Presuntuoso

Gentile utente, sarebbe più facile risponderle se Lei ci avesse parlato di più della sua storia, della sua infanzia e della sua educazione. Il fatto che Lei si ponga il problema e che desideri trovare un maggiore equilibrio nell'interagire con gli altri , mi fa pensare che il suo attuale modo di muoversi con gli altri vada migliorato, mi fa pensare che Lei , persona sensibile, abbia purtroppo sofferto per sguardi malevoli e giudicanti, come purtroppo capita di subire da ragazzi, da adolescenti , quando si è più vulnerabili, e non ci sente mai .. abbastanza.. abbastanza simpatici, in gamba, disinvolti. Forse c'è voluta molta fatica e molto coraggio a venirne fuori ed ancor oggi pensarci fa male, e quindi ora ci si difende sottolineando, enfatizzando quanto si è conquistato. La comprendo e La invito a guardare con orgoglio e simpatia al ragazzo che è stato, alle sue conquiste, magari faticose.. ce l'ha fatta insomma, e credo che la cosa sia visibile, cerchi di allargare il giro degli amici e conoscenti per aver altro di cui parlare e a cui pensare, dandosi obbiettivi e traguardi nuovi, gratificanti e condivisibili. Le faccio molti auguri e Le consiglio di usare la Sua sensibilità per avvicinarsi , empaticamente a persone intelligenti con cui condividere lo sguardo sul mondo.. con persone cioè che vedono e capiscono. Restiamo in ascolto..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

Se dovessi pensare al passato in questo momento, ricordo con amarezza la mia pigrizia allo studio e dello scarso rendimento scolastico, che nel periodo delle scuole superiori mi ha portato a assumere un atteggiamento ostile riguardo la disciplina scolastica con il conseguente risultato di voti negativi e di non voglia nel frequentare le lezioni... diverse infatti sono state le bocciature scolastiche a tal punto da portarmi ad un ritiro prematuro dello studio che poi ho recuperato dopo due anni frequentando un corso serale pubblico, dopo il lavoro; in piu ho marurato esperienze lavorative importanti ho partdcipato a diversi corsi di formazione e tutt'ora frequento un corso unoversitario per migliorare nel mio settore. Premetto che ho sempre lavorato da quando ho 14 anni nel campo della ristorazione e perciò ho avuto una adolescenza ritengo più matura rispetto agli altri coetanei. Scrivendo mi ritorna in mente un aneddoto: da ragazzino quando frequentavo la prima elementare, ero in cameretta e piangevo perché non volevo andare a scuola dove c'era la maestra di italiano che mi rimproverava di non saper leggere. Ecco se penso a questo aneddoto lo vedo nitido come se il ricordo non fosse poi così lontano.
Credo che questi pensieri ormai facciano parte della maturità e sono stati proprio queste esperienze a portarmi a ciò che sono. Quello che non riesco a spiegarmi è come mai non riesco a non essere presuntuoso.

Carissimo, forse non ne parla con nessuno, perché' non si fida abbastanza, e il suo è una sorta di risarcimento.. che si autoregala. Leggevo ieri sera sul Corriere uno splendido articolo sull'importanza e l'aiuto derivante dallo scrivere un diario..un piccolo spazio di tempo da dedicare a se', alla propria vita interiore, provi anche Lei a scrivere un diario, immaginando di rivolgersi a una persona che ama , anche appartenente al passato.. Penso le farebbe bene.. Auguri ancora..

Grazie per la risposta.