Difficoltà nel prendere una decisione,Ingegnere chiede aiuto a medici?
Gentile staff di Medici Italia, mi presento. Sono un ragazzo di 22 anni, laureato in Ingegneria Meccanica che sta frequentando la laurea magistrale. Il motivo del mio consulto è un senso di infelicità per la mia scelta universitaria. A 18 anni quando dovevo scegliere la mia facoltà ero indeciso tra Medicina ed Ingegneria. La prima perché sono sempre stato una persona che adora aiutare gli altri, dall'altra Ingegneria perché in realtà avrebbe potuto avviarmi ad una carriera di tipo manageriale (facendo un master post laurea), che mia mamma diceva sempre fosse per me. Io da ragazzino di 18 anni stupido, immaginavo il me del futuro come uno in giacca e cravatta che comanda gli altri e non che viene comandato, un lavoro fighissimo dove io sono che dice a tutti cosa devono fare (mamma che idiota). La sorte ha voluto che ci fosse prima il test d'Ingegneria che passo brillantemente quasi senza studiare e da quel momento l'alternativa di medicina perde sempre più quota. Molto è dovuto al fatto che ero sempre stato bravo a scuola e la paura di fallire il test di medicina, quando avevo già passato il test d'Ingegneria, era tanta. Ma poi, non è meglio essere il leader di una grande azienda che stare vicino agli ammalati?.Ricordo ancora quando durante la lezione di fisica, pochi giorni dopo il test,tutto intorno a me si ferma e mi dico "Ma che ho fatto?, questo non sono io, io amo aiutare le persone". Purtroppo (e sottolineo purtroppo) iniziano gli esami di Ingegneria che vanno stra bene, tutti 30 e 30L (ma perché?), il che mi porta a pensare che questa forse è la strada giusta. Quando ne parlo coi miei mi dicono che sto andando benissimo e quindi è una follia gettare tutto, si vede che sono portato per quello. Passano gli anni, non so come ma pur facendomi letteralmente schifo quello che studio e pensando sempre a medicina, chiudo la carriera con 29,5 di media. Non è assolutamente un vanto, ma è solo per dire che avrei preferito fare schifo così mi sarei tolto ogni dubbio. Alla fine mi iscrivo ad una magistrale dove si studia della Bioingegneria grazie ad un'importante borsa di studio, magari almeno sto schifo lo posso applicare a qualcosa che amo fare, aiutare gli altri, ma non è la stessa cosa. Beh allora perché non lascio e basta?. Il mio dubbio principale è dovuto dal fatto che per quanto ami aiutare gli altri, sono una persona ansiosa. C'è stato un periodo nel quale avevo costante paura di avere un infarto, cosa superata, ma ora ad esempio se provo a studiare cose riguardanti il cuore, mi sento come girare la testa e ritorna un po' di paura che mi impongo di combattere (non è facile). Così la sera quando vado a dormire mi dico, "Ma se tu sei così un fifone, dove ti avvii? lascia perdere che sennò ogni malattia sarà un problema, piuttosto perché a questo punto non fai il manager della sanità? però sta volta per aiutare gli altri. Hai appreso diverse conoscenze gestionali e hai tempo per acquisirne altre, potresti fare quello". Non so che fare.
[#1]
Gentile utente,
riguardo alla facoltà universitaria ci chiede
"..perché non lascio e basta?
Il mio dubbio principale è dovuto dal fatto che per quanto ami aiutare gli altri,
sono una persona ansiosa."
L'ansia si può curare,
e altrettanto l'ipocondria.
Perchè abbandonare un settore nel quale riesce bene...
perchè? dicevo,
a causa dell'ansia?
Si rivolga ad un bravo Professionista con esperienza
che sia Psicologo e anche Psicoterapeuta
per affrontare tali questioni che La bloccano
sia nellautostima,
sia nella sicurezza delle decisioni.
_________________
Rifletto con un sorriso sulla confusione di "titoli accademici" presenti nel Titolo del Consulto:
*Difficoltà nel prendere una decisione,Ingegnere chiede aiuto a medici?*.
. Noi non siamo medici bensì Psicologi, taluni tra noi anche Psicoterapeuti (Ministero Salute),
. Lei è Dottore dopo la laurea triennale, ma non Ingegnere.
Detto ciò,
chiarita la sostanza e la forma,
Le porgo cordiali saluti.
Dott. Brunialti
riguardo alla facoltà universitaria ci chiede
"..perché non lascio e basta?
Il mio dubbio principale è dovuto dal fatto che per quanto ami aiutare gli altri,
sono una persona ansiosa."
L'ansia si può curare,
e altrettanto l'ipocondria.
Perchè abbandonare un settore nel quale riesce bene...
perchè? dicevo,
a causa dell'ansia?
Si rivolga ad un bravo Professionista con esperienza
che sia Psicologo e anche Psicoterapeuta
per affrontare tali questioni che La bloccano
sia nellautostima,
sia nella sicurezza delle decisioni.
_________________
Rifletto con un sorriso sulla confusione di "titoli accademici" presenti nel Titolo del Consulto:
*Difficoltà nel prendere una decisione,Ingegnere chiede aiuto a medici?*.
. Noi non siamo medici bensì Psicologi, taluni tra noi anche Psicoterapeuti (Ministero Salute),
. Lei è Dottore dopo la laurea triennale, ma non Ingegnere.
Detto ciò,
chiarita la sostanza e la forma,
Le porgo cordiali saluti.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Mi scuso per la confusione dei titoli accademici. La ringrazio per il consiglio, mi sono già attivato chiedendo un consulto al centro di aiuto psicologico del mio ateneo, dove affrontano ogni giorni casi di studenti con incertezze sul futuro. Spero di uscirne presto, anche perché un mio grande desiderio è fare il volontario della croce rossa. Feci il corso e risultati anche il migliore della classe, ma la paura mi fermò quando bisognava salire in ambulanza per davvero. Mi impegnerò per migliorare, grazie ancora !
[#4]
Gentile ragazzo, i risultati eccellenti che hai raggiunto in qualunque corso e percorso tu abbia iniziato, indicano che hai la potenzialità per riuscire in tutto e una flessibilità che potrà aiutarti anche a unire le due strade che ora sembrano separate (medicina e ingegneria) o forse delineare un'altra strada del tutto personale e specifica.
Le professioni del futuro si collocano spesso nel punto di intersezione tra discipline (anche lontane), è difficile lavorare su discipline "pure" e isolate. Il proposito di aiutare gli altri può essere realizzato in molti modi, non soltanto diventando medico. Le forme dell'aiuto sono infinite, ora stai costruendo la tua, un pezzo alla volta.
Le professioni del futuro si collocano spesso nel punto di intersezione tra discipline (anche lontane), è difficile lavorare su discipline "pure" e isolate. Il proposito di aiutare gli altri può essere realizzato in molti modi, non soltanto diventando medico. Le forme dell'aiuto sono infinite, ora stai costruendo la tua, un pezzo alla volta.
.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.6k visite dal 28/02/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Infarto
L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.