Verginità
[#1]
Gentile utente, le sue domande sembrano manifestare una scarsa autostima e anche una difficoltà a parlare chiaro, perfino a sé stessa.
Non ci dice nulla della sua giornata, delle sue amicizie e delle sue attività di studio e di lavoro; scrive solo di sentirsi "inferiore per il fatto di essere vergine a 20 anni" e aggiunge: "Il non essere magra non migliora la situazione".
Perché non prova a formulare meglio il suo pensiero? Presumo che non voglia perdere la verginità con qualunque mezzo, anche meccanico, e nemmeno voglia avere un rapporto sessuale con qualcuno che non le piace o che abusi di lei.
Allora cosa vuole dire la sua frase, veramente? Forse quello che le dispiace è il fatto che nessuno si sia innamorato di lei o si sia mostrato attratto o le abbia fatto la corte? Lei, da parte sua, si è innamorata? Ha mostrato interesse per qualcuno? Oppure ha sperato che nel deserto di segnali di interesse da parte sua, qualcuno si facesse avanti lo stesso?
E veniamo all'altra frase equivoca, il non essere magra, etc.
Il problema, per una ragazza di vent'anni, non è il NON essere magra, a meno che non voglia fare la modella: il problema semmai è l'essere grassa.
Se lei è in questa condizione, e la percepisce come un limite sgradevole, non giochi con le parole. L'obiettivo che dovrebbe porsi è dimagrire. Può farlo con passeggiate, corse, bicicletta, nuoto se vive al mare, pasti a base di pesce, frutta e verdura intervallati da grandi bicchieri d'acqua.
Come vede non nomino la palestra per non fornirle l'alibi "non ho i soldi" e nemmeno diete complicate per non fornirle l'altro alibi: "non ho tempo".
A vent'anni dieci chili si perdono in tre mesi. In tutte le città ci sono centri dietetici, ma basta rivolgersi al medico di famiglia per avere le indicazioni per una dieta sana.
Può sembrarle poco, ma l'autostima comincia da queste cure di sé stessa, a cui seguono poi naturalmente quei segnali di interesse per gli eventuali partner fatti di abbigliamento curato, trucco e così via.
Questa è la base: poi, ma solo in un secondo tempo, ci sono gli aspetti caratteriali e il comportamento.
Ci rifletta e ci faccia sapere.
Io le faccio tanti auguri!
Non ci dice nulla della sua giornata, delle sue amicizie e delle sue attività di studio e di lavoro; scrive solo di sentirsi "inferiore per il fatto di essere vergine a 20 anni" e aggiunge: "Il non essere magra non migliora la situazione".
Perché non prova a formulare meglio il suo pensiero? Presumo che non voglia perdere la verginità con qualunque mezzo, anche meccanico, e nemmeno voglia avere un rapporto sessuale con qualcuno che non le piace o che abusi di lei.
Allora cosa vuole dire la sua frase, veramente? Forse quello che le dispiace è il fatto che nessuno si sia innamorato di lei o si sia mostrato attratto o le abbia fatto la corte? Lei, da parte sua, si è innamorata? Ha mostrato interesse per qualcuno? Oppure ha sperato che nel deserto di segnali di interesse da parte sua, qualcuno si facesse avanti lo stesso?
E veniamo all'altra frase equivoca, il non essere magra, etc.
Il problema, per una ragazza di vent'anni, non è il NON essere magra, a meno che non voglia fare la modella: il problema semmai è l'essere grassa.
Se lei è in questa condizione, e la percepisce come un limite sgradevole, non giochi con le parole. L'obiettivo che dovrebbe porsi è dimagrire. Può farlo con passeggiate, corse, bicicletta, nuoto se vive al mare, pasti a base di pesce, frutta e verdura intervallati da grandi bicchieri d'acqua.
Come vede non nomino la palestra per non fornirle l'alibi "non ho i soldi" e nemmeno diete complicate per non fornirle l'altro alibi: "non ho tempo".
A vent'anni dieci chili si perdono in tre mesi. In tutte le città ci sono centri dietetici, ma basta rivolgersi al medico di famiglia per avere le indicazioni per una dieta sana.
Può sembrarle poco, ma l'autostima comincia da queste cure di sé stessa, a cui seguono poi naturalmente quei segnali di interesse per gli eventuali partner fatti di abbigliamento curato, trucco e così via.
Questa è la base: poi, ma solo in un secondo tempo, ci sono gli aspetti caratteriali e il comportamento.
Ci rifletta e ci faccia sapere.
Io le faccio tanti auguri!
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
[#2]
Ex utente
Gentile dottoressa,
grazie per la risposta.
Sono una studentessa universitaria e sì, come dice lei, voglio perdere la verginità con un rapporto normale e con un ragazzo che mi piace. Sono a dieta da meno di un anno, seguita da una nutrizionista e ho perso 23 kg fino ad ora me ne restano altri 15. Per quanto riguarda le relazioni, ne ho avuta solo una a 17 anni e fino ad ora non mi sono innamorata di nessuno, lo sento come un problema perché non capisco se semplicemente ancora non è arrivato il momento oppure ho qualche problema io, perché sono stata corteggiata diverse volte ma fisicamente non mi sentivo mai attratta. In ogni caso solo all'idea di spogliarmi mi sento male e mi viene da piangere
grazie per la risposta.
Sono una studentessa universitaria e sì, come dice lei, voglio perdere la verginità con un rapporto normale e con un ragazzo che mi piace. Sono a dieta da meno di un anno, seguita da una nutrizionista e ho perso 23 kg fino ad ora me ne restano altri 15. Per quanto riguarda le relazioni, ne ho avuta solo una a 17 anni e fino ad ora non mi sono innamorata di nessuno, lo sento come un problema perché non capisco se semplicemente ancora non è arrivato il momento oppure ho qualche problema io, perché sono stata corteggiata diverse volte ma fisicamente non mi sentivo mai attratta. In ogni caso solo all'idea di spogliarmi mi sento male e mi viene da piangere
[#3]
Cara utente, complimenti per il suo successo nel perdere peso! Continui, e intanto curi al massimo il suo aspetto. Lo faccia per amore di sé, soprattutto.
L'attrazione verso un partner potrebbe mancare perché lei ha focalizzato troppo l'attenzione su una serie di cose "impegnative" tutt'altro che erotiche, mettendo, per così dire, il carro davanti ai buoi. Perché deve immaginare di spogliarsi per forza davanti ad uno sconosciuto? Un pensiero di questo genere non incoraggia affatto l'erotismo. L'attrazione, se c'è, cresce per gradi, incrementata dagli sguardi, le parole, le carezze.
Non consideri il fare l'amore una tappa obbligata, una sorta di esame, e meno che mai una prova di "raggiunta maturità" da esibire come un diploma!
Si riservi questa esperienza per quello che è: un gesto di piacere e di tenerezza da condividere con qualcuno che le è caro.
Auguri.
L'attrazione verso un partner potrebbe mancare perché lei ha focalizzato troppo l'attenzione su una serie di cose "impegnative" tutt'altro che erotiche, mettendo, per così dire, il carro davanti ai buoi. Perché deve immaginare di spogliarsi per forza davanti ad uno sconosciuto? Un pensiero di questo genere non incoraggia affatto l'erotismo. L'attrazione, se c'è, cresce per gradi, incrementata dagli sguardi, le parole, le carezze.
Non consideri il fare l'amore una tappa obbligata, una sorta di esame, e meno che mai una prova di "raggiunta maturità" da esibire come un diploma!
Si riservi questa esperienza per quello che è: un gesto di piacere e di tenerezza da condividere con qualcuno che le è caro.
Auguri.
[#5]
Cara utente, mi scusi ma ho visto solo adesso la sua risposta, per questo rispondo in gran ritardo.
Direi che a questo punto lei ha centrato la causa immediata del suo disagio: "il problema è proprio il fatto che io lo viva come un esame e come una prova di maturità".
Ora si tratta di valutare e smontare quest'idea che la psicologia definisce "irrazionale" (infatti in che modo l'aver avuto o meno una relazione sessuale determina il valore di una persona?) per poi ristrutturarla in forma corretta.
Nel corso di questa procedura, che richiede l'aiuto di uno psicologo di formazione cognitivo-comportamentale, in genere emergono una serie di cause secondarie che hanno creato e continuano ad alimentare questa idea, la quale indubbiamente la fa soffrire e la porta fuori strada.
Le consiglio di cercare uno psicologo, alle ASL, al Consultorio Giovani, oppure all'Università.
Continui intanto ad approfondire dentro di sé, anche in forma scritta, la natura di questa visione poco realistica.
Le faccio tanti auguri; ci tenga al corrente.
Direi che a questo punto lei ha centrato la causa immediata del suo disagio: "il problema è proprio il fatto che io lo viva come un esame e come una prova di maturità".
Ora si tratta di valutare e smontare quest'idea che la psicologia definisce "irrazionale" (infatti in che modo l'aver avuto o meno una relazione sessuale determina il valore di una persona?) per poi ristrutturarla in forma corretta.
Nel corso di questa procedura, che richiede l'aiuto di uno psicologo di formazione cognitivo-comportamentale, in genere emergono una serie di cause secondarie che hanno creato e continuano ad alimentare questa idea, la quale indubbiamente la fa soffrire e la porta fuori strada.
Le consiglio di cercare uno psicologo, alle ASL, al Consultorio Giovani, oppure all'Università.
Continui intanto ad approfondire dentro di sé, anche in forma scritta, la natura di questa visione poco realistica.
Le faccio tanti auguri; ci tenga al corrente.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 12/04/2019.
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