Attacchi di. panico ansia paura

Buonasera. Vi scrivo per Chiedervi aiuto. Tra meno di una settimana ho un'esame. Sono al primo anno di università. Ho già dato altri esami e sono andati molto bene ma erano scritti., questo, quindi, è il mio primo orale, non so se dipende dal dover parlare d'avanti a tante persone o semplice ansia da prestazione, ma sono bloccata. Ho paura di vedere i libri, ho ansia al pensiero di dover studiare, conto i giorni che mi rimangono cercando di capire se potrò farcela. Se sono con qualcuno che mi sprona inizio e sono anche molto carica ma appena sono sola calo in un profondo sconforto. Incomincio a vedere come saranno gli esami futuri vedo quante pagine devo studiare, penso alle materie dell'anno prossimo, la mia mente mi gioca brutti scherzi, e io sto pensando di lasciare l'università perché, a questo punto non fa per me, non è solo ansia da prestazione è terrore e se ho paura dei libri, l'università non fa per me giusto? So che deve partire tutto da me so che devo pensare positivo provarci lo stesso ma non ci riesco sono bloccata vi prego aiutatemi voglio vedere la luce in fondo al tunnel ma sola proprio non ci riesco.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Gentile utente,

"se ho paura dei libri, l'università non fa per me giusto?"
Non penso sia corretto. Le rispondo per esperienze personali. Ho avuto pazienti che avevano una forte paura di analisi mediche/del sangue e che adesso frequentano brillantemente la facoltà di medicina e chirurgia. Non è detto che le paure debbano per forza precluderci di fare ciò che vogliamo. Se le paure non si affrontano, queste si ingigantiscono. Se si affrontano, si ridimensionano.

Ora, resta però da capire come affrontare queste sue paure.
Prima degli altri esami ha vissuto lo stesso disagio che ha ora?
Cosa pensa potrebbe succedere durante questo esame orale?
Cosa accadrebbe se l'esame non dovesse andare bene?

Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it

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Utente
Utente
Grazie per la sua risposta dottore. Le rispondo subito. Prima di altri esami ho avuto la stessa identica paura attacchi di panico pianti isterici, nessuno riusciva a calmarmi.,ma poi fortunatamente sono passati a scritti, perché eravamo molti, allora mi sono calmata, ma comunque anche con l'ansia sono riuscita a studiarli. Questa volta è diverso non riesco nemmeno a studiare anche con l'aiuto di amici o con la tenacia di mettermi sola e farlo, anche se mi costringo, niente, nulla.. Non assimilo incomincio a tremare, anche ora che sto scrivendo sono nella stessaa situazione di angoscia. Non so che potrebbe succedere all'orale credo che la cosa peggiore sia quella di rimanere zitta e non riuscire a parlare o non rispondere alle domande. Per quando riguarda quello che potrebbe bere succedere dopo se non riuscissi a passarlo non lo so. Sicuramente avrei paura di dirlo ai miei genitori. Sa dottore io ho lasciato gli studi dopo le superiori e ho deciso di non continuare proprio perché all'esame di stato sono stata malissimo ho avuta ansia e attacchi di panico, poi arrivata li sono andata comunque benissimo. Però quest'anno ho deciso comunque di provarci ho lasciato casa il mio lavoro e ho detto ok adesso cerco di fare qualcosa per cambiare la mia condizione. E invece no l'ansia è tornata peggio di prima. Mio papà non voleva iniziassi l'università perché avevo già un lavoro e ho già una delle mie sorelle che ha iniziato tardi ed è rimasta intrappolata all'università. Ma adesso è contento. Cosa posso fare dottore la prego mo aiuti. Non voglio lasciare ma sento che starò meglio solo se lascerò l'università.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Quindi ha già avuto esperienza di questo disagio, anche se in altre occasioni era riuscita comunque a studiare.
Rimanere zitta ad un orale, o fare scena muta, può succedere. Provi ad esaminare le cause per le quali una persona fa scena muta ad un orale: magari si è preparata poco, magari ha avuto un periodo difficile e non è riuscita a riposarsi la notte, magari...tante altre cose. Come ha già avuto modo di sperimentare, gli esami creano molta ansia in lei, ma alla fine ha anche capito che si possono affrontare. Durante gli esami orali, tra l'altro si è anche più aiutati rispetto ad un esame scritto (dove si è soli con se stessi).
Mi viene da chiederle: quanto teme il giudizio delle altre persone? Come pensa la potrebbero vedere le altre persone, in caso facesse scena muta?

Come mai avrebbe paura di dirlo ai suoi genitori? Di cosa ha realmente paura? Cosa si immagina potrebbero pensare loro di lei?
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Utente
Utente
Credo che lei abbia centrato perfettamente il punto della questione. Io mi sento costantemente giudicata. Ho vergogna di fare le cose sola proprio per questo. Le mie sorelle sono sempre state bravissime i loro voti oscillavano sempre dal 28 al 30. Forse ho paura di non dare gli stessi risultati. Ho paura principalmente del giudizio di mio padre forse perche l'ultima volta che gli ho detto che avevo preso 29 mi ha detto " brava e chi l'avrebbe mai detto" ci sono rimasta un po' male ma so che mi vuole bene ed è contento del mio percorso. Io sono costantemente appoggiata da tutti dottore le mie sorelle e i miei amici non mi lasciano mai sola. Ma nessuno dice la cosa giusta, quella che mi fa sbloccare. E sento che niente cambierà. Ho preso appuntamento da uno psicologo che c'è in università ma l'appuntamento sarà 2 giorni dopo l'esame. Quindi non potrò darlo.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Dalle sue parole mi sembra emerga uno dei nuclei che alimentano il suo disagio.
Bene l'idea di un consulto diretto. Sarebbe meglio che lo psicologo fosse anche psicoterapeuta.

Non capisco il nesso logico tra l'appuntamento 2 giorni dopo l'esame e il non poter sostenerlo. Ritiene che con un colloquio possa poi sostenere l'esame?

Cosa ne pensa, invece, se le dico che non è da un voto che si capisce la serietà di una persona? Cosa ne pensa se le dico che non c è scritto da nessuna parte che lei Deve avere gli stessi risultati delle altre persone? Cosa ne pensa se le chiedo di studiare e fare l'esame solo per la voglia di farlo, solo per se stessa?
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Utente
Utente
Penso che lei abbia ragione, so che lei ha ragione, ma cio nonostante. Io non mi sento meglio, so che le mie sono solo paranoie stupide na questo è quello che mi fa star male. Comunque si penso che parlare con qualcuno prima dell'esame mi avrebbe aiutato a poterlo dare. Ma a questo punto credo che e tutto sarebbe vano.
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Immagino che lei si renda conto dell'irrazionalità dei suoi pensieri. Tuttavia, solo un percorso reale con un terapeuta potrebbe portarla verso un cambiamento positivo. Prenda il fatto di esserne consapevole come un punto di partenza (anche di notevole importanza, direi).
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Utente
Utente
Grazie tante per le belle parole,e per aver impiegato il suo tempo con te.
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Utente
Utente
Buongiorno dottore. Le riscrivo per informarla che oggi ho preso coraggio.. Non so quale ma sono andata a fare l'esame e le devo dire grazie perché nella mia testa risuonavano le suo parole
"Cosa ne pensa, invece, se le dico che non è da un voto che si capisce la serietà di una persona? Cosa ne pensa se le dico che non c è scritto da nessuna parte che lei Deve avere gli stessi risultati delle altre persone? Cosa ne pensa se le chiedo di studiare e fare l'esame solo per la voglia di farlo, solo per se stessa?"
Ed ho fatto proprio così devo comunque continuare a lavorare su questa mia ansia che oggi mi ha molto penalizzato a detta del professore però è un ottimo punto di partenza no?
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Dr. Francesco Ziglioli Psicologo 1k 36
Direi che non solo è un ottimo punto di partenza (l'aver capito l'esigenza di lavorare sulla sua ansia), ma che è anche un ottimo risultato (aver sostenuto l'esame). Si congratuli con se stessa e si conceda un premio.
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