devo abbandonare all'idea che io sia questa?"
Come mai chiede a noi ,
anzichè alla Sua Psicoterapeuta che La conosce di persona?
Forse non si è ancora costruita tra voi quella dimensione di fiducia
necessaria per l' "affidarsi",
e dunque per affrontare insieme qualsiasi interrogativo
anche il più imbarazzante?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
ci scrive che:
"..Sono in cura da una terapeuta per tantissimi altri motivi, .... Può questa situazione risolversi tramite la terapia o mi devo abbandonare all'idea che io sia questa?"
Come mai chiede a noi ,
anzichè alla Sua Psicoterapeuta che La conosce di persona?
Forse non si è ancora costruita tra voi quella dimensione di fiducia
necessaria per l' "affidarsi",
e dunque per affrontare insieme qualsiasi interrogativo
anche il più imbarazzante?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Psicologo
Gentile Utente,
oltre agli interrogativi posti dalla Collega, vorrei aggiungere un elemento che noto da ciò che ha scritto.
Lei si trova in un momento della sua vita in cui sta ri-valutando una relazione che in passato sembrava essere il suo faro e che adesso le pesa come un macigno.
Qualcosa di importante potrebbe essere cambiato in lei e quindi nel suo modo di vedere le sue relazioni ma è fondamentale dare un significato a questi processi interni (e questo è possibile farlo anche e soprattutto in seduta!).
La mia sensazione (la prenda con le pinze dato che queste non sono consulenze vis a vis) è che lei stia vivendo questa fase del suo percorso psicoterapico come se fosse in stallo e ciò lo sente cozzare con il cambiamento radicale che sta vivendo e che sembra spaventarla.
Quale migliore occasione per condividere con la sua terapeuta tutto ciò?
oltre agli interrogativi posti dalla Collega, vorrei aggiungere un elemento che noto da ciò che ha scritto.
Lei si trova in un momento della sua vita in cui sta ri-valutando una relazione che in passato sembrava essere il suo faro e che adesso le pesa come un macigno.
Qualcosa di importante potrebbe essere cambiato in lei e quindi nel suo modo di vedere le sue relazioni ma è fondamentale dare un significato a questi processi interni (e questo è possibile farlo anche e soprattutto in seduta!).
La mia sensazione (la prenda con le pinze dato che queste non sono consulenze vis a vis) è che lei stia vivendo questa fase del suo percorso psicoterapico come se fosse in stallo e ciò lo sente cozzare con il cambiamento radicale che sta vivendo e che sembra spaventarla.
Quale migliore occasione per condividere con la sua terapeuta tutto ciò?
[#3]
Utente
Gentili dottori,
Ringrazio entrambi per la risposta.
È vero che ancora non riesco a dire apertamente ogni mio pensiero, sono riservata e ho una percezione negativa di molte cose. Abbiamo spesso parlato di questo problema, inserito in un contesto di tanti altri tratti della mia personalità che emergono e che tentiamo di collocare da qualche parte, ma appunto ancora non siamo riuscite a capire il perché di tante cose. Stiamo lavorando però su altre cose che sono altrettanto limitanti e insidiose.
Non so come muovermi e non riesco a fidarmi di un solo parere, spero sempre di aver intrapreso il percorso giusto per me.
Ringrazio entrambi per la risposta.
È vero che ancora non riesco a dire apertamente ogni mio pensiero, sono riservata e ho una percezione negativa di molte cose. Abbiamo spesso parlato di questo problema, inserito in un contesto di tanti altri tratti della mia personalità che emergono e che tentiamo di collocare da qualche parte, ma appunto ancora non siamo riuscite a capire il perché di tante cose. Stiamo lavorando però su altre cose che sono altrettanto limitanti e insidiose.
Non so come muovermi e non riesco a fidarmi di un solo parere, spero sempre di aver intrapreso il percorso giusto per me.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 798 visite dal 20/04/2019.
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