Problemi con mia madre
Buonasera,
Ho in continuazioni litigi con mia madre.
Non sono mai stata una figlia che parlava di tutto con i genitori, sono sempre stata molto riservata, dalle medie (12-13 anni) in poi. Ho sempre avuto "paura" di parlare con loro per qualsiasi argomento e tutt'ora, all'età di 22 anni, ho questo timore e non mi apro con loro. Non sono neanche una figlia che sta attaccata a loro e che esce con loro. Negli anni le uscite insieme a loro sono sempre diminuite fino a scomparire.
Mia madre è sempre stato il genitore più severo, era lei che si arrabbiava quando andavo male a scuola e lei che mi puniva. E sono arrivata alla conclusione che questo suo comportamento mi abbia creato il problema della comunicazione.
Quando andavo alle superiori si arrabbiava per i voti, da quando vado all'università si arrabbia per il fatto che non sto con lei. Trova sempre un motivo di discussione.
Io non ho molti amici ed in passato ho avuto problemi a relazionarmi, ho passato un anno alle superiori in solitudine praticamente.
L'unica mia felicità è il mio ragazzo, stiamo insieme da 7 anni, da quando ho 15 anni. È con lui che mi confido e riesco ad essere me stessa. Ogni volta che possiamo stiamo insieme.
Negli ultimi sei mesi ho lavorato 6 giorni a settimana in un ristorante, orario serale, perciò non vedevo quasi mai i miei genitori, soprattutto mia madre. Nel periodo di natale mia madre si è arrabbiata appunto per questo, lei quando si arrabbia inizia a urlare e diventa impossibile creare un dialogo e perciò me ne sono andata di casa per qualche giorno, passando il natale da sola con il mio ragazzo. Ho chiesto scusa per il mio comportamento e fatto pace. Settimana scorsa si è ugualmente arrabbiata per lo stesso motivo, che non sto mai con lei.
Ed io avevo smesso di lavorare proprio per aver più tempo per stare con loro, ma lei si è arrabbiata ed ora io non voglio più stare in casa. Voglio andare via di casa, andare a vivere da sola. Sta diventando una situazione insopportabile a livello mentale.
La cosa che mi ha fatto arrabbiare più di tutte sono state le sue parole. Una mattina torno a casa, dopo aver passato la notte a casa del mio ragazzo, cosa che faccio spesso da quando stiamo insieme, e lei mi ha detto: "puoi fare quello che ti pare, a me non frega, ma non puoi più dormire da lui e viceversa,perche questo è un comportamento da putt***." praticamente mi ha paragonato ad una putt***... Ci sono rimasta male ed ora non la voglio più vedere. Io capisco di sbagliare a non uscire/stare con lei, ma io non mi sono mai permessa di usare un linguaggio scurrile in casa, per una questione di educazione nei confronti dei miei genitori, ma lei invece mi dice certe cose..
A livello mentale, sto male, non so più come comportarmi,so solo che quest'estate andrò via di casa così da star più tranquilla e non doverla più sopportare.
Non trovo altre soluzioni..
Ho in continuazioni litigi con mia madre.
Non sono mai stata una figlia che parlava di tutto con i genitori, sono sempre stata molto riservata, dalle medie (12-13 anni) in poi. Ho sempre avuto "paura" di parlare con loro per qualsiasi argomento e tutt'ora, all'età di 22 anni, ho questo timore e non mi apro con loro. Non sono neanche una figlia che sta attaccata a loro e che esce con loro. Negli anni le uscite insieme a loro sono sempre diminuite fino a scomparire.
Mia madre è sempre stato il genitore più severo, era lei che si arrabbiava quando andavo male a scuola e lei che mi puniva. E sono arrivata alla conclusione che questo suo comportamento mi abbia creato il problema della comunicazione.
Quando andavo alle superiori si arrabbiava per i voti, da quando vado all'università si arrabbia per il fatto che non sto con lei. Trova sempre un motivo di discussione.
Io non ho molti amici ed in passato ho avuto problemi a relazionarmi, ho passato un anno alle superiori in solitudine praticamente.
L'unica mia felicità è il mio ragazzo, stiamo insieme da 7 anni, da quando ho 15 anni. È con lui che mi confido e riesco ad essere me stessa. Ogni volta che possiamo stiamo insieme.
Negli ultimi sei mesi ho lavorato 6 giorni a settimana in un ristorante, orario serale, perciò non vedevo quasi mai i miei genitori, soprattutto mia madre. Nel periodo di natale mia madre si è arrabbiata appunto per questo, lei quando si arrabbia inizia a urlare e diventa impossibile creare un dialogo e perciò me ne sono andata di casa per qualche giorno, passando il natale da sola con il mio ragazzo. Ho chiesto scusa per il mio comportamento e fatto pace. Settimana scorsa si è ugualmente arrabbiata per lo stesso motivo, che non sto mai con lei.
Ed io avevo smesso di lavorare proprio per aver più tempo per stare con loro, ma lei si è arrabbiata ed ora io non voglio più stare in casa. Voglio andare via di casa, andare a vivere da sola. Sta diventando una situazione insopportabile a livello mentale.
La cosa che mi ha fatto arrabbiare più di tutte sono state le sue parole. Una mattina torno a casa, dopo aver passato la notte a casa del mio ragazzo, cosa che faccio spesso da quando stiamo insieme, e lei mi ha detto: "puoi fare quello che ti pare, a me non frega, ma non puoi più dormire da lui e viceversa,perche questo è un comportamento da putt***." praticamente mi ha paragonato ad una putt***... Ci sono rimasta male ed ora non la voglio più vedere. Io capisco di sbagliare a non uscire/stare con lei, ma io non mi sono mai permessa di usare un linguaggio scurrile in casa, per una questione di educazione nei confronti dei miei genitori, ma lei invece mi dice certe cose..
A livello mentale, sto male, non so più come comportarmi,so solo che quest'estate andrò via di casa così da star più tranquilla e non doverla più sopportare.
Non trovo altre soluzioni..
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Gentile ragazza, comprendo il suo stato d'animo, ma comprendo anche che sua madre coi suoi disperati atteggiamenti, con le sue urla fuori controllo, sbaglia del tutto strategia. ed usa un modo di fare, di parlare che radicalizza i problemi e fa scappare di casa , proprio Lei, carissima, Lei che è' la sua amatissima bambina di ieri.. La mamma sbaglia certo, ma anche bisogna pensare a quanto questa sua mamma ha fatto per Lei, quanto ha investito, quanto ha lavorato, quanto si è preoccupata.. per ogni raffreddore, per ogni brutto voto, per ogni sua difficoltà .. Cerchi di parlarle, con calma, in modo affettuoso.. per trovare un dialogo , per sdrammatizzare i punti di vista diversi, anche andando via di casa, è' importante che resti un filo affettivo che vi possa unire..Rifletta mia cara, prima di fare scelte impulsive.. Restiamo in ascolto..
MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3.8k visite dal 04/03/2019.
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