Non so più come comportarmi, perchè lei mi dice che non è assolutamente tesa per gli esami e
Buon pomeriggio!
Scrivo per conto della mia ragazza, perchè vorrei consigliarla nel migliore dei modi.
Il problema ha avuto inizio a marzo dello scorso anno, dopo una normalissima influenza (dove dopo le analisi del sangue per sospetta mononucleosi, hanno trovato il ferro basso e prescritto dei medicinali per il reintegro).
Il problema coincide spesso con il periodo di preparazione agli esami universitari e i sintomi sono: fatica a dormire, tremori, battito accelerato e soprattutto vomito. Non riesce a mangiare con altre persone, deve mangiare per forza da sola e mentre mangia ha spesso sforzi di vomito. E in fase di digestione, spesso non parla, impallidisce e poi vomita. Non so più come comportarmi, perchè lei mi dice che non è assolutamente tesa per gli esami e che non sa da dove derivi questa ansia...io la vedo imbronciata, sempre con il mal di stomaco (fa fatica a digerire un the), anche se poi con me è sempre dolcissima.
Come fare per darle una mano?
Scrivo per conto della mia ragazza, perchè vorrei consigliarla nel migliore dei modi.
Il problema ha avuto inizio a marzo dello scorso anno, dopo una normalissima influenza (dove dopo le analisi del sangue per sospetta mononucleosi, hanno trovato il ferro basso e prescritto dei medicinali per il reintegro).
Il problema coincide spesso con il periodo di preparazione agli esami universitari e i sintomi sono: fatica a dormire, tremori, battito accelerato e soprattutto vomito. Non riesce a mangiare con altre persone, deve mangiare per forza da sola e mentre mangia ha spesso sforzi di vomito. E in fase di digestione, spesso non parla, impallidisce e poi vomita. Non so più come comportarmi, perchè lei mi dice che non è assolutamente tesa per gli esami e che non sa da dove derivi questa ansia...io la vedo imbronciata, sempre con il mal di stomaco (fa fatica a digerire un the), anche se poi con me è sempre dolcissima.
Come fare per darle una mano?
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Gentile utente
Potrebbe trattarsi di ansia, ma potrebbe trattarsi anche di altro. La cosa che deve fare è suggerirle di interpellare innanzitutto il suo medico di base in merito, ed eventualmente sentito anche il suo parere, fissare un colloquio con uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Potrebbe trattarsi di ansia, ma potrebbe trattarsi anche di altro. La cosa che deve fare è suggerirle di interpellare innanzitutto il suo medico di base in merito, ed eventualmente sentito anche il suo parere, fissare un colloquio con uno psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.4k visite dal 09/02/2009.
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