Soffro di ansia generalizzata
Buongiorno, cercherò di essere breve. Soffro di ansia generalizzata (non mi è stata fatta una diagnosi precisa, ma ho fatto negli anni qualche colloquio con uno psichiatra) che ha totalmente invalidato la mia vita, soprattutto negli ultimi 3/4 anni, costringendomi ad abbandonare università e ogni aspetto della vita sociale. Ho 26 anni e il fatto che non sia più giovane peggiora la situazione. Al momento seguo una terapia farmacologica con 6 gocce di Seropram (dose ridotta per forti mal di stomaco e nausea che mi provocava) e a breve avrò un nuovo appuntamento con lo psichiatra che non consulto da più di un anno. Mi era stato consigliato di affiancare alla terapia farmacologica una psicoterapia, ma dal momento che mi era stato indicato uno psicoterapeuta di scuola reichiana, a causa del mio scetticismo (dovuto anche a ignoranza) non l'ho mai contattato. Io avrei bisogno di un aiuto che possa dare i primi frutti sul piano pratico senza dover aspettare anni e anni. Vorrei un supporto che possa consentirmi gradualmente di fare qualcosa, che sia studio o lavoro, senza dover rinunciarvi per i blocchi e i sintomi fisici che il disturbo mi causa. Ad esempio, ho forti giramenti di testa in molti posti e non prendo più mezzi pubblici. Come se dovessi catalogare anche un piccolo paesino in posti dove posso andare e in posti dove non avrei equilibrio per i sintomi che inizierei ad avvertire. Questo mi impedisce di vivere. So che non potrò più fare una vita normale e l'ho accettato, non potrò più ambire a quello che avevo in mente a 22 anni, e mi sta bene così, però ho bisogno pratico di studio e lavoro. Vivendo in un piccolo paese, senza università e senza posti dove fare corsi o cercare un lavoro, senza il controllo di questi forti sintomi io non riesco a fare nulla. Con tutte le conseguenze del caso, soprattutto materiali, dal momento che non ho di che vivere, senza un aiuto economico dei miei genitori. Quindi, io so che è passato troppo tempo per poter rimediare e curare un disagio, ma volevo chiedere se, ad esempio la terapia cognitivo comportamentale o qualcosa di simile, possa essere più utile dell'analisi reichiana nel mio caso. Perché, davvero, non vorrei passare anni a parlare di cose che sul piano pratico non mi aiuteranno ad uscire di casa. Inoltre, mi chiedo se di questo dubbio io possa parlarne al mio psichiatra, che è lui stesso di quella scuola. Quindi non potrà mai consigliarmi un indirizzo diverso. Sono bloccata da questa situazione. So che se qualcosa non mi convince non la inizierò mai e continuerei a procrastinare a vita.
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Gentile Utente,
Le psicoterapie efficaci ed efficienti per trattare l ' ansia sono quelle che permettono al pz. Di fare ciò che è necessario per cambiare e sbarazzarsi di ciò che crea il problema.
Ad esempio, lei dice che non prende più i mezzi per spostarsi.... in una terapia potrebbe provare a parlare di ciò anche per moltissimo tempo, ma ciò che incide molto sul cambiamento è il fare ciò che ci blocca. Se Lei continuerá a non usare i mezzi pubblici, col passare del tempo non lo farà più perché sarà troppo paralizzata dalla paura...
La terapia cognitivo - comportamentale permette al pz di cambiare proprio attraverso azioni concrete che spezzano le cattive abitudini precedentemente assimilate e creare delle abitudini sane che permettano di sbarazzarsi dell ' ansia e delle fobie.
Perché non prova a fare qualche chiamata a terapeuti della zona, facendo anche tutte le domande necessarie, su tempi, modi, tariffe?
Le psicoterapie efficaci ed efficienti per trattare l ' ansia sono quelle che permettono al pz. Di fare ciò che è necessario per cambiare e sbarazzarsi di ciò che crea il problema.
Ad esempio, lei dice che non prende più i mezzi per spostarsi.... in una terapia potrebbe provare a parlare di ciò anche per moltissimo tempo, ma ciò che incide molto sul cambiamento è il fare ciò che ci blocca. Se Lei continuerá a non usare i mezzi pubblici, col passare del tempo non lo farà più perché sarà troppo paralizzata dalla paura...
La terapia cognitivo - comportamentale permette al pz di cambiare proprio attraverso azioni concrete che spezzano le cattive abitudini precedentemente assimilate e creare delle abitudini sane che permettano di sbarazzarsi dell ' ansia e delle fobie.
Perché non prova a fare qualche chiamata a terapeuti della zona, facendo anche tutte le domande necessarie, su tempi, modi, tariffe?
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Non molto tempo fa avevo chiesto ad una psicologa che conosco (che fa terapia cognitivo comportamentale), la quale mi parlava ad esempio di esposizione graduale. Le chiesi in merito al mio scetticismo riguardo al metodo della terapeuta di cui mi era stato dato il contatto e mi disse che molto dipende dal rapporto che si instaura, però specificò che si trattava di un approccio totalmente differente e molto lungo, anche anni. Io purtroppo in questo periodo non mi sentirei di affrontare un percorso estremamente complicato che possa generarmi ancora più preoccupazioni. Non pretendo assolutamente di avere risultati in pochi mesi, però vorrei che mi venissero dati degli strumenti per superare pian piano almeno i blocchi che mi impediscono di fare le cose più basilari della vita. E magari dei metodi per controllare le crisi d'ansia in alcuni contesti dai quali non posso scappare. Parlare per anni di cose remote alla ricerca di qualcosa, risalire anche a prima che nascessi (da come ho capito dal mio psichiatra l'analisi reichiana fa molto riferimento già alla vita intrauterina) non è la mia priorità adesso e né voglio investire in questo tipo di percorso. Accanto all'analisi e alla comprensione di alcune cose del mio passato e quindi alla probabile causa del mio malessere vorrei al contempo un supporto che mi faccia intanto "muovermi" e non credo che sia il caso dell'indirizzo che mi è stato consigliato. Sul piano pratico, ad esempio, se io avessi un progetto di studio o lavoro a cui però ho dovuto e devo tuttora rinunciare per il mio disturbo, vorrei avere i "mezzi" per poter almeno provare ad abbattere gli ostacoli unicamente mentali (e con conseguenti somatizzazioni) che si frappongono tra me e quello che vorrei fare. Cioè riuscire a far qualcosa non cancellando l'ansia e tutti i disagi legati ad essa, ma con la consapevolezza di saperla gestire. Non so se sono riuscita a spiegare quello di cui avrei bisogno e, dato che dovrei dedicarci tempo e soldi, non voglio che mi senta totalmente costretta dall'indirizzo che nuovamente mi consiglierà lo psichiatra. In alternativa potrei chiedere a questa psicologa di mia conoscenza di indicarmi un suo collega. In questo caso non saprei come gestire la terapia farmacologica accordata con lo psichiatra in questione.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 12/04/2019.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.