Psicoanalisi e dismorfobia

Buonasera gentili dottori, vi scrivo in preda alla disperazione. Sono in cura da una psichiatra e da una psicologa da una trentina d'anni con la diagnosi di disturbo schizoaffettivo di tipo depressivo. Soffro anche di fobia sociale, dismorfofobia e disturbi della sfera sessuale. La mia psicologa mi pratica una psicoterapia cognitivo comportamentale; veramente in 30 anni di terapia mi hanno cambiato molti psichiatri e psicologi, tutte donne peraltro. Ho cambiato anche molti farmaci, tra antidepressivi, antipsicotici, ansiolitici e stabilizzatori dell'umore. Sono sufficientemente soddisfatta della mia psichiatra, mentre credo che il tipo di psicoterapia cognitivo comportamentale, con incontri mensili di mezzora neanche, in cui non riesco nemmeno ad accennare certi argomenti, che pure mi gettano nella sofferenza psichica più profonda, sia completamente inefficace nel mio caso. Avrei soprattutto il bisogno di affrontare il disturbo dismorfico con i conseguenti problemi relazionali e sessuali. Vorrei sapere se un trattamento psicoanalitico sarebbe più indicato nel mio caso, e di che tipo. Vorrei anche delle indicazioni su come trovare un serio professionista, possibilmente di sesso maschile, nella mia città, che abbia un curriculum rispettabile. A quali ordini e associazioni deve essere iscritto? Cerco un dottore che abbia ottime credenziali. Ringrazio chi avrà la pazienza di rispondenti.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Signora,

è indubbio che un percorso di sostegno o terapia psicologica non possa essere sufficientemente incisivo se si svolge a cadenza mensile per la durata di mezz'ora a seduta.
Questo vale per qualsiasi tipo di intervento, indipendentemente dall'orientamento teorico seguito.

Di conseguenza a mio avviso può essere un'ottima idea che lei cerchi uno psicologo che possa incontrarla con maggior frequenza.

Potrà rivolgersi ad un nostro collega di orientamento psicoanalitico, ma anche di altro orientamento (per esempio ipnotico), soprattutto se nel corso della Terapia Cognitivo-Comportamentale avesse riscontrato difficoltà ad eseguire gli esercizi e una sostanziale inefficacia degli stessi.

Riguardo alle credenziali è importante che controlli l'iscrizione all'Ordine degli Psicologi del professionista al quale si rivolgerà, cioè la sua effettiva abilitazione all'esercizio della professione, e che verifichi poi di persona se quello/a psicologo/a è qualcuno con cui lei si può trovare bene o meno, cosa che non è possibile appurare a priori.

Suggerisco che chi sceglierà come psicologo sia messo in contatto con lo psichiatra che la segue, in modo tale da favorire la collaborazione fra le diverse figure che si occupino di lei.

Le faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2018 al 2019
Ex utente
La ringrazio molto per la gentile ed esaustiva risposta.
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