Capire quale figura professionale può essere indicata per la mia tipologia di persona e problemi
Salve a tutti.
Lo scopo di questo mio consulto si evince dal titolo. In base a quel che scrivo vorrei essere indirizzata.
Qui mi sarebbe sicuramente più facile esporre i miei problemi e disagi, ma è anche più facile che mi penta di aver lasciato trapelare cose così private e così scomode lasciandole alla mercé del web..
Per cui, provo a spiegarmi come riesco..
In sostanza (anche se comunque mi uscirà un papiro) la mia vita non è una vita vera, non è soddisfacente, non è vissuta, non è realizzata e non lo è mai stata. Mai. Vivo di stratagemmi esistenziali e di cicli continui per i quali ormai ogni anno mi ritrovo a reinventarmi, reiniziare da zero, e non arrivo mai a un punto, a un qualcosa di mio, non riesco a "fare" realmente niente.
Sono stufa. Voglio essere qualcuno, voglio essere fiera di me, voglio fare qualcosa che per me sia significativo o almeno provarci davvero. E riuscire ad andare oltre alle mie mille paure e blocchi e paranoie ecc...
Background familiare durante l'infanzia: spaccatura totale. Genitori bambini, considero i nonni i miei veri genitori. Padre abusivo. Forti e gravi traumi di ogni sorta. Ho imparato a crescere da sola e a vivere nella mia testa ogni possibile vita. Sono bloccata dalle possibilità, perché le vedo e vivo tutte e non so scegliere, lasciandole sfuggire tutte col tempo che passa da solo..
Fatico molto nelle relazioni umane.Non ci sono più abituata dai tempi della scuola dell'obbligo e sono socialmente impacciata e spesso inadeguata. Sono estremamente intollerante verso le ingiustizie, soprattutto verso me o verso chi è più debole, e sto diventando sempre più estrema nelle reazioni.
Ho problemi a gestire tutta la mia sfera emotiva e le reazioni negative mi si stanno enfatizzando e estremizzando. Non so dare un senso alla vita e la morte è un pensiero costante. Sono altamente demotivata in questo momento, spesso depressa. Non ho il coraggio di vedere se sono capace di essere brava in quel che vorrei davvero fare, per paura di non esserlo o scoprire di non desiderare davvero quel che faccio.
Non so se questo che ho scritto finora può aiutare ad indirizzarmi..ma mi fermo qui. Dettagli sui traumi e sul mio modo di essere e vivere le emozioni e le vicissitudini li riservo a una persona fisica, nel caso.
In soldoni vorrei capire se provare con uno psicologo, o psichiatra (ma non voglio assumere farmaci, perché credo che la guarigione sia dentro me), o psicoterapeuta e di quale approccio.
E' tutto un esperimento, un tentativo. Va detto che diffido molto dell'uomo, come specie, e non credo che sarei una "brava paziente", perché, senza offese verso la vostra categoria, per me nessuno può davvero capire la mente e i meccanismi inconsci di una persona diversa da se stessa. Ma sono disposta a provare, e a cercare, nella cerchia dei professionisti che mi verranno suggeriti, la persona giusta per me. Voglio attivare qualcosa in me che mi porti a un reale cambiamento. E da sola non ci riesco. Non a questo macrolivello.Grazie
Lo scopo di questo mio consulto si evince dal titolo. In base a quel che scrivo vorrei essere indirizzata.
Qui mi sarebbe sicuramente più facile esporre i miei problemi e disagi, ma è anche più facile che mi penta di aver lasciato trapelare cose così private e così scomode lasciandole alla mercé del web..
Per cui, provo a spiegarmi come riesco..
In sostanza (anche se comunque mi uscirà un papiro) la mia vita non è una vita vera, non è soddisfacente, non è vissuta, non è realizzata e non lo è mai stata. Mai. Vivo di stratagemmi esistenziali e di cicli continui per i quali ormai ogni anno mi ritrovo a reinventarmi, reiniziare da zero, e non arrivo mai a un punto, a un qualcosa di mio, non riesco a "fare" realmente niente.
Sono stufa. Voglio essere qualcuno, voglio essere fiera di me, voglio fare qualcosa che per me sia significativo o almeno provarci davvero. E riuscire ad andare oltre alle mie mille paure e blocchi e paranoie ecc...
Background familiare durante l'infanzia: spaccatura totale. Genitori bambini, considero i nonni i miei veri genitori. Padre abusivo. Forti e gravi traumi di ogni sorta. Ho imparato a crescere da sola e a vivere nella mia testa ogni possibile vita. Sono bloccata dalle possibilità, perché le vedo e vivo tutte e non so scegliere, lasciandole sfuggire tutte col tempo che passa da solo..
Fatico molto nelle relazioni umane.Non ci sono più abituata dai tempi della scuola dell'obbligo e sono socialmente impacciata e spesso inadeguata. Sono estremamente intollerante verso le ingiustizie, soprattutto verso me o verso chi è più debole, e sto diventando sempre più estrema nelle reazioni.
Ho problemi a gestire tutta la mia sfera emotiva e le reazioni negative mi si stanno enfatizzando e estremizzando. Non so dare un senso alla vita e la morte è un pensiero costante. Sono altamente demotivata in questo momento, spesso depressa. Non ho il coraggio di vedere se sono capace di essere brava in quel che vorrei davvero fare, per paura di non esserlo o scoprire di non desiderare davvero quel che faccio.
Non so se questo che ho scritto finora può aiutare ad indirizzarmi..ma mi fermo qui. Dettagli sui traumi e sul mio modo di essere e vivere le emozioni e le vicissitudini li riservo a una persona fisica, nel caso.
In soldoni vorrei capire se provare con uno psicologo, o psichiatra (ma non voglio assumere farmaci, perché credo che la guarigione sia dentro me), o psicoterapeuta e di quale approccio.
E' tutto un esperimento, un tentativo. Va detto che diffido molto dell'uomo, come specie, e non credo che sarei una "brava paziente", perché, senza offese verso la vostra categoria, per me nessuno può davvero capire la mente e i meccanismi inconsci di una persona diversa da se stessa. Ma sono disposta a provare, e a cercare, nella cerchia dei professionisti che mi verranno suggeriti, la persona giusta per me. Voglio attivare qualcosa in me che mi porti a un reale cambiamento. E da sola non ci riesco. Non a questo macrolivello.Grazie
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La figura che le serve è lo psicoterapeuta. L'approccio potrebbe non essere così importante, dato che il suo quadro appare multiforme, ma opterei per un professionista di una certa esperienza, che non si lasci intimidire dalla complessità del suo caso.
>>> per me nessuno può davvero capire la mente e i meccanismi inconsci di una persona diversa da se stessa
>>>
È proprio il contrario, se si tratta di <capire>. Si possono capire - e aiutare - meglio gli altri piuttosto che se stessi. Tant'è vero che molti terapeuti - non tutti - quando hanno bisogno devono ricorrere all'aiuto di un collega.
Se invece si tratta di <sentire> ha ragione lei. Ognuno è il massimo esperto di ciò che sente.
Ma il punto importante è che sia possibile aiutare le altre persone, tutti i giorni vediamo i nostri pazienti migliorare.
Tutti? Purtroppo no. C'è una piccola ma significativa percentuale di persone che non possono essere aiutate con la psicoterapia. E non è possibile stabilire a priori chi e chi no.
L'unica alternativa che le resta è fare almeno alcune sedute e deciderlo insieme al suo terapeuta.
A questo riguardo le terapie brevi sono in grado, per definizione, di dire molto presto se è possibile essere efficaci.
>>> per me nessuno può davvero capire la mente e i meccanismi inconsci di una persona diversa da se stessa
>>>
È proprio il contrario, se si tratta di <capire>. Si possono capire - e aiutare - meglio gli altri piuttosto che se stessi. Tant'è vero che molti terapeuti - non tutti - quando hanno bisogno devono ricorrere all'aiuto di un collega.
Se invece si tratta di <sentire> ha ragione lei. Ognuno è il massimo esperto di ciò che sente.
Ma il punto importante è che sia possibile aiutare le altre persone, tutti i giorni vediamo i nostri pazienti migliorare.
Tutti? Purtroppo no. C'è una piccola ma significativa percentuale di persone che non possono essere aiutate con la psicoterapia. E non è possibile stabilire a priori chi e chi no.
L'unica alternativa che le resta è fare almeno alcune sedute e deciderlo insieme al suo terapeuta.
A questo riguardo le terapie brevi sono in grado, per definizione, di dire molto presto se è possibile essere efficaci.
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 647 visite dal 28/02/2019.
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