Fine di una storia e pensieri che non mi abbandonano
Buongiorno,
dopo quasi 5 anni di rilazione e 4 di convivenza ad ottobre il mio ex fidanzato ha deciso di lasciarmi perchè non più innamorato. Le motivazioni sono state chiare (volgiamo cose diverse, non siamo più felici..etc etc) e con nessuna possibilità di ripensamento.
Io figlia unica, orfana di madre, in una città che non è la mia, dopo 6 mesi che stiamo assieme scopro che mio padre mi ha mentito e fruttata per anni dopo la morte di mia madre e da allora non ho più rapporti con lui, la mia famiglia, ed il mio punto di riferimento più importante diventa quindi lui.
Inizialmente il mio ex continuava a scrivermi ad essere in qualche modo presente. Ad oggi invece, dopo avere iniziato una frequentazione con una collega, non si fa più sentire ed io mi sento ancora più sola ed abbandonata.
Come si può passare dallo stare sempre assieme, dal preoccuparsi ed essere presente per una persona al non sentirla più? Al disinteressarsi completamente?
Questa cosa non mi fa dormire, ormai è diventato un pensiero ossessivo. Ho un forte e costante mal di stomaco, nausea. Non faccio altro che pensare a lui che si comporta con lei come faceva con me, che la chiama, si interessa, che organizza i weekend fuori e che di me non interessa più nulla.
Se provo ad uscire con gli amici non riesco a distrarmi, mi sono iscritta a dei corsi, ma nulla riesce a togliermi questi pensieri per me deleteri.
Cosa posso fare per risucire a sueprare questo senso di abbandono e di dolore?
Razionalmente so che anche io non sono più innamorata di lui, ma nonostante questa consapevolezza il dolore per la sua lontananza affettiva mi fa stare male.
Grazie
dopo quasi 5 anni di rilazione e 4 di convivenza ad ottobre il mio ex fidanzato ha deciso di lasciarmi perchè non più innamorato. Le motivazioni sono state chiare (volgiamo cose diverse, non siamo più felici..etc etc) e con nessuna possibilità di ripensamento.
Io figlia unica, orfana di madre, in una città che non è la mia, dopo 6 mesi che stiamo assieme scopro che mio padre mi ha mentito e fruttata per anni dopo la morte di mia madre e da allora non ho più rapporti con lui, la mia famiglia, ed il mio punto di riferimento più importante diventa quindi lui.
Inizialmente il mio ex continuava a scrivermi ad essere in qualche modo presente. Ad oggi invece, dopo avere iniziato una frequentazione con una collega, non si fa più sentire ed io mi sento ancora più sola ed abbandonata.
Come si può passare dallo stare sempre assieme, dal preoccuparsi ed essere presente per una persona al non sentirla più? Al disinteressarsi completamente?
Questa cosa non mi fa dormire, ormai è diventato un pensiero ossessivo. Ho un forte e costante mal di stomaco, nausea. Non faccio altro che pensare a lui che si comporta con lei come faceva con me, che la chiama, si interessa, che organizza i weekend fuori e che di me non interessa più nulla.
Se provo ad uscire con gli amici non riesco a distrarmi, mi sono iscritta a dei corsi, ma nulla riesce a togliermi questi pensieri per me deleteri.
Cosa posso fare per risucire a sueprare questo senso di abbandono e di dolore?
Razionalmente so che anche io non sono più innamorata di lui, ma nonostante questa consapevolezza il dolore per la sua lontananza affettiva mi fa stare male.
Grazie
[#1]
Gentile Utente,
da ottobre ad oggi non è passato poi tantissimo tempo, ma sono trascorsi diversi mesi durante i quali probabilmente Lei ha rimuginato sulla vicenda ed è ferita dal comportamento del Suo ex.
Però Lei pone domande che trovano risposte per Lei molto dolorose in questo momento:
"Come si può passare dallo stare sempre assieme, dal preoccuparsi ed essere presente per una persona al non sentirla più? Al disinteressarsi completamente?"
E' sufficiente non essere più innamorati, più coinvolti, e probabilmente è capitato anche a Lei di disamorarsi di qualcuno nella Sua vita. Ma senz'altro tutto ciò ora Le fa male.
Che cosa fare per stare meglio? In parte già sta facendo molto per voltare pagina, ma -per quanto possa sembrare banale- in casi come il Suo è il tempo un fattore importante.
Continui a guardare avanti, purtroppo queste cose accadono a tutti prima o poi nella vita, ma deve sforzarsi di normalizzare. Ovviamente senza sensi di colpa e senza cercare i perchè. Accade perchè ci si disinnamora e perchè non è sempre facile mantenere le promesse e gli impegni.
Faccia anche attenzione perchè il senso di abbandono probabilmente è legato alla perdita della mamma e forse si sente tradita e abbandonata per questa perdita che brucia come la perdita della mamma. Forse Lei è molto sensibile alle perdite e allora avrebbe bisogno di rafforzarsi su questo doloroso tema.
Se da sola non ci riuscisse, un aiuto psicologico diretto potrebbe essere di aiuto.
Cordiali saluti,
da ottobre ad oggi non è passato poi tantissimo tempo, ma sono trascorsi diversi mesi durante i quali probabilmente Lei ha rimuginato sulla vicenda ed è ferita dal comportamento del Suo ex.
Però Lei pone domande che trovano risposte per Lei molto dolorose in questo momento:
"Come si può passare dallo stare sempre assieme, dal preoccuparsi ed essere presente per una persona al non sentirla più? Al disinteressarsi completamente?"
E' sufficiente non essere più innamorati, più coinvolti, e probabilmente è capitato anche a Lei di disamorarsi di qualcuno nella Sua vita. Ma senz'altro tutto ciò ora Le fa male.
Che cosa fare per stare meglio? In parte già sta facendo molto per voltare pagina, ma -per quanto possa sembrare banale- in casi come il Suo è il tempo un fattore importante.
Continui a guardare avanti, purtroppo queste cose accadono a tutti prima o poi nella vita, ma deve sforzarsi di normalizzare. Ovviamente senza sensi di colpa e senza cercare i perchè. Accade perchè ci si disinnamora e perchè non è sempre facile mantenere le promesse e gli impegni.
Faccia anche attenzione perchè il senso di abbandono probabilmente è legato alla perdita della mamma e forse si sente tradita e abbandonata per questa perdita che brucia come la perdita della mamma. Forse Lei è molto sensibile alle perdite e allora avrebbe bisogno di rafforzarsi su questo doloroso tema.
Se da sola non ci riuscisse, un aiuto psicologico diretto potrebbe essere di aiuto.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 903 visite dal 13/03/2019.
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