Psicosomatizzazione ansia

Gentili,
Vi scrivo perché ormai da mesi soffro di psicosomatizzazione dell'ansia.

Sono sempre stato una persona abbastanza ansiosa, "maniaco del controllo" ma allo stesso tempo ho sempre voluto combattere la cosa sforzandomi in situazioni di disagio (tipo suonare davanti a centinaia di persone, oppure intervenire in dibattiti) .

Da mesi tuttavia il mio corpo è come se si volesse ribellare a tutto ciò e quindi sento dei sintomi per lo più a livello gastro- intestinale. (Oppure di ipertensione, sensazione di svenimento, presincope etc...).
Probabilmente la paura più grande è quella di non dormire abbastanza o non dormire bene (ma questo dovrò chiarirlo con qualche psicoterapeuta) .

Premetto che grazie al primario della mia città ho escluso cause organiche e patologie vere e proprie. Tuttavia i sintomi li sento proprio reali.

Ho assunto in passato benzodiazepine solo all'occorrenza (attacchi di panico) e comunque mai più di 5 giorni di seguito. Non vorrei mai dipendere da questo tipo di farmaci.

Per la prima volta mi sono rivolto allo sportello di supporto psicologico della mia università ma ci sarà da aspettare 3 mesi.
Ora il mio problema è che per la facoltà che studio dovrei essere io a curare le persone e mi vergogno di accusare questi sintomi. (Comincio ad avere l'ansia di avere l'ansia in reparto, per intenderci) e 3 mesi sono tanti da aspettare.

Dunque volevo chiedere se c'è qualcosa di pratico che posso già cominciare a fare nell'immediato per ridurre tutto questo.
E se secondo voi grazie alla psicoterapia si possono risolvere definitivamente queste problematiche o se sarebbe solo una perdita di tempo...

Ringrazio infinitamente
Per le risposte.
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Dr. Massimiliano Iacucci Psicologo, Psicoterapeuta 146 4
Caro ragazzo,
la psicoterapia non è una perdita di tempo.
Con i suoi tentativi è riuscito a stare meglio?
A volte abbiamo bisogno di un professionista che ci aiuti quando da soli non riusciamo a sbrogliare il bandolo della matassa.

Un lavoro sui suoi pensieri lo ha mai fatto?
Ha mai sentito parlare di comportamenti che impediscono la risoluzione dell'ansia?

Vede, provare ansia è assolutamente normale. Ma preoccuparsi per il fatto di provare ansia è un circolo vizioso che l'ha intrappolata.

Un libro che spesso consiglio ai miei pazienti è "la trappola della felicità" di Russ Harris.
Credo che possa aiutarla in attesa dell'inizio della terapia.

Forza e coraggio.

Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/

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