Negazione della sofferenza o guarigione?
Buongiorno,
Intanto vi ringrazio per il servizio che offrite e le preziose consulenze online.
Mi chiamo Mara, sono una ragazza molto giovane, da sempre molto sensibile e che, quando si lega, lo fa con tutta se stessa e si dona molto.
Vi scrivo per un "problema" alquanto singolare, ma farò prima una premessa.
Pochi giorni fa sono stata lasciata dal mio ex partner, dopo una relazione durata alcuni anni. Una relazione con diversi momenti positivi ma anche molto, molto travagliata (per diversi motivi) e che mi ha fatto abbastanza soffrire.
Ora, siccome a grandi linee conosco la "tempistica" media delle riprese in amore, vi chiedo: è "normale" che dopo i primi giorni di sofferenza intensa (con inappetenza, insonnia, negazione di quanto accaduto, tentativi di riconciliazione), ora, dopo solo pochi giorni, io possa dire di sentirmi già un po' meglio? Non è questo di solito il modo in cui io reagisco alle separazioni. Ora riesco a mangiare, dormire, studiare (frequento l'università, studio Lettere) e apprezzare la compagnia di amici e famiglia. Sono quasi sollevata, paradossalmente, che la relazione sia finita. Certo, alcune volte provo un po' di nostalgia al ricordo di alcuni momenti belli vissuti insieme, ma poi mi ricordo di tutti i momenti di delusione o sofferenza. Tuttavia, allo stesso tempo temo che questa sia una "falsa ripresa" e che un giorno mi sveglierò e mi crollerà di nuovo il mondo addosso. Aggiungo, se può essere utile, che in passato sono già stata in psicoterapia.
Attendo vostri pareri (limitatamente alle scarse informazioni che si possono ovviamente avere tramite un consulto online) e vi ringrazio sin da ora.
Intanto vi ringrazio per il servizio che offrite e le preziose consulenze online.
Mi chiamo Mara, sono una ragazza molto giovane, da sempre molto sensibile e che, quando si lega, lo fa con tutta se stessa e si dona molto.
Vi scrivo per un "problema" alquanto singolare, ma farò prima una premessa.
Pochi giorni fa sono stata lasciata dal mio ex partner, dopo una relazione durata alcuni anni. Una relazione con diversi momenti positivi ma anche molto, molto travagliata (per diversi motivi) e che mi ha fatto abbastanza soffrire.
Ora, siccome a grandi linee conosco la "tempistica" media delle riprese in amore, vi chiedo: è "normale" che dopo i primi giorni di sofferenza intensa (con inappetenza, insonnia, negazione di quanto accaduto, tentativi di riconciliazione), ora, dopo solo pochi giorni, io possa dire di sentirmi già un po' meglio? Non è questo di solito il modo in cui io reagisco alle separazioni. Ora riesco a mangiare, dormire, studiare (frequento l'università, studio Lettere) e apprezzare la compagnia di amici e famiglia. Sono quasi sollevata, paradossalmente, che la relazione sia finita. Certo, alcune volte provo un po' di nostalgia al ricordo di alcuni momenti belli vissuti insieme, ma poi mi ricordo di tutti i momenti di delusione o sofferenza. Tuttavia, allo stesso tempo temo che questa sia una "falsa ripresa" e che un giorno mi sveglierò e mi crollerà di nuovo il mondo addosso. Aggiungo, se può essere utile, che in passato sono già stata in psicoterapia.
Attendo vostri pareri (limitatamente alle scarse informazioni che si possono ovviamente avere tramite un consulto online) e vi ringrazio sin da ora.
[#1]
Gentile ragazza, a volte prendiamo atto che la nostra relazione e’ stata una relazione tossica ed inadeguata ( o lo sia diventata nel tempo), proprio quando finisce.
C’e’ Stata evidentemente una vicinanza e frequentazione tale che non le hanno permesso di ri- conoscere questi segnali e invece tale da offuscare la realtà. Evidentemente c’erano stati già segnali a riguardo.
Ora a distanza riesce anche ad osservare i vantaggi’ legati alla ripresa della suo spazio individuale.
E’ possibile che ci saranno periodi più bui, legati forse a momenti in cui e’ più sotto stress. Sarebbe del tutto normale.
Pensieri e vissuti emotivi non sono mai immobili’ ma mutano nel tempo e dobbiamo imparare ad osservare questi cambiamenti come nuvole che sorgono all orizzonte e attraversano l’ampio scenario della nostra mente. Attendere insomma con pazienza e fiducia che passino.
Ci tenga aggiornati
C’e’ Stata evidentemente una vicinanza e frequentazione tale che non le hanno permesso di ri- conoscere questi segnali e invece tale da offuscare la realtà. Evidentemente c’erano stati già segnali a riguardo.
Ora a distanza riesce anche ad osservare i vantaggi’ legati alla ripresa della suo spazio individuale.
E’ possibile che ci saranno periodi più bui, legati forse a momenti in cui e’ più sotto stress. Sarebbe del tutto normale.
Pensieri e vissuti emotivi non sono mai immobili’ ma mutano nel tempo e dobbiamo imparare ad osservare questi cambiamenti come nuvole che sorgono all orizzonte e attraversano l’ampio scenario della nostra mente. Attendere insomma con pazienza e fiducia che passino.
Ci tenga aggiornati
Dr.ssa Daniela Benedetto
Psicologa e Psicoterapeuta EMDR Roma
tel. 3396306112 www.danielabenedetto.it
Visite in presenza e da remoto (on line)
[#2]
Ex utente
La ringrazio molto per la rapida risposta e le rassicurazioni.
Già durante la giornata di oggi è riaffiorata un po' di tristezza, ho lasciato scorrere le lacrime per permettermi di vivere il dolore inevitabile.
In questi momenti ho resistito alla tentazione di contattare/telefonare al mio ex (ci siamo lasciati in buoni rapporti), forse anche con una lievissima speranza (più inconsapevole che consapevole) di poter tornare insieme, e volevo chiedervi se, per superare la separazione senza vanificare gli sforzi finora, sia necessario continuare a mantenere il "no contact" ancora per un po' di settimane.
Il mio secondo interrogativo invece riguarda i modi migliori per affrontare e superare gli eventuali momenti di crisi post-rottura che mi si presenteranno in futuro.
Grazie mille!!
Già durante la giornata di oggi è riaffiorata un po' di tristezza, ho lasciato scorrere le lacrime per permettermi di vivere il dolore inevitabile.
In questi momenti ho resistito alla tentazione di contattare/telefonare al mio ex (ci siamo lasciati in buoni rapporti), forse anche con una lievissima speranza (più inconsapevole che consapevole) di poter tornare insieme, e volevo chiedervi se, per superare la separazione senza vanificare gli sforzi finora, sia necessario continuare a mantenere il "no contact" ancora per un po' di settimane.
Il mio secondo interrogativo invece riguarda i modi migliori per affrontare e superare gli eventuali momenti di crisi post-rottura che mi si presenteranno in futuro.
Grazie mille!!
[#3]
Ex utente
Buongiorno,
Torno a scrivervi dopo numerosi mesi, per aggiornarvi e sottoporvi un’inquietudine sorta nel frattempo.
Il mio ex ragazzo mi ha lasciata una settimana e mezzo fa dopo una lunghissima pausa e, dopo aver sofferto veramente molto durante la pausa (in cui ci siamo comunque frequentati), il giorno dopo la separazione è come se fosse caduta la maschera dal suo volto, mi fossi svegliata da un incubo e ora percepisco solo sollievo e voglia di distacco, senza sofferenza (se non quella di avergli permesso di trattarmi male, era una relazione verbalmente violenta e in generale sicuramente tossica).
In questi mesi mi sono informata molto sulle relazioni tossiche e da tanto tempo c’era dentro di me molta dissonanza cognitiva è una parte di me voleva già distaccarsene.
Vi chiedo quindi: potrebbe essere una reazione difensiva di shock e paralisi emotiva oppure sono davvero sulla strada della guarigione ?
Ne parlerò anche in psicoterapia (la devo iniziare a breve).
Grazie mille!
Torno a scrivervi dopo numerosi mesi, per aggiornarvi e sottoporvi un’inquietudine sorta nel frattempo.
Il mio ex ragazzo mi ha lasciata una settimana e mezzo fa dopo una lunghissima pausa e, dopo aver sofferto veramente molto durante la pausa (in cui ci siamo comunque frequentati), il giorno dopo la separazione è come se fosse caduta la maschera dal suo volto, mi fossi svegliata da un incubo e ora percepisco solo sollievo e voglia di distacco, senza sofferenza (se non quella di avergli permesso di trattarmi male, era una relazione verbalmente violenta e in generale sicuramente tossica).
In questi mesi mi sono informata molto sulle relazioni tossiche e da tanto tempo c’era dentro di me molta dissonanza cognitiva è una parte di me voleva già distaccarsene.
Vi chiedo quindi: potrebbe essere una reazione difensiva di shock e paralisi emotiva oppure sono davvero sulla strada della guarigione ?
Ne parlerò anche in psicoterapia (la devo iniziare a breve).
Grazie mille!
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 989 visite dal 09/03/2019.
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