risvegli continui

Salve, scrivo questa richiesta di consulto poiché sono quasi 7 mesi che non mi è possibile dormire nemmeno 2 orette di fila... Ho una bambina di quasi 7 mesi allattata esclusivamente al seno, da un mesetto ho sostituito il pranzo con un pasto diverso.. Beh diciamo che appena nata i risvegli erano i normali risvegli di un neonato ma adesso sono 3 mesi che si risveglia troppe volte... Almeno 10...12 a notte... Si addormenta intorno alle 21 e dalle 22.30 fino alle 5 di mattina é un continuo, a volte mi basta cullarla in braccio e si riaddormenta a volte invece vuole stare attaccata al seno... Non nascondo che ne risento molto, durante il giorno fa circa 3 sonnellini, molto brevi anche quelli... Cresce bene ed il dottore dice che il problema è solo il mio perché la bimba sta bene così... Lei non prende ciuccio e rifiuta ogni genre di biberon e di conseguenza di latte... Io ho letto vari forum e alcuni dicono sia un bisogno di contatto... Ma psicologicamente mi sento crollare, sono sempre nervosa ed irascibile, ho anche un altro figlio di 5 anni che ahimè ha da un annetto sviluppato una forte paura del buio e di stare da solo ed è così più di un anno che ha ripreso a dormire nel lettone... Sono davvero affranta, cosa dovrei fare? Accettare la situazione e sperare in tempi migliori? Non ho aiuti purtroppo.. E parenti e amici da me sentono sempre e solo lamenti. Non ho valvole di sfogo, scarico tutto sul cibo, insomma Sono davvero stanca... Inoltre ho paura che questo attaccamento anche della piccola possa dare dei problemi quando inizierò a lavorare (si spera in estate). Sono un cumulo di ansie e di nervosismo e non riesco a canalizzare il tutto in maniera costruttiva anzi mi sento come se mi stessi distruggendo a poco a poco.. Ed anche questa sensazione mi susvits sensi di colpa... Ho bisogno di un aiuto...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

Lei sarà chiamata a scegliere tra la "mitologia dell'allattamento ad oltranza e a tutti i costi"
e la realtà della famiglia nella sua interezza.
che non ha come unico obiettivo la mammella allattante.

Ci sono infatti:
- l'altro figlio
- Suo marito
- Lei e la sua salute fisica e psichica.

Un bambino cresce bene solo nell'equilibrio e nella autorealizzazione di ognuno e di tutti.
Il latte di una madre sfinita, frustrata, nervosa,
è avvelenato dagli ormoni dello stress.

Sarà Lei a capire
- in autonomia a superando i condizionamenti -
cosa è bene per tutti Voi.

Anche considerando che tra poco Lei tornerà al lavoro e che il distanziamento dalla più piccola ha da essere graduale.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio infinitamente per la sua risposta, riflettendo sulle sue parole ed anche prima sulla mia situazione le posso dire che trovo utilissimo il suo commento... Purtroppo non sono ancora riuscita a sostituire il latte materno e le assicuro che ho provato di tutto... Diverse tipologie di biberon e tettarella, diversi tipi di latte (tra cui anche il mio stesso).. Rifiuta ogni genre di tentativo.. Proverò nuovamente fiduciosa che questo possa riuscire così da ritrovare un equilibrio che sembra solo utopia al momento.. Grazie infinitamente.
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Fin quando Lei risulterà "incerta" nel proporre il beberon,
fin quando Lei si sentirà una mamma cattiva nel toglierle il seno,
la sua bimba - incredibilmente - lo avvertirà
e "forzerà il sistema-mamma".

Ma purtroppo ne rimarrà priva senza preavviso
quando Lei tornerà al lavoro. E ne soffrirà infinitamente di più.

Nella maggior parte di casi il problema è della mamma,
non del figlio.

Se ritiene e Le fa piacere,
tra qualche settimana ci ragguagli.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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