Calo della libido
Gentili Dottori,
vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema che mi affligge e non poco. Sono fidanzata da 2 anni con un ragazzo meraviglioso e, sia per me che per lui, è la prima relazione seria, nonostante i 50 km che ci separano. Siamo molto simili su tanti aspetti ma su tanti altri abbiamo visioni completamente differenti e questo, agli inizi della nostra relazione, mi spaventava un pò, ma col tempo conoscendoci abbiamo sempre trovato un punto d'incontro. Il mio problema,però, è che ho paura a lasciarmi andare completamente e a fare l'amore con lui per tutta una serie di motivazioni: è la prima volta per me e, da come me l'hanno sempre descritta le mie amiche, si prova molto dolore e già questo mi crea tanta ansia,tensione, oltre al fatto che io vivo costantantemente, 24h su 24, una situazione molto dolorosa in casa perchè mia madre soffre di depressione grave e, a breve, dovrà eseguire degli esami perchè i medici sospettano una forma di Alzhaimer che colpisce soggetti giovani, come nel caso di mia madre, demenza a corpi di lewy. Io sono molto legata ai miei genitori e, vedere soffrire mia madre da più di 20 anni, mi fa stare molto male perchè mi sento impotente, non posso fare nulla per alleviare la sua sofferenza. Io sono una ragazza che ha molto autocontrollo durante la giornata, ma il mio corpo parla, soprattutto di notte, perchè in passato ho sofferto di crisi epilettiche nel sonno, curate poi con Lamictal da 100, mattina e sera ma ora, tutte le notti, mi sveglio urlando per poi riaddormentarmi immediatamente, e ho sempre fame d'aria. Inoltre ho la sindrome del colon irritabile che sto curando con Debrum e Nabutir. Nonostante tutta questa situazione, sono riuscita a laurearmi in Economia, Finanza e Assicurazione e ora sono in attesa di occupazione anche se, al momento, non ricevo alcuna chiamata. Tutto questo però a me crea ulteriore ansia, stress, nervosismo e calo del desiderio,cerco di evitare proprio l'argomento e di non creare situazioni che potrebbero condurci lì ma il mio ragazzo me ne ha parlato perchè, oltre a desiderarmi, vuole aiutarmi a superare questo blocco che ho e non per soddisfare unicamente un bisogno fisico. Anch'io lo vorrei e ci ho provato ma non riesco a lasciarmi andare, quando siamo sul punto di..mi blocco e mi vengono delle crisi di panico.Poi, pian pianino, mi aiuto con la respirazione e torna tutto alla normalità. Volevo chiedervi, ma tutto questo potrebbe essere dovuto alla situazione che vivo in casa?Ho anche eseguito degli esami ormonali per un altro problema e alcuni valori, come il testosterone, sono molto bassi, mentre il cortisolo, che è l'ormone dello stress, è molto elevato. Potrebbe anche trattarsi di uno scompenso a livello ormonale?Non so più cosa pensare perchè anch'io desidero tanto il mio ragazzo, vorrei sposarmi e andare via con lui ma al momento mi sembra tutto così difficile.Grazie a chi mi risponderà.
vorrei sottoporre alla vostra attenzione un problema che mi affligge e non poco. Sono fidanzata da 2 anni con un ragazzo meraviglioso e, sia per me che per lui, è la prima relazione seria, nonostante i 50 km che ci separano. Siamo molto simili su tanti aspetti ma su tanti altri abbiamo visioni completamente differenti e questo, agli inizi della nostra relazione, mi spaventava un pò, ma col tempo conoscendoci abbiamo sempre trovato un punto d'incontro. Il mio problema,però, è che ho paura a lasciarmi andare completamente e a fare l'amore con lui per tutta una serie di motivazioni: è la prima volta per me e, da come me l'hanno sempre descritta le mie amiche, si prova molto dolore e già questo mi crea tanta ansia,tensione, oltre al fatto che io vivo costantantemente, 24h su 24, una situazione molto dolorosa in casa perchè mia madre soffre di depressione grave e, a breve, dovrà eseguire degli esami perchè i medici sospettano una forma di Alzhaimer che colpisce soggetti giovani, come nel caso di mia madre, demenza a corpi di lewy. Io sono molto legata ai miei genitori e, vedere soffrire mia madre da più di 20 anni, mi fa stare molto male perchè mi sento impotente, non posso fare nulla per alleviare la sua sofferenza. Io sono una ragazza che ha molto autocontrollo durante la giornata, ma il mio corpo parla, soprattutto di notte, perchè in passato ho sofferto di crisi epilettiche nel sonno, curate poi con Lamictal da 100, mattina e sera ma ora, tutte le notti, mi sveglio urlando per poi riaddormentarmi immediatamente, e ho sempre fame d'aria. Inoltre ho la sindrome del colon irritabile che sto curando con Debrum e Nabutir. Nonostante tutta questa situazione, sono riuscita a laurearmi in Economia, Finanza e Assicurazione e ora sono in attesa di occupazione anche se, al momento, non ricevo alcuna chiamata. Tutto questo però a me crea ulteriore ansia, stress, nervosismo e calo del desiderio,cerco di evitare proprio l'argomento e di non creare situazioni che potrebbero condurci lì ma il mio ragazzo me ne ha parlato perchè, oltre a desiderarmi, vuole aiutarmi a superare questo blocco che ho e non per soddisfare unicamente un bisogno fisico. Anch'io lo vorrei e ci ho provato ma non riesco a lasciarmi andare, quando siamo sul punto di..mi blocco e mi vengono delle crisi di panico.Poi, pian pianino, mi aiuto con la respirazione e torna tutto alla normalità. Volevo chiedervi, ma tutto questo potrebbe essere dovuto alla situazione che vivo in casa?Ho anche eseguito degli esami ormonali per un altro problema e alcuni valori, come il testosterone, sono molto bassi, mentre il cortisolo, che è l'ormone dello stress, è molto elevato. Potrebbe anche trattarsi di uno scompenso a livello ormonale?Non so più cosa pensare perchè anch'io desidero tanto il mio ragazzo, vorrei sposarmi e andare via con lui ma al momento mi sembra tutto così difficile.Grazie a chi mi risponderà.
[#1]
Gentile utente,
Lei ci chiede implicitamente di fare una diagnosi differenziale per quanto riguarda la Sua bassa libido.
In realtà
- occorre eseguire tutti gli accertamenti medici che possono stare alla base del fenomeno, anche un approfondimento riguardante il dolore alla penetrazione (ginecologa)
( https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html ).
- Se tutto è OK, allora si considera l'aspetto psichico.
Nel Suo caso farei il plurale,
"gli" aspetti psichici,
considerato che essi sono innumerevoli:
dall'impossibilità di lasciarsi andare,
alla preoccupazione per la madre,
ai risvolti psicologici dei disturbi fisici,
e altri ancora.
Credo sia altamente consigliabile per Lei avere due punti di riferimento e di regia
- uno per l'aspetto organico: un medico della cui competenza si fida;
- e uno per l'aspetto psicologico: uno/a Psicologo/A anche Psicoterapeuta;
che comunichino tra loro.
Così riuscirà a sgrovigliare i fili relativi ai due aspetti e ad affrontare i vari disturbi con maggiore ordine.
Altrimenti non rimane che il discorso generale:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5932-desiderio-sessuale-femminile-scarso-da-oggi-c-e-la-pillola-addyi.html .
Attualmente ci manca una diagnosi, da fare di persona.
Dott. Brunialti
Lei ci chiede implicitamente di fare una diagnosi differenziale per quanto riguarda la Sua bassa libido.
In realtà
- occorre eseguire tutti gli accertamenti medici che possono stare alla base del fenomeno, anche un approfondimento riguardante il dolore alla penetrazione (ginecologa)
( https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html ).
- Se tutto è OK, allora si considera l'aspetto psichico.
Nel Suo caso farei il plurale,
"gli" aspetti psichici,
considerato che essi sono innumerevoli:
dall'impossibilità di lasciarsi andare,
alla preoccupazione per la madre,
ai risvolti psicologici dei disturbi fisici,
e altri ancora.
Credo sia altamente consigliabile per Lei avere due punti di riferimento e di regia
- uno per l'aspetto organico: un medico della cui competenza si fida;
- e uno per l'aspetto psicologico: uno/a Psicologo/A anche Psicoterapeuta;
che comunichino tra loro.
Così riuscirà a sgrovigliare i fili relativi ai due aspetti e ad affrontare i vari disturbi con maggiore ordine.
Altrimenti non rimane che il discorso generale:
https://www.medicitalia.it/news/psicologia/5932-desiderio-sessuale-femminile-scarso-da-oggi-c-e-la-pillola-addyi.html .
Attualmente ci manca una diagnosi, da fare di persona.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Innanzitutto La ringrazio per la tempestività con cui mi ha risposto. Il problema è che io non ho dolore alla penetrazione perchè non si è mai arrivati a quel punto,ma solo preliminari. Quando poi capivo che si sarebbe andato oltre, allora è lì che scattava il blocco perchè pensavo che facesse troppo male. Questo succedeva agli inizi perchè il desiderio c'era ed era forte ma non me la sentivo di andare oltre..poi col passare del tempo,la situazione in casa peggiorava e di conseguenza è venuto meno anche il desiderio..non mi viene proprio anche se lo cerco molto fisicamente ma non fino a quel punto perchè penso al dolore che potrei provare. Forse perhè fin da ragazzina sono sempre stata abituata più ai dolori che non alle gioie..papà viaggiava per lavoro,mio fratello studiava fuori e io ero sola a dovermi occupare di mia madre.
[#4]
Utente
Si e mi ci ritrovo completamente. Io la settimana prossima ho un appuntamento con la mia ginecologa alla quale parlerò anche di questi aspetti. Inoltre lo scorso anno ho intrapreso un percorso con la mia psicologa e psicoterapeuta perchè da ragazzina sono stata vittima di bullismo..ho sofferto molto ma in silenzio perchè quando sto male tendo a nascondermi, a non darlo mai a vedere, soprattutto in casa. Questo aspetto è stato risolto attraverso EMDR, adesso stiamo lavorando su mia madre perchè ho molta rabbia dentro di me dal momento che mi sento impotente dinanzi alla sua sofferenza. Quindi parlerò anche di questa cosa.
La ringrazio Dottoressa
La ringrazio Dottoressa
[#6]
Utente
Io inizialmente rifiutavo di intraprendere questo percorso però mi ha spinto papà e adesso lo rigrazio.Mi sta aiutando moltissimo perchè ho tanti aspetti su cui lavorare che mi causano ansia,stress e nervosismo. Su mia madre stiamo lavorando sull'accettazione della sua malattia perchè io,forse per natura, sono abituata a lottare fino alla fine per far sì che la situazioni cambi ma questo non è possibile. E' una lotta che non porta da nessuna parte se non a danneggiare la mia salute. Volevo porle una domanda: è preferibile coinvolgere anche il mio fidanzato nel momento in cui gliene parlerò?
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 1.4k visite dal 30/03/2019.
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