Interrompere o meno un'amicizia
Buongiorno, chiedo consiglio per una situazione che sta minando la mia serenità quotidiana.
Sono stanca della mia migliore amica . Ci siamo conosciute quando avevamo 20 anni, adesso ne abbiamo 28. E’ sempre stata un tipo abbastanza svampito, ma le ho voluto e le voglio ancora bene perché in fondo è una brava ragazza, abbiamo un temperamento molto simile, entrambe introverse e timide, anche se lei lo è molto più di me. All’inizio la nostra amicizia è stata abbastanza turbolenta, lei aveva manifestato un’insicurezza unica e un attaccamento davvero morboso verso me. Guai a vedermi con altri, guai a non rispondere ad una sua chiamata. Guai ad andare in un posto senza lei. Per molto tempo il suo non è stato affetto ma un sincero egoismo. Per anni abbiamo parlato solo di lei, se io avevo un problema, lei sicuramente ce l’aveva più grave. Crescendo, a suon di litigate e sfuriate da parte mia, ha capito e adesso è un rapporto molto più equilibrato. Avanzando con l’età però, non ho potuto far altro che notare quando lei sia rimasta emotivamente molto, molto immatura ed infantile. Una delle cose che ha contribuito ad allontanarmi, è la sua vita amorosa. Cambia all’incirca fidanzato ogni tre mesi. Per fare un esempio, a gennaio si è lasciata con un ragazzo con il quale è stata due mesi, tra vacanze insieme e grandi dichiarazioni d’amore. Dopo una settimana si è impegnata con un altro, rassicurandomi del fatto che ci sarebbe andata piano. Passati trenta giorni, già dicono di amarsi alla follia, è successo mille volte e risuccederà ancora. Sono stanca di dovermi fingere sempre felice per lei, quando reputo che si comporti come una bambina. So che la vita è sua e deve fare come vuole, però mi infastidisce davvero dover sempre rincuorarla dopo la fine di ogni storia, non riuscendo a farle capire quando sia impossibile innamorarsi con una simile frequenza, e di come si getti tra le braccia di qualcuno senza mai pensarci due volte o senza mai una frequentazione adeguata. Mi spolpa di tutte le mie energie quando corre da me in cerca di consolazione, e si offende se le dico che è diventato difficile prenderla sul serio. Non so più gestire il fastidio che provo, la situazione mi fa soffrire. Le voglio bene ma è difficile starle accanto ed è difficile esserle amica ma, soprattutto, fare l’amica. E’ giusto interrompere l’amicizia perché non approvo più certe sue scelte di vita, che hanno fatto vertiginosamente decrescere la mia stima verso lei? Oppure il problema è solo mio e devo imparare a non caricarmi delle turbe emotive altrui, lasciando inalterato il rapporto? Lei ha solo me come io del resto o praticamente quasi solo lei oltre altre due amiche che vedo una o due volte al mese ( ma con le quali ho enorme sintonia).
Grazie mille in anticipo.
Sono stanca della mia migliore amica . Ci siamo conosciute quando avevamo 20 anni, adesso ne abbiamo 28. E’ sempre stata un tipo abbastanza svampito, ma le ho voluto e le voglio ancora bene perché in fondo è una brava ragazza, abbiamo un temperamento molto simile, entrambe introverse e timide, anche se lei lo è molto più di me. All’inizio la nostra amicizia è stata abbastanza turbolenta, lei aveva manifestato un’insicurezza unica e un attaccamento davvero morboso verso me. Guai a vedermi con altri, guai a non rispondere ad una sua chiamata. Guai ad andare in un posto senza lei. Per molto tempo il suo non è stato affetto ma un sincero egoismo. Per anni abbiamo parlato solo di lei, se io avevo un problema, lei sicuramente ce l’aveva più grave. Crescendo, a suon di litigate e sfuriate da parte mia, ha capito e adesso è un rapporto molto più equilibrato. Avanzando con l’età però, non ho potuto far altro che notare quando lei sia rimasta emotivamente molto, molto immatura ed infantile. Una delle cose che ha contribuito ad allontanarmi, è la sua vita amorosa. Cambia all’incirca fidanzato ogni tre mesi. Per fare un esempio, a gennaio si è lasciata con un ragazzo con il quale è stata due mesi, tra vacanze insieme e grandi dichiarazioni d’amore. Dopo una settimana si è impegnata con un altro, rassicurandomi del fatto che ci sarebbe andata piano. Passati trenta giorni, già dicono di amarsi alla follia, è successo mille volte e risuccederà ancora. Sono stanca di dovermi fingere sempre felice per lei, quando reputo che si comporti come una bambina. So che la vita è sua e deve fare come vuole, però mi infastidisce davvero dover sempre rincuorarla dopo la fine di ogni storia, non riuscendo a farle capire quando sia impossibile innamorarsi con una simile frequenza, e di come si getti tra le braccia di qualcuno senza mai pensarci due volte o senza mai una frequentazione adeguata. Mi spolpa di tutte le mie energie quando corre da me in cerca di consolazione, e si offende se le dico che è diventato difficile prenderla sul serio. Non so più gestire il fastidio che provo, la situazione mi fa soffrire. Le voglio bene ma è difficile starle accanto ed è difficile esserle amica ma, soprattutto, fare l’amica. E’ giusto interrompere l’amicizia perché non approvo più certe sue scelte di vita, che hanno fatto vertiginosamente decrescere la mia stima verso lei? Oppure il problema è solo mio e devo imparare a non caricarmi delle turbe emotive altrui, lasciando inalterato il rapporto? Lei ha solo me come io del resto o praticamente quasi solo lei oltre altre due amiche che vedo una o due volte al mese ( ma con le quali ho enorme sintonia).
Grazie mille in anticipo.
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Buongiorno,
ci sono tante vie di mezzo tra la continuazione di un'amicizia con le stesse modalità e la sua brusca chiusura. Da quanto racconta, sembra chiaro che a nessuna delle due giovi un rapporto con elevato tasso di collusione. Se riuscirà a ridurre la distanza, soprattutto emotiva, con la sua amica, che a differenza di lei, sembrerebbe non aver compiuto alcun progresso tra i 20 e i 28 anni, potrà assistere ad un evoluzione naturale dell'interazione. Nello stesso tempo, sarà importante per lei continuare a frequentare altre persone più mature e sviluppare ulteriormente il circuito relazionale.
ci sono tante vie di mezzo tra la continuazione di un'amicizia con le stesse modalità e la sua brusca chiusura. Da quanto racconta, sembra chiaro che a nessuna delle due giovi un rapporto con elevato tasso di collusione. Se riuscirà a ridurre la distanza, soprattutto emotiva, con la sua amica, che a differenza di lei, sembrerebbe non aver compiuto alcun progresso tra i 20 e i 28 anni, potrà assistere ad un evoluzione naturale dell'interazione. Nello stesso tempo, sarà importante per lei continuare a frequentare altre persone più mature e sviluppare ulteriormente il circuito relazionale.
Dr. marco minelli
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 11/03/2019.
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