Inappetenza sessuale
Buonasera,
Sono una ragazza di 22 anni e ho infine deciso di rivolgermi a questo sito non sapendo come altro affrontare il problema.
Sono fidanzata da due anni e mezzo con uno splendido ragazzo, ma nonostante ciò non riesco ad avere ( o comunque molto raramente) un approccio sessuale con lui, sebbene mi attragga sia fisicamente che mentalmente. Premetto che ho sempre avuto problemi con la sfera sessuale, ho sempre provato repulsione, vergogna, mancanza di desiderio e ho sempre cercato di evitare qualunque contatto intimo. Inoltre soffro di ansia, depressione, autolesionismo da anni, sto seguendo una psicoterapia da circa due/tre anni e assumo antidepressivi (sertralina).
Tengo anche a sottolineare che all'età di undici anni ho vissuto un'esperienza negativa a causa di un venditore ambulante che mi ha toccata sul seno, parte del mio corpo che disprezzo e di cui ho vergogna. Prima della mia attuale relazione sono stata un anno con un altro ragazzo e con lui ho avuto la mia prima esperienza sessuale, la quale tuttavia non è stata positiva, poiché spesso pretendeva un contatto intimo che non desideravo e nonostante il dolore fisico non si tirava indietro. Ora il dolore durante l'atto persiste e mi genera molta ansia e spesso repulsione. Non sento alcun desiderio sessuale e ho paura che ciò possa essere la causa della fine di questa relazione a cui tengo davvero molto.
Spero di essere stata esaustiva, grazie dell'attenzione.
Sono una ragazza di 22 anni e ho infine deciso di rivolgermi a questo sito non sapendo come altro affrontare il problema.
Sono fidanzata da due anni e mezzo con uno splendido ragazzo, ma nonostante ciò non riesco ad avere ( o comunque molto raramente) un approccio sessuale con lui, sebbene mi attragga sia fisicamente che mentalmente. Premetto che ho sempre avuto problemi con la sfera sessuale, ho sempre provato repulsione, vergogna, mancanza di desiderio e ho sempre cercato di evitare qualunque contatto intimo. Inoltre soffro di ansia, depressione, autolesionismo da anni, sto seguendo una psicoterapia da circa due/tre anni e assumo antidepressivi (sertralina).
Tengo anche a sottolineare che all'età di undici anni ho vissuto un'esperienza negativa a causa di un venditore ambulante che mi ha toccata sul seno, parte del mio corpo che disprezzo e di cui ho vergogna. Prima della mia attuale relazione sono stata un anno con un altro ragazzo e con lui ho avuto la mia prima esperienza sessuale, la quale tuttavia non è stata positiva, poiché spesso pretendeva un contatto intimo che non desideravo e nonostante il dolore fisico non si tirava indietro. Ora il dolore durante l'atto persiste e mi genera molta ansia e spesso repulsione. Non sento alcun desiderio sessuale e ho paura che ciò possa essere la causa della fine di questa relazione a cui tengo davvero molto.
Spero di essere stata esaustiva, grazie dell'attenzione.
[#1]
Gentile utente,
Lei ci parla di sentimenti ed emozioni verso la sessualità
"..repulsione, vergogna, mancanza di desiderio.."
e di comportamenti
"..ho sempre cercato di evitare qualunque contatto intimo..".
A cui va aggiungersi il dolore alla penetrazione.
E
"Inoltre soffro di ansia, depressione, autolesionismo da anni, sto seguendo una psicoterapia da circa due/tre anni
e assumo antidepressivi..".
Dunque si tratta di un quadro complesso,
nel quale sul desiderio sessuale possono incidere direttamente
. la patologia depressiva
. l'assunzione di farmaci
che vanno a sommarsi
. all'esperienza giovanile.
Anche il dolore alla penetrazione - se non dovuto a cause fisiche (ginecologa) -
rappresenta frequentemente un sintomo del disagio profondo nei confronti di questa area; o altro, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html .
La cosa strana però sta nella Sua affermazione
"..rivolgermi a questo sito non sapendo come altro affrontare il problema.".
Strana perchè Le ha GIA' da tempo una Psicoterapeuta in carne ed ossa,
con la quale confidarsi anche per quel che riguarda la sessualità.
Forse non è scattata la fiducia?
O che altro?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Lei ci parla di sentimenti ed emozioni verso la sessualità
"..repulsione, vergogna, mancanza di desiderio.."
e di comportamenti
"..ho sempre cercato di evitare qualunque contatto intimo..".
A cui va aggiungersi il dolore alla penetrazione.
E
"Inoltre soffro di ansia, depressione, autolesionismo da anni, sto seguendo una psicoterapia da circa due/tre anni
e assumo antidepressivi..".
Dunque si tratta di un quadro complesso,
nel quale sul desiderio sessuale possono incidere direttamente
. la patologia depressiva
. l'assunzione di farmaci
che vanno a sommarsi
. all'esperienza giovanile.
Anche il dolore alla penetrazione - se non dovuto a cause fisiche (ginecologa) -
rappresenta frequentemente un sintomo del disagio profondo nei confronti di questa area; o altro, come potrà leggere qui:
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/7907-terapie-efficaci-per-il-vaginismo-dall-esperienza-clinica.html .
La cosa strana però sta nella Sua affermazione
"..rivolgermi a questo sito non sapendo come altro affrontare il problema.".
Strana perchè Le ha GIA' da tempo una Psicoterapeuta in carne ed ossa,
con la quale confidarsi anche per quel che riguarda la sessualità.
Forse non è scattata la fiducia?
O che altro?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Gentile dottoressa, la ringrazio per la sua risposta. Ho provato più volte ad affrontare il problema con la mia psicologa, ma non so quanto lei possa aiutarmi a superare questo mio profondo e forte disagio... non so davvero cosa fare, ho paura che questo mio problema possa distruggere l'unica relazione bella della mia vita e questa paura non fa che allontanarmi e farmi chiudere ancora di più nei confronti del mio ragazzo. Vorrei aggiungere anche che per me a livello individuale non rappresenta un problema questo rifiuto verso la sfera sessuale, ma ovviamente lo diventa nel rapporto con "l'altro".
[#3]
Gentile utente,
come mai afferma
"..Ho provato più volte ad affrontare il problema con la mia psicologa,
ma non so quanto lei possa aiutarmi a superare questo mio profondo e forte disagio... " ?
Nella Sua Psicologa sull'argomento non ha trovato
disponibilità?
preparazione?
indicazioni?
approfondimento?
La professionista è anche Psicoterapeuta? Solo così può curare..
In altro caso occorre rivolgersi ad una Psicoterapeuta meglio se perfezionata in sessuologia clinica.
Sarebbe importante metter mano alla problematica,
considerato che la sessualità è in molti casi un ingrediente significativo nella coppia.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
come mai afferma
"..Ho provato più volte ad affrontare il problema con la mia psicologa,
ma non so quanto lei possa aiutarmi a superare questo mio profondo e forte disagio... " ?
Nella Sua Psicologa sull'argomento non ha trovato
disponibilità?
preparazione?
indicazioni?
approfondimento?
La professionista è anche Psicoterapeuta? Solo così può curare..
In altro caso occorre rivolgersi ad una Psicoterapeuta meglio se perfezionata in sessuologia clinica.
Sarebbe importante metter mano alla problematica,
considerato che la sessualità è in molti casi un ingrediente significativo nella coppia.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#5]
No,
non "irrisolvibile",
non "la mia natura"..
Bensì talvolta
- la mia storia,
- la mia educazione,
- altro, ma identificabile.
Può darsi che Lei abbia bisogno di una Psy anche Psicoterapeuta perfezionata in questo,
che La sappia seguire adeguatamente.
Ma prima
ne parli apertamente con la Sua,
dichiarando la propria difficoltà
ed il poco aiuto percepito.
Ritiene di poterlo fare?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
non "irrisolvibile",
non "la mia natura"..
Bensì talvolta
- la mia storia,
- la mia educazione,
- altro, ma identificabile.
Può darsi che Lei abbia bisogno di una Psy anche Psicoterapeuta perfezionata in questo,
che La sappia seguire adeguatamente.
Ma prima
ne parli apertamente con la Sua,
dichiarando la propria difficoltà
ed il poco aiuto percepito.
Ritiene di poterlo fare?
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
[#6]
Utente
Se devo essere sincera ho timore di farlo... non voglio ricominciare di nuovo daccapo con una nuova persona sconosciuta... lei non è la prima psicologa che frequento e sono frustrata dal fatto che non riesco a risolvere i miei problemi nonostante mi sia aperta a più persone per farmi aiutare... questo mi porta a pensare che non risolverò mai i miei problemi.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.1k visite dal 16/03/2019.
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