Primi passi per combattere l'ansia

Buonasera, Intanto grazie a chiunque leggerà. Sono una donna di 30 anni. Mi ritengo una persona intelligente, riflessiva e particolarmente intransigente. Nei rapporti con gli altri tendo ad essere una persona solitaria anche se mi piace sinceramente ascoltare: il confronto con le persone, anche con gli sconosciuti, è l'unica cosa che mi regali veramente sollievo. Penso di ascoltare tutti con interesse e profondità, ma non parlo di me se non con pochi. Ho vissuto completamente da spettatrice rispetto alla vita fino all'adolescenza, godendo delle cose attraverso le esperienze degli altri. Ho iniziato a scoprire il mondo come protagonista solo dopo che i miei genitori si sono separati, in tarda adolescenza, e non ho più dovuto subire violenze e torture fisiche da parte di mio padre. Quelle psicologiche tuttavia si sono protratte nel tempo fino al 2016, anno in cui ho finalmente trovato il coraggio di non farmi ricattare psicologicamente ed ho raffreddato i rapporti. Mia madre mi ha sempre sorretto, ma non vive con noi da quando ho circa 20 anni, io e mio fratello più piccolo viviamo da soli da allora.Il mio trascorso è sfortunatamente comune a molti e per questo motivo non ho mai voluto utilizzarlo come alibi per i miei fallimenti, odio l'idea di essere incasellata solo in base ai miei trascorsi. Fino ai 21 anni ho gestito la mia vita abbastanza bene, sono sempre stata brillante nello studio (cosa che mio padre ha sempre detestato, suppongo per senso di inferiorità). Da quel momento in poi però ho subito una graduale battuta d'arresto dovuta ad un crescente stato di ansia. Ora ho una certa età e non sono ancora laureata, anche se in dirittura di arrivo, non riesco a guidare la macchina e la vergogna per la mia situazione è tale da ridurre al minimo i contatti con gli altri. So di avere la forza dentro di me per ribaltare la mia situazione e la mia vita, ma mi piacerebbe avere un consiglio da voi su cosa fare per controllare gli stati ansiosi che mi immobilizzano, solo piccoli primi passi per iniziare.
Grazie mille ancora
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

Lei fa moltissimi sforzi per cercare di tenere tutto sotto controllo; e se fosse proprio tutto ciò a contribuire all'ansia?
La Sua ansia potrebbe essere un campanello d'allarme, un segnale prezioso che segnala ben altro.


Lei scrive: "...cosa fare per controllare gli stati ansiosi che mi immobilizzano, solo piccoli primi passi per iniziare."
Il problema è proprio il controllo, che probabilmente inizia a creare qualche défaillance.

Non ha mai pensato di contattare direttamente uno psicologo psicoterapeuta per questa problematica?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta e per il tempo che mi ha dedicato. Si, in realtà ho pensato varie volte alla possibilità di iniziare un percorso con uno psicoterapeuta ma per un motivo o per un altro ho sempre rimandato. Credo che inizierò al più presto. Ammetto che già solo il fatto di averne parlato mi fa sentire meglio e mi sembra di aver fatto un passo in avanti. Riconosco che è un po' ingenuo pensare ad una formula magica che in tre mosse faccia scomparire l'ansia. Mi sa che mi tocca fare una strada un po' più lunga. Effettivamente sono una persona che tende a voler avere sotto controllo tutto, è uno spunto su cui iniziare a riflettere, magari aiutata da qualcuno. Grazie mille ancora e buon fine settimana
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