Ho paura di stare con un ragazzo
Buonasera medici, vi ringrazio per il vostro zelante lavoro su questo consultorio online. Nell'ultimo periodo mi sto frequentando con un ragazzo della mia età (Ho 18 anni), nulla di molto serio. E' la prima volta che mi frequento con un ragazzo, ci scambiamo messaggi e ci vediamo di tanto in tanto a scuola. L'anno scorso ho avuto una breve "conoscenza" con un altro ragazzo (mio compagno di classe) ma alla fine tutto è andato a rotoli (si è reso conto che non facevo per lui) e sono stata malissimo per un mese, nonostante non ci fossimo scambiati nemmeno un bacio e non ci fossimo visti all'infuori della scuola! Da sempre mi sono autoimposta di dover finire gli studi (quindi laurearmi) prima di intraprendere una relazione e quindi non sto vivendo molto positivamente questa "relazione". Da un lato sono consapevole che prima o poi finirà perché se da un lato mi trovo bene con lui dall'altro mi sento che non è l'uomo della mia vita. La cosa che mi fa stare male è che vedo comunque tutti i miei coetanei frequentarsi senza troppi problemi con gli altri mentre io mi creo mille problemi. Ci sono giornate in cui la vivo molto bene e sto bene pensando ai suoi messaggi, altre in cui mi sento come oppressa o meglio, non completamente libera, come se dovessi dare conto a lui di quello che faccio. Ovviamente l'esperienza passata mi ha segnata molto e ho paura che quando finirà con lui, starò male di nuovo e succederà sempre questo ogni volta che mi frequenterò con qualcuno. Non so perché non riesco a viverla rilassata e tranquillamente come tutti i miei coetanei che si lasciano e si rimettono con altri senza troppi problemi. La cosa che mi più destabilizza è quando si apre con me parlandomi della sua famiglia o mandandomi foto della sua famiglia, di viaggi che ha fatto o foto di quando era piccolo in generale, come se non riuscissi a sopportare che si stia aprendo così tanto con me. Il fatto è che non è sempre così, dipende da come sto quel giorno. Lui è inoltre un ragazzo particolarmente emotivo e mi ha addirittura mandato foto sue mentre piangeva. E' certamente molto aperto e estroverso, ha avuto diverse relazioni passate (anche sessuali che non ha problemi a raccontare) però ha anche questa sorta di lato nascosto che a volte mi destabilizza. In realtà mi sento di aver sempre avuto questa sorta di paura nei confronti di possibili relazioni, forse perché mi sono autoimposta da sempre che qualunque cosa che nasce a 18 anni è destinata a finire. Le mie compagne mi hanno spinto a buttarmi (lo avrebbero fatto anche loro senza problemi) ma non so perché a volte tutto questo mi destabilizza.
Spero in un vostro aiuto.
Buona serata :)
Spero in un vostro aiuto.
Buona serata :)
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"In realtà mi sento di aver sempre avuto questa sorta di paura nei confronti di possibili relazioni, forse perché mi sono autoimposta da sempre che qualunque cosa che nasce a 18 anni è destinata a finire. Le mie compagne mi hanno spinto a buttarmi (lo avrebbero fatto anche loro senza problemi) ma non so perché a volte tutto questo mi destabilizza."
Gentile ragazza,
questo sentimento ambivalente è senz'altro comprensibile e anche normale alla tua età e se non hai avuto altre storie, ma è anche chiaro che a seconda dell'umore della giornata e del momento vediamo gli eventi e anche ciò che accade a noi in modo differente, a volte attribuendo un peso notevole, altre volte trascurando ciò che accade, perchè lo riteniamo privo di importanza.
In questi ambiti il tempo e l'esperienza ti aiuteranno a "leggere" gli eventi più serenamente e senza troppi turbamenti.
Cordiali saluti,
Gentile ragazza,
questo sentimento ambivalente è senz'altro comprensibile e anche normale alla tua età e se non hai avuto altre storie, ma è anche chiaro che a seconda dell'umore della giornata e del momento vediamo gli eventi e anche ciò che accade a noi in modo differente, a volte attribuendo un peso notevole, altre volte trascurando ciò che accade, perchè lo riteniamo privo di importanza.
In questi ambiti il tempo e l'esperienza ti aiuteranno a "leggere" gli eventi più serenamente e senza troppi turbamenti.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Utente
Cara dottoressa, la ringrazio per la sua risposta. Proprio oggi ho parlato con lui spiegandogli questa mia ansia da relazione, dicendogli che la vorrei vivere senza etichette di alcun genere, come se fossimo più che amici ma non fidanzati. Alla luce di questo anche se lui mi ha detto di sentire le stesse cose, mi sono resa conto che è cambiato, più distaccato e freddo e sto passando tutto il pomeriggio a piangere come una disperata perché stamattina mi sentivo assolutamente di volerla chiudere ed ora sto malissimo perché vorrei tornare sui miei passi e rimangiarmi tutto quello che gli ho detto. Non so che fare.
[#4]
Utente
Rieccomi dottoressa, rispondo solo ora e vi aggiorno sulla situazione. Venerdì 12 aprile ho deciso di mettere un punto a tutto perché ormai avevo perso fiducia a causa di comportamenti suoi con la sua migliore amica ma soprattutto perché avevo totalmente perso di vista i miei obiettivi, studia poco, disattenta a scuola e sempre alla ricerca del momento per poter uscire e vederci. anche su consiglio dei miei genitori (che sanno con quanta facilità mi faccio coinvolgere in queste cose perché la stessa cosa era successa con un altro ragazzo l'anno scorso) ho deciso di mettere un punto anche perché, come avevo scritto " mi sento di aver sempre avuto questa sorta di paura nei confronti di possibili relazioni, forse perché mi sono autoimposta da sempre che qualunque cosa che nasce a 18 anni è destinata a finire" e penso che soprattutto nel mio caso sia vera anche perché specificatamente sapevo che lui non era la persona ADATTA e GIUSTA per me(avevamo anche una visione della vita e del futuro diverso), tipo non era la persona che con orgoglio avrei presentato ad amici o in famiglia e anche se eravamo d'accordo che non avremmo mai portato il tutto a qualcosa di serio alla fine sono crollata perché sapevo che più sarebbe andata avanti la cosa più mi sarei fatta coinvolgere emotivamente (ormai le mie giornate dipendevano dal suo umore). Fatto sta che io sono pienamente consapevole che è stata la cosa giusta da fare perché io non sono una "leggera" e non sarei stata in grado di gestire un qualcosa fatto solo di baci e messaggi con la consapevolezza che sarebbe finito e io non mi sarei mai presentata come la "sua ragazza", il fatto è che dal giorno che ho chiuso sto davvero male, ho vuoti nello stomaco, piango pensando che avrei potuto evitare di farmi coinvolgere dicendo di non voler approfondire la conoscenza con lui, piango perché mi mancano a volte le sue attenzioni, soprattutto nei giorni immediatamente successivi non sono riuscita ad andare a scuola per tre giorni perché mi sentivo proprio a pezzi e sono consapevole che è stupido sopratutto dopo un qualcosa di così breve e poco importante ma mi sento come se mi mancasse un pezzo e ormai sono passati 17 giorni dalla "chiusura" eppure oggi per esempio appena l'ho visto sono dovuta subito scappare in bagno per paura di poter scoppiare a piangere in classe. Le stesse sensazioni, identiche, le ho provate l'anno scorso dopo una "relazione" di solo 3 settimane circa (fatta di abbracci e messaggi, il primo bacio l'ho dato a quest'ultimo ragazzo) e sono cos' arrabbiata con me stessa e delusa dal mio comportamento perché in fondo mi sento davvero depressa e anche i miei genitori a vedermi cos' ne soffrono, dopo tutti i sacrifici che fanno per potermi mantenere tutto e alla luce della mia futura partenza per l'università a Milano. La mia paura è che non sarò mai in grado id proteggermi in caso di eventuali relazioni e che finirò sempre per stare cos' male come sto ora, e continuo a non capire perché sto cadendo in depressione...
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.6k visite dal 25/03/2019.
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