Ipocondria verso i cari
Buongiorno,
Da diverso tempo soffro di una sorta di ipocondria rivolta verso i cari. Trascorro tantissime ore su internet alla ricerca di consulti relativi a problematiche dei miei cari. Ogni accertamento, esame 'sballato' dei miei genitori o del partner è un crescendo d'ansia.
Cerco di impormi di non cercare informazioni su internet, ma ogni volta ci ricasco e anziché sentirmi rassicurato finisco per peggiorare la situazione.
Qualche anno fa avevo già fatto psicoterapia e la situazione era migliorata. Purtroppo dopo che a fine anno è stato diagnosticato un cancro alla suocera la situazione è precipitata: le ore trascorse su internet si sono moltiplicate il pensiero che la stessa situazione possa presentarsi sui miei cari mi accompagna costantemente.
Vi ringrazio in anticipo per il supporto
Da diverso tempo soffro di una sorta di ipocondria rivolta verso i cari. Trascorro tantissime ore su internet alla ricerca di consulti relativi a problematiche dei miei cari. Ogni accertamento, esame 'sballato' dei miei genitori o del partner è un crescendo d'ansia.
Cerco di impormi di non cercare informazioni su internet, ma ogni volta ci ricasco e anziché sentirmi rassicurato finisco per peggiorare la situazione.
Qualche anno fa avevo già fatto psicoterapia e la situazione era migliorata. Purtroppo dopo che a fine anno è stato diagnosticato un cancro alla suocera la situazione è precipitata: le ore trascorse su internet si sono moltiplicate il pensiero che la stessa situazione possa presentarsi sui miei cari mi accompagna costantemente.
Vi ringrazio in anticipo per il supporto
[#1]
Gentile utente,
penso che nel suo consulto vi sia già una risposta alla sua situazione di disagio.
Così come la psicoterapia l'aveva aiutata in passato, ha riflettuto sulla possibilità di iniziare nuovamente un percorso?
Nonostante i buoni risultati della terapia, probabilmente l'evento che ci racconta (la diagnosi), ha messo in crisi il sistema di equilibrio precedentemente costruito.
penso che nel suo consulto vi sia già una risposta alla sua situazione di disagio.
Così come la psicoterapia l'aveva aiutata in passato, ha riflettuto sulla possibilità di iniziare nuovamente un percorso?
Nonostante i buoni risultati della terapia, probabilmente l'evento che ci racconta (la diagnosi), ha messo in crisi il sistema di equilibrio precedentemente costruito.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#3]
"Qualche anno fa avevo già fatto psicoterapia e la situazione era migliorata"
Intendevo questa risposta.
Essendo l'ansia da malattia una psicopatologia che comporta un circolo vizioso forte e resistente al cambiamento, potrebbe provare ad utilizzare le strategie apprese durante la precedere terapia (sempre che il disagio sia lo stesso). Eviti di utilizzare internet per le sue ricerche.
Intendevo questa risposta.
Essendo l'ansia da malattia una psicopatologia che comporta un circolo vizioso forte e resistente al cambiamento, potrebbe provare ad utilizzare le strategie apprese durante la precedere terapia (sempre che il disagio sia lo stesso). Eviti di utilizzare internet per le sue ricerche.
[#5]
Senza le competenze medico specialistiche, questa cosa è inutile e dannosa. Qualsiasi disciplina è molto di più della semplice nozione contenuta nella slide. Altrimenti basterebbe un pc, una connessione e saremmo tutti medici, tutti psicologi, tutti ingegneri.
[#8]
Utente
Buongiorno. Riprendo il consulto perché purtroppo la situazione è molto peggiorata. Mia madre sta facendo degli accertamenti e l'ansia sta raggiungendo dei livelli estremi. Purtroppo mi sta paralizzando anche sul lavoro e sono incapace di staccarmi dalla lettura e la ricerca di risposte su internet. Sento che potrei avere degli attacchi di panico.... Ho contattato il CPS, ma devo attendere per il primo appuntamento... Vi chiedo aiuto nel frattempo... Grazie
[#9]
Capisco la sua preoccupazione. Quando le è stato fissato l'appuntamento?
Purtroppo da qui possiamo fare ben poco per aiutarla in modo concreto. Potrei provare a ripetere quanto già detto 6 mesi fa, ma il suo problema evidentemente è andato via via peggiorando e quindi immagino che sia anche più resistente al trattamento.
Purtroppo da qui possiamo fare ben poco per aiutarla in modo concreto. Potrei provare a ripetere quanto già detto 6 mesi fa, ma il suo problema evidentemente è andato via via peggiorando e quindi immagino che sia anche più resistente al trattamento.
[#11]
Bene, il tempo non è così lungo come temevo. La paura di impazzire è coerente e relativamente solita in alcuni disturbi d'ansia. Penso che la sua situazione le sarà più chiara dopo che lo psicologo avrà effettuato la prima valutazione e la restituzione di quanto emerso.
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.2k visite dal 09/04/2019.
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