Differenza d'età e conflitto con i genitori
Salve, sono una ragazza di 19 anni
Non studio, ultimamente lavoro part time e sono alla ricerca di un lavoro fisso che possa darmi una sicurezza economica
Da quasi 3 mesi frequento un ragazzo di 35 anni.. Purtroppo ci siamo innamorati pur essendo consapevoli dei rischi..
Per due mesi siamo riusciti a tenere tutto nascosto vedendoci ogni sera e il più possibile
Ma non è stato possibile tenerlo nascosto a lungo perché qualche settimana fa i miei genitori l'hanno scoperto.. Inizialmente solo mia madre che, compreso quanto fossi felice insieme a lui, è stata disposta per una settimana a nasconderlo a mio padre e a farmi fare le mie scelte..
Se non che l'ha scoperto anche mio padre..
Loro non sono assolutamente d'accordo, pensano che per lui io sia solo un gioco e soprattutto pensano che mi farà perdere la mia vita e la mia giovinezza ma non è così..
Io voglio trovarmi un lavoro, voglio rendermi indipendente e avere la possibilità di farmi la mia vita con lui.. So che 3 mesi sono pochi ma siamo convinti di quello che stiamo facendo, entrambi..
Ma i miei genitori non lo capiscono... Hanno cominciato a mettermi varie restrizioni come il coprifuoco, non poter uscire tutte le sere e via dicendo.. Purtroppo lui con il lavoro che fa non riesce a stare con me solamente a tarda sera e il coprifuoco va molto a compromettere..
Ora non voglio che loro decidano per me.. L'hanno sempre fatto.. Ma sono stanca, vorrei poter fare le mie scelte, giuste o sbagliate che siano.. So che loro cercano di proteggermi ma non possono farlo per sempre..
So perfettamente che 16 anni di differenza sono molto, che lui ha già fatto tutte le sue esperienze mentre io sono solo all'inizio.. Ma stiamo bene, più che mai.. E se potessimo stare insieme per tutta la vita lo faremmo.. Vorremmo molto convivere, lui già abita da solo e mi vorrebbe accanto a lui, me lo ripete spesso.. Tanto da farmi una copia delle chiavi di casa.. Sono consapevole di essere molto giovane, ma vorrei fare ciò che mi rende felice..
A nessuno dei due interessa l'età, non ci importa.. Il problema più grande sono i genitori.. Vorrei solo che capissero e che mi dessero la possibilità di scegliere per la mia vita..
Non studio, ultimamente lavoro part time e sono alla ricerca di un lavoro fisso che possa darmi una sicurezza economica
Da quasi 3 mesi frequento un ragazzo di 35 anni.. Purtroppo ci siamo innamorati pur essendo consapevoli dei rischi..
Per due mesi siamo riusciti a tenere tutto nascosto vedendoci ogni sera e il più possibile
Ma non è stato possibile tenerlo nascosto a lungo perché qualche settimana fa i miei genitori l'hanno scoperto.. Inizialmente solo mia madre che, compreso quanto fossi felice insieme a lui, è stata disposta per una settimana a nasconderlo a mio padre e a farmi fare le mie scelte..
Se non che l'ha scoperto anche mio padre..
Loro non sono assolutamente d'accordo, pensano che per lui io sia solo un gioco e soprattutto pensano che mi farà perdere la mia vita e la mia giovinezza ma non è così..
Io voglio trovarmi un lavoro, voglio rendermi indipendente e avere la possibilità di farmi la mia vita con lui.. So che 3 mesi sono pochi ma siamo convinti di quello che stiamo facendo, entrambi..
Ma i miei genitori non lo capiscono... Hanno cominciato a mettermi varie restrizioni come il coprifuoco, non poter uscire tutte le sere e via dicendo.. Purtroppo lui con il lavoro che fa non riesce a stare con me solamente a tarda sera e il coprifuoco va molto a compromettere..
Ora non voglio che loro decidano per me.. L'hanno sempre fatto.. Ma sono stanca, vorrei poter fare le mie scelte, giuste o sbagliate che siano.. So che loro cercano di proteggermi ma non possono farlo per sempre..
So perfettamente che 16 anni di differenza sono molto, che lui ha già fatto tutte le sue esperienze mentre io sono solo all'inizio.. Ma stiamo bene, più che mai.. E se potessimo stare insieme per tutta la vita lo faremmo.. Vorremmo molto convivere, lui già abita da solo e mi vorrebbe accanto a lui, me lo ripete spesso.. Tanto da farmi una copia delle chiavi di casa.. Sono consapevole di essere molto giovane, ma vorrei fare ciò che mi rende felice..
A nessuno dei due interessa l'età, non ci importa.. Il problema più grande sono i genitori.. Vorrei solo che capissero e che mi dessero la possibilità di scegliere per la mia vita..
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Gentile utente, lei stessa capisce che le cautele dei genitori hanno lo scopo di proteggerla. Non sono i 16 anni di differenza a creare perplessità (immagini quanto sarebbe diversa la situazione se lei avesse 35 anni e il suo partner 51) ma la sua considerazione "lui ha già fatto tutte le sue esperienze mentre io sono solo all'inizio".
Le esperienze di lui comportano anche una convivenza, un matrimonio, dei figli? E la sua "inesperienza" quanto si traduce in ingenuità e scarsa capacità di leggere nel carattere e nelle intenzioni di un uomo adulto ed esperto che sceglie come partner un'adolescente?
La sua, cara utente, è ancora l'età della formazione, del guardarsi attorno, del crearsi degli strumenti di conoscenza del mondo e delle persone. Perché ha rinunciato a proseguire gli studi? Non c'è solo l'università per acquisire competenze, e un lavoro che le possa dare una vera indipendenza è la base indispensabile per costruire una valida e paritaria relazione.
Le sto suggerendo, in pratica, di non opporsi allo spirito che guida le cautele dei suoi: proceda con calma e senza bruciare le tappe nella sua relazione; cerchi di conoscere bene le abitudini, gli amici, i parenti del suo compagno, prima di prendere decisioni come una convivenza, la rinuncia alla formazione e ad un lavoro appagante, o addirittura un figlio. Auguri!
Le esperienze di lui comportano anche una convivenza, un matrimonio, dei figli? E la sua "inesperienza" quanto si traduce in ingenuità e scarsa capacità di leggere nel carattere e nelle intenzioni di un uomo adulto ed esperto che sceglie come partner un'adolescente?
La sua, cara utente, è ancora l'età della formazione, del guardarsi attorno, del crearsi degli strumenti di conoscenza del mondo e delle persone. Perché ha rinunciato a proseguire gli studi? Non c'è solo l'università per acquisire competenze, e un lavoro che le possa dare una vera indipendenza è la base indispensabile per costruire una valida e paritaria relazione.
Le sto suggerendo, in pratica, di non opporsi allo spirito che guida le cautele dei suoi: proceda con calma e senza bruciare le tappe nella sua relazione; cerchi di conoscere bene le abitudini, gli amici, i parenti del suo compagno, prima di prendere decisioni come una convivenza, la rinuncia alla formazione e ad un lavoro appagante, o addirittura un figlio. Auguri!
Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.3k visite dal 05/03/2019.
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