Relazione con ragazza bipolare
Buongiorno, vi scrivo per un confronto.
Sono, ormai da quasi un anno in una relazione con una ragazza bipolare (penso disturbo bipolare di tipo2 o ciclotimia) con saltuari episodi di bulimia, io 30 anni, lei 26.
Ci conoscevamo già da qualche anno, e dopo un periodo di forte amicizia, tutto si è tramutato in amore, corrisposto. Lei semplicemente fantastica: bella, profonda, intelligente, sensibile, sesso meraviglioso. Sapevo già che aveva una sensibilità particolare per via di sue storie passate finite male, ma il coinvolgimento era troppo forte e mi ci sono buttato.
Che dire, momenti fantastici alternati a momenti terribili. Ogni due settimane crisi e senso di vuoto che mettevano in discussione tutta la sua vita me compreso. La prima volta la lascio io dopo 4 mesi perchè, seppur innamorato pazzo, vedevo che non mi amava più, mi disse che le ero diventato indifferente. Dopo una settimana torna, mi dice che le manco e torniamo insieme. Tutto bellissimo (salvo alcuni momenti no) fino a dicembre. Lì mi lascia lei, perchè a detta sua non vuole trascinarmi nei suoi sbattimenti. dopo due settimane, vedendo che non riuscivamo a stare lontani, torniamo insieme. poi da due mesi fa a questa parte riparte il distacco l'indifferenza. Solo che al posto di essere alternata da momenti brutti di un paio di giorni ogni due settimane, la roba diventa davvero insana. Un giorno "Ti amo", il giorno dopo "non sento più quello che sentivo prima". Pomeriggio "mi sei indifferente", la sera "io ho bisogno di te". E' incredibile come nel giro di una giornata cambi anche solo il modo in cui mi guarda. Da occhi innamorati, frasi intense colme di idee e progetti, a sguardi vuoti e distaccati, un blocco di ghiaccio insomma. E da lì son due mesi che va avanti a "tira e molla", ma spesso è lei a cercarmi. In questo tira e molla sfrenato, che dura ormai da due mesi, ho notato che i suoi meccanismi di rifiuto, in quest'ultima fase, non sono dati da momenti di vuoto o pseudo depressivi come altre volte ma anzi, la vedo in un momento della sua vita molto euforico (ma non mi sembra felice in realtà). Si è buttata in mille cose diverse organizza, fa e disfa, dall'essere una persona sensibile empatica e tranquilla, la vedo ora molto sicura di sè, egocentrata, aggressiva che si mette in mille attività senza badare alle conseguenze (gite in montagna nonostante una caviglia gonfia che le fa male, interruzione di una dieta prescrittagli per alcuni disturbi, poche ore di sonno) Non so bene come comportarmi, se lasciarla andare nonostante i sentimenti che provo (e che a fasi alterne prova anche lei), se darle una mano, nonostante lei rifiuti ogni tipo di consulto e/o trattamento, specialmente nei momenti di euforia come questo.
Ditemi voi che davvero non so più come comportarmi
Grazie in anticipo
Massimo
Sono, ormai da quasi un anno in una relazione con una ragazza bipolare (penso disturbo bipolare di tipo2 o ciclotimia) con saltuari episodi di bulimia, io 30 anni, lei 26.
Ci conoscevamo già da qualche anno, e dopo un periodo di forte amicizia, tutto si è tramutato in amore, corrisposto. Lei semplicemente fantastica: bella, profonda, intelligente, sensibile, sesso meraviglioso. Sapevo già che aveva una sensibilità particolare per via di sue storie passate finite male, ma il coinvolgimento era troppo forte e mi ci sono buttato.
Che dire, momenti fantastici alternati a momenti terribili. Ogni due settimane crisi e senso di vuoto che mettevano in discussione tutta la sua vita me compreso. La prima volta la lascio io dopo 4 mesi perchè, seppur innamorato pazzo, vedevo che non mi amava più, mi disse che le ero diventato indifferente. Dopo una settimana torna, mi dice che le manco e torniamo insieme. Tutto bellissimo (salvo alcuni momenti no) fino a dicembre. Lì mi lascia lei, perchè a detta sua non vuole trascinarmi nei suoi sbattimenti. dopo due settimane, vedendo che non riuscivamo a stare lontani, torniamo insieme. poi da due mesi fa a questa parte riparte il distacco l'indifferenza. Solo che al posto di essere alternata da momenti brutti di un paio di giorni ogni due settimane, la roba diventa davvero insana. Un giorno "Ti amo", il giorno dopo "non sento più quello che sentivo prima". Pomeriggio "mi sei indifferente", la sera "io ho bisogno di te". E' incredibile come nel giro di una giornata cambi anche solo il modo in cui mi guarda. Da occhi innamorati, frasi intense colme di idee e progetti, a sguardi vuoti e distaccati, un blocco di ghiaccio insomma. E da lì son due mesi che va avanti a "tira e molla", ma spesso è lei a cercarmi. In questo tira e molla sfrenato, che dura ormai da due mesi, ho notato che i suoi meccanismi di rifiuto, in quest'ultima fase, non sono dati da momenti di vuoto o pseudo depressivi come altre volte ma anzi, la vedo in un momento della sua vita molto euforico (ma non mi sembra felice in realtà). Si è buttata in mille cose diverse organizza, fa e disfa, dall'essere una persona sensibile empatica e tranquilla, la vedo ora molto sicura di sè, egocentrata, aggressiva che si mette in mille attività senza badare alle conseguenze (gite in montagna nonostante una caviglia gonfia che le fa male, interruzione di una dieta prescrittagli per alcuni disturbi, poche ore di sonno) Non so bene come comportarmi, se lasciarla andare nonostante i sentimenti che provo (e che a fasi alterne prova anche lei), se darle una mano, nonostante lei rifiuti ogni tipo di consulto e/o trattamento, specialmente nei momenti di euforia come questo.
Ditemi voi che davvero non so più come comportarmi
Grazie in anticipo
Massimo
[#1]
Buonasera,
ho letto la sua storia.
È difficile per una persona innamorata, come lei sembra, vivere sull'altalena. Sentirsi una volta amato e, poco dopo, rifiutato.
Ed è ancora più difficile interrompere la relazione.
Se la sua ragazza non comincia a curarsi questo è il destino a cui lei andrà incontro. E tenga presente che nelle fasi maniacali (di forte euforia) la sua ragazza non avrà nessuna intenzione di curarsi perché si sentirà divinamente bene.
Se invece si curasse probabilmente la vedrebbe più spenta ma anche più consapevole di ciò che veramente vuole e prova nei suoi confronti.
ho letto la sua storia.
È difficile per una persona innamorata, come lei sembra, vivere sull'altalena. Sentirsi una volta amato e, poco dopo, rifiutato.
Ed è ancora più difficile interrompere la relazione.
Se la sua ragazza non comincia a curarsi questo è il destino a cui lei andrà incontro. E tenga presente che nelle fasi maniacali (di forte euforia) la sua ragazza non avrà nessuna intenzione di curarsi perché si sentirà divinamente bene.
Se invece si curasse probabilmente la vedrebbe più spenta ma anche più consapevole di ciò che veramente vuole e prova nei suoi confronti.
Dr. Massimiliano Iacucci - Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale
https://www.ordinepsicologilazio.it/albo/massimilianoiacucci/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.3k visite dal 30/03/2019.
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