Figlia della ex compagna....troppo presente

Salve, ho un problema un pó delicato da affrontare: da quasi 9 anni ho una vita famigliare con un nuovo compagno il quale é stato prima di me, insieme ad una signora che aveva 3 figli da una relazione precedente (praticamente il mio compagno li ha cresciuti ma non é il padre biologico).
il problema é che da pochi mesi, una di questi figli si é trasferita nel nostro paese e dopo 9 anni, i quali si sono sentiti e visti circa 2 volte, é entrata a gamba tesa nella nostra famiglia, pretendendo tutto "l amore" del mio compagno perché l ha cresciuta come un padre. 10 sms al giorno (anche lui, all'inizio la giustificava un pó, ma é diventata una situazione molto delicata).
Io lavoro fino alle 16 e lei si presenta a casa mia quando non ci sono (il mio compagno non lavora), per poi presentarsi puntuale il sabato mattina, appena uscita dalla spa, quando sa che é l'unico momento che ho per pulire casa. Mi ha anche detto che che lei mi ha accettata (?????). Il problema é che sono io a non accettare una situazione simile. Le ho parlato e da allora non mi saluta piú.
Ha 34 anni...troppo piccola per capire una situazione del genere? La sorella manda frecciatine su Fb dicendo che le persone sembrano oro ma sono merde. Ragazzi, sono io ad aver bisogno di aiuto?
c'é da dire che il paese é di 4000 abitanti di cui 400 sono suoi parenti diretti e sua madre!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Utente,

è possibile che questa persona sia in effetti gelosa del fatto che quello che considera come il proprio padre stia con un'altra donna, come potrebbe accadere se avessero un legame biologico, ma, vista l'età di tutti voi soggetti coinvolti, direi che sarebbe un obiettivo realistico quello di fare chiarezza e arrivare a costruire rapporti quantomeno civili fra voi.

Dal suo scritto sembra che lei sia stata lasciata sola dal suo compagno a gestire questa situazione e che abbia quindi dovuto rapportarsi autonomamente alla signora in questione, trovandosi in una posizione scomoda e molto difficile da gestire.
Penso che si possa trovare una soluzione solo attraverso un maggiore coinvolgimento del suo compagno, che dovrebbe rinunciare al ruolo di "oggetto del contendere" per diventare parte attiva nel processo di coinvolgimento della "figlia" nella vostra vita, se è quello che desidera, mirando a creare rapporti civili e a farle ottenere il rispetto che merita in quanto sua attuale compagna di vita.

Se lui rifiuterà di farsi coinvolgere e di prendere una posizione sarà presumibilmente difficile che voi due arriviate a comporre il dissidio che si sta generando, essendo due sconosciute che non hanno particolare interesse a frequentarsi, ad accettarsi e a creare un legame.

Le suggerisco quindi di parlargli per fargli capire che è importante che intervenga e che gestisca diversamente la situazione, visto che quanto sta accadendo le sta togliendo serenità.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it