Incestò con padre

Salve. Ho 45 anni. Oggi ho una vita normale e direi veramente serena, ma non è stato semplice arrivarci.
Non ho conosciuto mio padre alla nascita perché i miei erano già separati. Per assurde vicende mia madre si trasferiva da un posto all’altro fin dalla mia nascita perché era contraria che conoscessi mio padre. Poi all’eta di 17 anni sono andata via da casa per conoscerlo e così sono andata a vivere con lui quasi subito. Fino ad allora avevo frequentato sempre istituti privati religiosi, e non ero mai uscita perché mia madre temeva sempre che lui potesse trovarmi, e non ho mai avuto relazioni amicali. Mia madre era inaffettiva e con un comportamento che non condividevo in maniera assoluta perche era irrispettosa nei confronti del mio patrigno, persona carinissima e gentile, tradendolo in continuazione e mettendosi sempre in mostra in maniera estremamente esplicita e volgare. Quando incontrai mio padre aveva un lavoro molto interessante e me ne rese partecipe da subito con mansioni importanti. Sono stata catapultata in un mondo non solo pieno di soldi ma anche pieno di droga e alcol. Inutile dire che ci sono rimasta immediatamente intrappolata. Dopo pochi mesi ho cominciato ad avere attrazione nei suoi confronti e lui non solo mi ha assecondato ma a breve siamo finiti a fare sesso. Questa cosa sarà durata pochi mesi, forse sei ma non ricordo nulla in maniera chiara. Non so neppure come ho fatto a capire che stavo davvero toccando il fondo ed ho deciso di andare via. Mi sono disintossicata da sola. Ho sposato il primo uomo che ho incontrato a soli 18 anni ed ho avuto una figlia. Ovviamente era un uomo sbagliato perché tossicodipendente anche lui, anche se io pensavo che fosse un EX tossico, ma ovviamente mi ero sbagliata. Lo lasciai e ne son seguite altre due relazioni fallimentari con due uomini diversi ed altre due figlie. Altri due casi clinici. Per fortuna però mi son costruita un fortino mentale dove c’ero io e le mie tre figlie che si adorano a vicenda ed a cui, nonostante il lavoro, son riuscita ad essere sempre vicina e presente. Ho cercato di tenerle in un mondo sereno per quanto possibile. Ora sono davvero delle brave ragazze, maggiorenni ed indipendenti, che hanno superato le mie aspettative. Da 6 anni ho uomo totalmente normale, lavoratore, completamente estraneo a cose strane di qualsiasi genere. Siamo una bella famiglia allargata.
Io da dopo che sono andata via da mio padre non ho voluto più vederlo se non per stretta necessità, ma solo due volte quando lui era bisognoso e ridotto sull’astrico, sono riuscita a dirgli che non mi piaceva stare con lui perché mi sentivo che lui aveva abusato di me. Lui si è difeso dicendomi che ero stata io a volerlo.
Ed è questo il punto perché probabilmente è stato così. Provo a giustificarmi ma provo un senso di colpa disgustoso perché credo che sia stata colpa mia. Pensieri che non mi abbandonano. Ho fatto un anno di terapia con una psicologa sei anni fa ma non ne sono venuta a capo
Grazie
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
Gentile signora, devo farle prima di tutto i complimenti perché, pur venendo da una realtà estremamente difficile, ha saputo crescere con affetto responsabile tre figlie e costruirsi una vita equilibrata e abbastanza serena.
Lei dev'essere una persona capace di altruismo e generosità, infatti ha aiutato suo padre, quando si è trovato nel bisogno, pur ritenendolo colpevole di abusi sessuali nei suoi confronti... e dev'essere anche una persona molto intelligente, perché si è resa conto che forse le cose non sono così semplici.
Ha già fatto un anno di terapia. La sua terapeuta dovrebbe averle illustrato fino in fondo la sindrome GSA, ma lei non ne fa cenno. Cito da Wikipedia: "L'attrazione sessuale genetica (dall'inglese Genetic Sexual Attraction, GSA) è il fenomeno di attrazione sessuale che si manifesta tra consanguinei che si incontrano per la prima volta da adulti".
Ciò che è accaduto tra lei e suo padre accade con una frequenza altissima, circa il 50% dei casi, per cui il biasimo che il mondo riserva a questo tipo di relazioni andrebbe rapportato correttamente alle singole circostanze. La sua terapeuta ha lavorato su questo?
Liberarsi dal rancore e dal rimorso, verso suo padre e verso sé stessa, è possibile e auspicabile. Io glielo auguro vivamente.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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Utente
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La ringrazio davvero molto, non solo per la sua risposta ma per la sua enorme gentilezza nel farlo. Con il percorso terapeutico non ho sentito nulla di tutto quello che ha elencato da parte della terapeuta, è passato un anno ho deciso di abbandonare. Probabilmente non è stata totalmente inutile perché mi ha dato il modo di approcciarmi in maniera differente agli uomini, tanto che son riuscita a costruire questa nuova relazione che è completamente dissimile alle mie precedenti e che è davvero sana. Leggerò quello che potrò su questa sindrome, e considerando le percentuali inizierò a smettere di sentirmi mostruosa.
Ancora grazie, e tante belle cose anche a lei
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.4k 193
La ringrazio vivamente delle sue parole e degli auguri. Quello che troverà in rete in genere è sufficiente a chiarire i principali meccanismi della GSA; il resto lo troverà nel suo buon senso, nella sua fondamentale bontà e nel suo desiderio di vivere felice e in pace, come merita.