Problema ad andare al bagno
salve,
dal 2013 ho scoperto di avere un problema ad andare in bagno. all'inizio, quando ne ho preso atto, ho avuto un paio di episodi di attacco di panico. poi ho notato che se la mattina sto a casa, e non vado al lavoro, vado al bagno come un orologio, mentre se devo andare al lavoro non c'è verso di andare: ne fuori casa (dove obiettivamente ho sempre avuto problemi) ne a casa quando rientro.
sono andato dal gastroenterologo e mi ha dato medicinali specifici per andare la bagno (movicol, per esempio) ma non ho notato alcun miglioramento. ho aumentato la qualtità di verdure, di fibre, ma non c'è niente da fare.
Nel tempo, ho collezionato talmente tanti eventi, tante esperienze, che so per certo che si tratta di un problema psicologico. non può esserci, infatti, alcun problema di natura fisica se quando sto a casa vado e quando scendo non vado.
Sono 4 anni che lavoro facendo turni...mi capita di lavorare una settimana col turno della sera...la mattina sto a casa e in 5 giorni vado 5-6 volte al bagno, con una regolarità impressionante. ma quando cambia il turno, possono passare anche 10 gg che non vado...sto uscendo fuori di senno...nel tempo, il disagio di questo problema è peggiorato, con comportamenti autolesionisti...della serie che sapendo che non potrò stare a casa la mattina per 7-8 gg, al terzo giorno che non vado inizio a non mangiare...faccio colazione saltando i pasti principali o mangiando pochissimo e dopo 2 gg mi sento male perchè debilitato.
Sono andato da uno psicologo...ho fatto un anno scarso, ma oltre a prendere ancora più atto del problema non ho notato alcun miglioramento, anzi, forse sono pure peggiorato. inutile dire che per questo problema la mia vita è distrutta...non posso andare fuori casa per più di qualche giorno...devo continuamente chiedere ai colleghi se mi danno un cambio turno , etc. la cosa impressionante è che ho notato che se sto a casa la mattina e scrivo a degli amici, nel giro di qualche minuto mi viene lo stimolo. oggi stesso è accaduto di nuovo ed è stato impressionante. ero a casa, non mi veniva di andare al bagno. ho pensato: ok, ora scrivo una email ad un mio amico...non credo di essere riuscito neanche a terminarla...3 minuti e sono scappato al bagno...sembra che mentre scrivo il messaggio, preso dallo scrivere, riesco in qualche modo a staccare l'ansia, a scollegarmi del mondo, non so come spiegarlo, e mi viene di andare in bagno...sto pensando di andare da uno psichiatria. nonostante oggi stesso sono andato in bagno, martedi dovrò partire per una settima di vacanza in messico ed ho già l'attacco di panico perchè non ho un'altra finestra utile per andare in bagno..rischio di dover stare 11-12 gg senza poter andare in bagno, con immane sofferenza sia psicologica che fisica, perchè finirà che non mangerò e non mi potrò godere la vacanza. che cosa posso fare?
grazie anticipatamente
dal 2013 ho scoperto di avere un problema ad andare in bagno. all'inizio, quando ne ho preso atto, ho avuto un paio di episodi di attacco di panico. poi ho notato che se la mattina sto a casa, e non vado al lavoro, vado al bagno come un orologio, mentre se devo andare al lavoro non c'è verso di andare: ne fuori casa (dove obiettivamente ho sempre avuto problemi) ne a casa quando rientro.
sono andato dal gastroenterologo e mi ha dato medicinali specifici per andare la bagno (movicol, per esempio) ma non ho notato alcun miglioramento. ho aumentato la qualtità di verdure, di fibre, ma non c'è niente da fare.
Nel tempo, ho collezionato talmente tanti eventi, tante esperienze, che so per certo che si tratta di un problema psicologico. non può esserci, infatti, alcun problema di natura fisica se quando sto a casa vado e quando scendo non vado.
Sono 4 anni che lavoro facendo turni...mi capita di lavorare una settimana col turno della sera...la mattina sto a casa e in 5 giorni vado 5-6 volte al bagno, con una regolarità impressionante. ma quando cambia il turno, possono passare anche 10 gg che non vado...sto uscendo fuori di senno...nel tempo, il disagio di questo problema è peggiorato, con comportamenti autolesionisti...della serie che sapendo che non potrò stare a casa la mattina per 7-8 gg, al terzo giorno che non vado inizio a non mangiare...faccio colazione saltando i pasti principali o mangiando pochissimo e dopo 2 gg mi sento male perchè debilitato.
Sono andato da uno psicologo...ho fatto un anno scarso, ma oltre a prendere ancora più atto del problema non ho notato alcun miglioramento, anzi, forse sono pure peggiorato. inutile dire che per questo problema la mia vita è distrutta...non posso andare fuori casa per più di qualche giorno...devo continuamente chiedere ai colleghi se mi danno un cambio turno , etc. la cosa impressionante è che ho notato che se sto a casa la mattina e scrivo a degli amici, nel giro di qualche minuto mi viene lo stimolo. oggi stesso è accaduto di nuovo ed è stato impressionante. ero a casa, non mi veniva di andare al bagno. ho pensato: ok, ora scrivo una email ad un mio amico...non credo di essere riuscito neanche a terminarla...3 minuti e sono scappato al bagno...sembra che mentre scrivo il messaggio, preso dallo scrivere, riesco in qualche modo a staccare l'ansia, a scollegarmi del mondo, non so come spiegarlo, e mi viene di andare in bagno...sto pensando di andare da uno psichiatria. nonostante oggi stesso sono andato in bagno, martedi dovrò partire per una settima di vacanza in messico ed ho già l'attacco di panico perchè non ho un'altra finestra utile per andare in bagno..rischio di dover stare 11-12 gg senza poter andare in bagno, con immane sofferenza sia psicologica che fisica, perchè finirà che non mangerò e non mi potrò godere la vacanza. che cosa posso fare?
grazie anticipatamente
[#1]
Caro Utente,
come lei stesso ha concluso si tratta presumibilmente di un problema psicologico e forse il percorso che ha effettuato non è stato quello più adatto ad aiutarla a superare l'ansia.
Magari oltre all'ansia potrebbe dover superare anche la contrarietà rispetto al fatto di dover lavorare su turni e senza una continuità d'orario che forse sarebbe più rassicurante e meno disagevole.
Le suggerisco di rivolgersi ad un altro psicologo e anche ad uno psichiatra, come lei stesso ipotizza, per poter utilizzare un supporto farmacologico mentre lavora su di sè.
Mi aggiorni quando vuole,
un caro saluto
come lei stesso ha concluso si tratta presumibilmente di un problema psicologico e forse il percorso che ha effettuato non è stato quello più adatto ad aiutarla a superare l'ansia.
Magari oltre all'ansia potrebbe dover superare anche la contrarietà rispetto al fatto di dover lavorare su turni e senza una continuità d'orario che forse sarebbe più rassicurante e meno disagevole.
Le suggerisco di rivolgersi ad un altro psicologo e anche ad uno psichiatra, come lei stesso ipotizza, per poter utilizzare un supporto farmacologico mentre lavora su di sè.
Mi aggiorni quando vuole,
un caro saluto
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Utente
Buon pomeriggio Dott.sa Massaro,
intanto grazie per la risposta.
mi ricollego al primo messaggio scritto, dove accennavo al fatto che sarei dovuto andare in messico. in pratica la settimana prima di partire (dal 1 al 5 aprile) mi sono fatto mettere il turno serale per andare in bagno...dovevo partire l'9 e mi avrebbe fatto molto comodo avere l'8 il turno serale, invece avevo la mattina presto (7-15). ho aperto questa discussione il 5 mattina, in preda al panico, subito dopo essere andato in bagno..è un paradosso, mi sarei dovuto tranquillizzare, ma il fatto che sapevo che prima del 15 non sarei rientrato a casa mi ha fatto perdere il controllo ...il pomeriggio sono andato al lavoro ancora turbato e sono scoppiato a piangere davanti ai colleghi che mi hanno dovuto cambiare il turno l'8 aprile, facendomi fare la sera (dove poi sono andato regolarmente al bagno, pur sotto pressione per ansia da prestazione). Ho 46 anni e posso assicurare che sto impazzendo letteralmente per questa cosa. leggendo in giro vedo che in tanti hanno il problema opposto al mio e cioè la paura di dover andare.
io da uno psichiatria ci andrei pure, ma poi mi daranno dei farmaci per tenere a bada questa ansia e che cosa faccio se dovesse funzionare? prendo psicofarmaci a vita?
anche la situazione familiare a casa non è delle migliori...con mia moglie non andiamo più d'accordo, ma non me la sento di lasciare mia figlia, e poi non saprei dove altro andare se non da mio padre. oggi per esempio erano 5 gg che non andavo...ieri mia moglie e mia figlia sono rimaste a dormire da mia suocera...sapevo che questa mattina, stando tranquillo a casa sarei andato...e cosi è stato.
saluti
intanto grazie per la risposta.
mi ricollego al primo messaggio scritto, dove accennavo al fatto che sarei dovuto andare in messico. in pratica la settimana prima di partire (dal 1 al 5 aprile) mi sono fatto mettere il turno serale per andare in bagno...dovevo partire l'9 e mi avrebbe fatto molto comodo avere l'8 il turno serale, invece avevo la mattina presto (7-15). ho aperto questa discussione il 5 mattina, in preda al panico, subito dopo essere andato in bagno..è un paradosso, mi sarei dovuto tranquillizzare, ma il fatto che sapevo che prima del 15 non sarei rientrato a casa mi ha fatto perdere il controllo ...il pomeriggio sono andato al lavoro ancora turbato e sono scoppiato a piangere davanti ai colleghi che mi hanno dovuto cambiare il turno l'8 aprile, facendomi fare la sera (dove poi sono andato regolarmente al bagno, pur sotto pressione per ansia da prestazione). Ho 46 anni e posso assicurare che sto impazzendo letteralmente per questa cosa. leggendo in giro vedo che in tanti hanno il problema opposto al mio e cioè la paura di dover andare.
io da uno psichiatria ci andrei pure, ma poi mi daranno dei farmaci per tenere a bada questa ansia e che cosa faccio se dovesse funzionare? prendo psicofarmaci a vita?
anche la situazione familiare a casa non è delle migliori...con mia moglie non andiamo più d'accordo, ma non me la sento di lasciare mia figlia, e poi non saprei dove altro andare se non da mio padre. oggi per esempio erano 5 gg che non andavo...ieri mia moglie e mia figlia sono rimaste a dormire da mia suocera...sapevo che questa mattina, stando tranquillo a casa sarei andato...e cosi è stato.
saluti
[#3]
Come le dicevo sarebbe opportuno che si rivolgesse sia ad uno psicologo che ad uno psichiatra e, volendo può trovare entrambe le figure al Centro di Salute Mentale.
Considerando le difficoltà che sta vivendo in famiglia mi sembra ancor più opportuno che si faccia seguire adeguatamente.
Per quanto riguarda i farmaci potrà discutere con il medico psichiatra che incontrerà le possibili opzioni terapeutiche e porre tutte le domande del caso, a partire da quelle sulla possibilità di dover prendere farmaci "a vita" - cosa che non dovrebbe accadere, soprattutto se si farà seguire dal punto di vista psicologico e non si limiterà ad assumere uno o più medicinali.
Considerando le difficoltà che sta vivendo in famiglia mi sembra ancor più opportuno che si faccia seguire adeguatamente.
Per quanto riguarda i farmaci potrà discutere con il medico psichiatra che incontrerà le possibili opzioni terapeutiche e porre tutte le domande del caso, a partire da quelle sulla possibilità di dover prendere farmaci "a vita" - cosa che non dovrebbe accadere, soprattutto se si farà seguire dal punto di vista psicologico e non si limiterà ad assumere uno o più medicinali.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.7k visite dal 05/04/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.